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«Qui l’inclusione per le disabilità diventa sinergica»

La riqualificazione di H Zone raccontata da Giorgia Guiggi di Ludica: «Sarà un bell’esempio»

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Procedono spediti e con grande attesa, i lavori di restyling del fabbricato delle ex scuderie della Caserma Govone in corso Banska Bystrica ad Alba – vicino ad H Zone e confinante con il Parco Sobrino – per un luogo che ospiterà attività motorie e sensoriali per ragazzi con disabilità e che aggregherà anche gli studenti delle scuole. Un progetto ambizioso, fortemente voluto e magnificamente sinergico. Ne parliamo in esclusiva su Rivista IDEA.
Ci spiega Giorgia Guiggi, presidente associazione Ludica: «Come realtà associativa nasciamo nel 2016 ad Alba, con l’idea di costruire un ambiente che fosse specifico per bambini con grave o gravissima disabilità. Una forte sinergia nata da un gruppo di genitori, insegnanti di sostegno, volontari e amici. Da lì la realizzazione della stanza multisensoriale Snoezelen, presso la Cooperativa Alice. Dal 2017 in poi abbiamo capito l’enorme potenzialità del luogo, per i ragazzi che ne avevano bisogno. Ed anche di potenzialità e inclusione per qualsiasi ragazzo, dato il parco sportivo e le scuole attigue. Abbiamo individuato un luogo naturalmente sinergico. Ecco come descriverei il nostro progetto».
Che è in evoluzione continua: «Negli anni ci abbiamo lavorato – continua Guiggi -, abbiamo capito come essere d’aiuto ai ragazzi e alle famiglie e ci siamo esposti. Siamo andati a parlare alle istituzioni e siamo arrivati ad un punto di svolta. I lavori sono iniziati, è stato effettuato il bando, come associazione l’abbiamo vinto e adesso saremo i gestori di questo nuovo spazio. Porteremo avanti le attività per i ragazzi più gravi, ma in sinergia con altri ragazzi. Un luogo naturalmente inclusivo oltre che sinergico. Chi verrà al parco, potrà venire dentro i nostri spazi e usufruirne. La stanza multisensoriale Snoezelen ci ha aperto un canale forte sulla città, abbiamo recepito e capito quali sono le esigenze. Fare un passo ulteriore è stata una grande scommessa. Qui vi sarà un’aula studio per chi vorrà ed è questa la svolta. Persone con e senza disabilità che creano un’unione, utilizzando gli stessi spazi. Questa unione magari accenderà la fiammella del volontariato e qualche studente, forse, potrà diventare un nostro volontario nelle nostre attività. Al momento abbiamo circa 20 ragazzi gravi-gravissimi, oltre a ragazzi con altre disabilità. Ci immaginiamo tra le 70 e le 100 persone totali, contando qualsiasi studente o chiunque
graviterà nei nuovi locali. Ci sarà una palestra dove ci concentreremo sulle attività motorie, come danzaterapia e musicoterapia; un’aula studio per i famigliari dei ragazzi disabili, per gli studenti delle scuole confinanti; una stanza multisensoriale. Qui metteremo in piedi un’Estate Ragazzi ed essere di supporto, ma non solo per il periodo estivo. Un luogo del genere lo pensiamo come a un vero supporto per Alba stessa, per gli albesi o per i turisti albesi che hanno persone in famiglia con disabilità grave. Usufruibile anche per chi è di passaggio, ecco. A settembre crediamo che arriveremo al fine lavori ed entro fine 2024 dovremo iniziare ufficialmente le attività, dopo aver concluso man mano gli arredamenti. Ab­biamo degli educatori professionisti a nostra disposizione e implementeremo il personale con logopedisti, psicomotricisti, artiterapeuti e musicoterapeuti. Ci sarà bisogno del supporto da parte degli enti territoriali».
E da parte dell’Assessorato ai Lavori pubblici di Alba arrivano informazioni più dettagliate sul percorso seguito negli anni per trasformare in realtà tutto il progetto: «I lavori sono iniziati nella primavera del 2023. C’è stata una parte di dialogo importante con la Soprintendenza e adesso gli interventi stanno volgendo a conclusione. Il taglio del nastro avverrà tra qualche mese. Il manufatto edilizio sarà ultimato entro settembre. La progettazione è stata fatta ascoltando gli operatori del settore, sono circa 400 i metri quadrati di spazi a disposizione. Il connubio tra le persone con e senza disabilità, che si verrà a creare qui, è davvero confortante. Di grande auspicio per il futuro. A completo servizio della comunità». Ripercorrendo la storia di tutto il progetto, emerge il lavoro svolto: «Il primo input per questo progetto è arrivato dalla Fon­dazione Crc, con un finanziamento da 350mila euro. Il Comune di Alba ha stanziato successivamente 500mila euro e poi si è utilizzata una parte di fondi provenienti dal Pnrr per l’efficientamento energetico, per la posa del fotovoltaico e isolamenti termici. Questo edificio è un fiore all’occhiello per Alba ma non solo, per l’attenzione alle fragilità e all’inclusione. Aver riqualificato interamente l’H Zone, ci porta ad un risultato di integrazione per la gioventù. Un aspetto che porta ad orgoglio e soddisfazione».