In arrivo un doppio appuntamento musicale della Stagione Artistica 2024 del Conservatorio Ghedini: giovedì 6 giugno nella Sala “Mosca” concerto dei vincitori delle borse di studio dell’A.A. 2022/2023, sabato 8 giugno al Parco Museo dell’Ingegno di Busca messa in scena dei Carmina burana, nell’ambito della Rassegna internazionale di concerti “Musicaè” 2024. La partecipazione agli eventi è gratuita e non è necessario prenotare. Sul sito www.conservatoriocuneo.it è disponibile il dettaglio. Si segnala inoltre che venerdì 7 e sabato 8 giugno una rappresentanza del nostro Dipartimento METS – Musica elettronica e Tecnici del suono, unica proveniente dall’Italia, sarà ospite al festival Next_Generation di Karlsruhe in Germania.
«Sono settimane di grande attività per il nostro Conservatorio – dichiara il direttore del Ghedini Deborah Luciani –, attivo su più fronti per la diffusione della cultura musicale sul territorio, attraverso collaborazioni di grande rilievo con altre istituzioni scolastiche e artistiche, sia all’estero, grazie al consolidarsi di rapporti internazionali con altri atenei e festival. Lo dimostrano gli eventi in programma nei prossimi giorni, che fanno seguito alle collaborazioni per Città in Note e alle giornate ‘a porte aperte’ al pubblico che si sono appena concluse: didattica e intrattenimento musicale si intrecciano nelle nostre proposte, come è normale e giusto che sia per un ente quale il nostro».
Giovedì 6 giugno alle ore 10 si esibiscono nella sala “Mosca” del Conservatorio Ghedini (via Roma 19, Cuneo) Elisa De Pandis e Nicolò Bertano, che lo scorso anno sono risultati vincitori di una borsa di studio del valore di 500 euro ciascuno offerta dal Conservatorio “G. F. Ghedini” di Cuneo a studenti dei Licei Musicali e degli Istituti Comprensivi ad indirizzo musicale della provincia di Cuneo. La violinista Elisa De Pandis eseguirà il Concerto in Sol maggiore di Franz Joseph Haydn, il chitarrista Nicolò Bertano proporrà le Sonate K87 e K377 di Domenico Scarlatti, Alborada del gracioso di Maurice Ravel e Quatre pièces brèves di Frank Martin. Il concerto, indirizzato prevalentemente alle scuole, è aperto al pubblico con accesso libero. Il Conservatorio Ghedini di Cuneo ha offerto queste borse di studio con l’intento di sottolineare l’attenzione e l’apprezzamento nei confronti dell’importante ruolo svolto dagli Istituti scolastici del territorio con percorsi formativi che sono in potenziale continuità con gli studi musicali accademici. I due studenti avevano vinto l’audizione che si è tenuta l’11 luglio 2023: Elisa De Pandis, iscritta all’Istituto Comprensivo Viale Angeli di Cuneo, era risultata prima tra gli studenti delle scuole medie, Nicolò Bertano, che frequenta il Liceo Musicale “Ego Bianchi” di Cuneo, è stato il vincitore tra quelli dei licei. Le due borse di studio sono state consegnate nel corso del concerto di inaugurazione dell’anno accademico del Ghedini, che si è tenuto mercoledì 29 novembre 2023.
Sabato 8 giugno alle ore 20.30 si tiene, nel Parco Museo dell’Ingegno di Busca, la seconda messa in scena dei Carmina burana, produzione del Ghedini la cui prima si è tenuta a Cuneo nell’ambito del festival Città in Note. L’evento fa parte della ventesima edizione della Rassegna internazionale di concerti “Musicaè”dell’Associazione culturale Amici della Musica di Busca, con la direzione artistica di Antonello Lerda.L’ingresso è libero, con precedenza riservata ai soci dell’associazione che organizza l’evento. Si esibiscono l’Orchestra e il Coro del Conservatorio, diretti rispettivamente dai M° Gianrosario Presutti e Massimo Peiretti, con la partecipazione della Corale Polifonica “Il Castello” di Rivoli (direttore Massimo Peiretti), del Coro della Società Corale Città di Cuneo (direttore Giuseppe Cappotto), del Coro Polifonico di Boves (direttore Flavio Becchis) e del Gruppo Corale “I Polifonici del Marchesato” (direttore Enrico Miolano). I cantanti solisti sono il soprano Fernanda Costa, il tenore Corrado Margutti e il baritono Lorenzo Battagion. I Carmina burana, il cui titolo completo è Carmina burana: cantiones profanae cantoribus et choris, comitantibus instrumentis atque imaginibus magicis sono un’opera strutturata in un prologo, cinque parti e un finale composta da Carl Orff tra il 1935 e il 1936. Si tratta di una cantata scenica basata su 24 componimenti poetici di una raccolta medievale omonima, opera di goliardi e clerici vagantes e riscoperta a inizio Ottocento nel monastero di Benediktbeuern (in latino Bura Sancti Benedicti, da cui deriva il nome dei componimenti). Il musicista tedesco fu attratto in particolare dalla varietà degli argomenti trattati nelle poesie ritrovate e iniziò a elaborarne musicalmente alcune, fino a completare 24 brani, per la maggior parte con testo latino; fanno eccezione alcuni brani in alto tedesco medio e altri in provenzale antico. La prima rappresentazione, nel 1937 a Francoforte, fece ottenere a Orff un grandissimo successo e la cantata fu eseguita in altre città tedesche: nonostante fosse molto ostacolata per il tono erotico di alcuni brani, divenne l’opera musicale più conosciuta tra quelle composte in Germania nella prima metà del ‘900. La prima italiana si tenne il 10 ottobre 1942 al Teatro alla Scala di Milano.
Si segnala infine la trasferta in Germania di una rappresentanza di docenti e studenti del Dipartimento METS – Musica elettronica e Tecnici del suono per partecipare alla decima edizione del festival Next_Generation, il più importante appuntamento europeo sulla musica elettronica a livello universitario, organizzato dal ZKM – Center for Art and Media di Karlsruhe. Venerdì 7 giugno sono in programma un concerto e una conferenza legate al progetto di ricerca Elettroclass, avviato con la collaborazione della Salvi Harps nel 2023 e che si ripete anche nell’estate 2024. Alle 14.30 il docente Gianluca Verlingieri conduce, insieme all’arpista Vanja Contu, una conferenza dal titolo “Composizione e improvvisazione con arpe elettroacustiche e elettriche: una sinergia creativa tra il Conservatorio di Cuneo e la Salvi Harps”; alle ore 20 gli studenti di biennio specialistico METS Simone Giordano, Letizia Ambrosetti, Marta Zigante, Michelangelo Einaudi e Domenico Bosio propongono, in qualità di autori e interpreti, composizioni da loro appositamente realizzate per gli strumenti elettrici ed elettroacustici di Salvi e per l’arpista Vanja Contu. Sabato 8 giugnoinvece il docente Giuseppe Gavazza parteciperà a una tavola rotonda sulle nuove direzioni che sta prendendo la musica elettronica nelle facoltà universitarie europee.
Alcuni dei brani presentati in prima assoluta in Germania verranno nuovamente eseguiti in concerto a Cuneo durante la seconda edizione di Elettroclass, corso di quattro giorni indirizzato a chi ha trasformato l’arpa in una professione o a chi voglia approcciarsi al mondo dell’arpa elettrica e elettroacustica, in calendario da giovedì 25 a domenica 28 luglio; nelle serate di giovedì 25, venerdì 26 e sabato 27 luglio si terranno inoltre i concerti aperti al pubblico di Remy Van Kestern, Marcella Carboni e Vanja Contu.