Le quattro Residenze Sanitarie Assistenziali ubicate nella Valle Vermenagna, in collaborazione con l’Associazione Provinciale Cuneese Case di Riposo pubbliche e private, hanno elaborato un tariffario unico che permetta di mantenere la sostenibilità economica delle strutture evitando inutili e dannose competizioni e di rafforzare le richieste di supporto presentate alla Regione Piemonte, avvicinandosi alle tariffe regionali attualmente previste. Le RSA che hanno deciso di adottare il nuovo tariffario, che entrerà in vigore a partire dal 1° luglio 2024, sono la Casa di Riposo Santo Spirito di Limone Piemonte, la Casa di Riposo Don Giuseppe Parola di Robilante, la Residenza per Anziani Famiglia Toselli di Roccavione e la Residenza Sacro Cuore di Vernante.
Il progetto pilota avviato nelle valli cuneesi, ha il suo movente nel fatto che la sostenibilità economica delle residenze per anziani oggi è a forte rischio alla luce delle difficoltà emerse nell’ultimo triennio, caratterizzato da rincari energetici, aumento dei costi delle derrate alimentari, mancato riconoscimento dell’Istat da parte della Regione Piemonte e aumento del costo del lavoro quantificabile nella misura di circa il 15%. Di fronte alla comune preoccupazione delle varie strutture di mantenere attenzione al territorio, venendo incontro ai residenti garantendo una scontistica importante, è così stato deciso di implementare la rete collaborativa tra le residenze per anziani, permettendo al residente di un Comune che non trovasse ancora posto nella struttura del proprio paese, la possibilità di fare riferimento ad un’altra struttura con l’applicazione della stessa tariffa scontata considerando la residenza in valle. L’innovativo concetto di Residenzialità di Valle che vede la luce con il tariffario unico, prevede per i nuovi inserimenti una serie di scontistiche applicate sulle rette previste dalla Deliberazione della Giunta Regionale N.45, mentre per gli attuali ospiti delle residenze è previsto nel prossimo biennio un adeguamento graduale delle rette attuali.
La ragione a monte, per cui l’Associazione Provinciale Cuneese Case di Riposo pubbliche e private ha fatto sinergia con le quattro RSA della Valle Vermenagna per arrivare a questo primo importante risultato, lavoro già avviato anche con altre vallate cuneesi, è che la provincia di Cuneo si distingue perché in molti casi applica rette per gli ospiti non autosufficienti delle RSA inferiori a quelle regionali. In questo modo, si crea il paradosso che le strutture della provincia di Cuneo garantiscono maggiore assistenza, livelli di qualità dei servizi, a fronte di una retta inferiore a quella definita dalla Regione mettendo così in sofferenza la sostenibilità delle stesse. Questa politica di prezzo, rende deboli le leve contrattuali che si vogliono utilizzare a livello regionale per ottenere giusta considerazione e rispetto, anche in termini economici, da parte della Regione. Tutti gli studi economici relativi al settore, inoltre, convergono sul fatto che le case di riposo devono produrre marginalità, con la quale poter fare gli opportuni investimenti e garantire continuità. Da qui l’invito rivolto a tutte le case di riposo dall’associazione provinciale ad allinearsi al rispetto della quota regionale, in modo da significare alle famiglie in modo compatto il costo reale del loro lavoro, evidenziando in modo formale il margine di sconto in relazione a quella che dovrebbe essere la retta regionale da applicare nei casi in cui le strutture hanno la possibilità di attingere a fondi specifici.