Al Museo della Ceramica di Mondovì inaugurata la mostra internazionale “Libertà Creativa e Innovazione”

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Dal 31 maggio al 28 luglio il Museo della Ceramica di Mondovì ospita la mostra internazionale “Libertà Creativa e Innovazione. Ceramica Contemporanea dell’Accademia d’Arte della Lettonia”

Un progetto culturale di interscambio internazionale che mira a valorizzare le tendenze contemporanee dell’arte ceramica della Lettonia attraverso l’esposizione di opere realizzate da insegnanti e laureandi del Dipartimento di Ceramica dell’Accademia d’Arte della città di Riga. Con questo spirito è stata inaugurata venerdì 31 maggio, nelle prestigiose sale del Museo delle Ceramica di Mondovì alla presenza dell’assessora all’Istruzione della città del Belvedere e del vicerettore dell’Accademia d’arte stessa, Andris Vītoliņš, la mostra “Libertà Creativa e Innovazione”, in scena fino al 28 luglio prossimo ed effige della creatività che da sempre contraddistingue l’ateneo lettone, fondato nel 1919 e considerato oggi una vera e propria istituzione artistica dal prestigio europeo.

Il Dipartimento di Ceramica in particolare, ideato da Rūdolfs Pelše nel 1924, è diventato negli anni un luogo dove tradizione e innovazione si intrecciano e dove i giovani artisti si formano e si ispirano nella ricerca dell’autoespressione creativa. L’esposizione allestita presso lo storico Palazzo Fauzone di Germagnano, allora, dimostra come la ceramica tradizionale lettone sappia interagire con le espressioni artistiche più contemporanee e custodisce opere che dialogano con progetti di arte visiva, con i singoli artisti impegnati nella realizzazione di forme organiche mediante l’utilizzo di procedimenti sostenibili che qualificano la loro sperimentazione creativa. Il professor Dainis Pundurs, ad esempio, ricorre a forme di estrusione, la giovane ceramista Megija Zonne utilizza invece dipinti tridimensionali sottosmalto, Liga Skarina impiega forme stampate a mano, Diana Drozdecka sperimenta la tecnica Raku e utilizza i propri capelli nelle composizioni, mentre lo studente di dottorato Atis Snevelis orienta la transizione dei canoni tradizionali dell’arte ceramica verso uno stile estetico nuovo.

Una mostra che celebra il centenario del Dipartimento di Ceramica dell’Accademia d’Arte della Lettonia, insomma, restituendo ai visitatori la comprensione dell’importanza che l’arte ceramica riveste all’interno del patrimonio artistico lettone, ma che sottolinea altresì il riconoscimento internazionale della ceramica come strumento di dialogo intergenerazionale e cross-nazionale. L’intero progetto di interscambio, patrocinato dall’Ambasciata della Repubblica di Lettonia in Italia, è curato da Enzo Fornaro, ambassador of ADI-Design Foundation for the Russian Federation and the Baltic Countries, Christiana Fissore, direttrice del Museo della Ceramica di Mondovì e Inese Rozentala del Dipartimento di Sviluppo e progetti dell’Accademia lettone. Il progetto testimonia l’autorevolezza che il Museo ormai riveste a livello italiano ed europeo, come sottolineato dalla stessa direttrice Fissore e dal presidente, Ermanno Tedeschi: «Un grande orgoglio poter ospitare nelle nostre sale una mostra dal respiro internazionale, frutto della ricerca e della sperimentazione accademica di diversi docenti, laureati e studenti dell’Accademia d’Arte della Lettonia. Il Museo della Ceramica di Mondovì quale contenitore di eventi, in definitiva, ma anche come luogo di divulgazione e di crescita culturale per l’intera comunità italiana, lettone ed europea in generale».

Un’esposizione che rimarrà visitabile fino al 28 luglio 2024, salutata con favore dall’Amministrazione comunale presente all’inaugurazione e resa avvincente dalle opere degli artisti presenti e nei dettagli: Dainis Lesins, Dainis Pundurs, Ainars Rimicans, Liga Skarina, Jevgenija Loginova, Anna Rubene-Zidere, Agnese Sunepa, Rudis Petersons, Ojuna Batbajara, Zaiga Malina, Atis Snevelis, Megija Zonne, Diana Drozdecka.