Il Piemonte, con le recenti votazioni regionali che hanno portato alla riconferma del presidente Alberto Cirio, si prepara a vivere una fase di “governance” nella quale l’agricoltura avrà un ruolo fondamentale.
Cosa chiede il mondo rurale a chi guiderà la Regione nei prossimi anni? Ne abbiamo parlato con il presidente provinciale di Cia Cuneo, Claudio Conterno. “Dopo lo stop operativo dovuto al periodo elettorale adesso bisogna correre. Al presidenteCirio chiediamo di velocizzare il più possibile i tempi di formazione della Giunta e dopo, tutti insieme,dobbiamo rimboccarci subito le maniche perché il Piemonte sta attraversando un momento congiunturale non facile e i numeri ci dicono che l’economia è ferma. In tutti i settori: e anche l’agricoltura sta pagando le proprie difficoltà”.
Cosa vi attendete?
“Cirio deve decidere se vuole essere un grande amministratore -ne ha già dimostrato le capacità e il secondo mandato glielo permette dal punto di vista politico – oppure “galleggiare”. Occorreconfrontarsi tutte le volte che serve, quindi c’è necessità di dialogo, ma poi servonoscelte veloci e chiaree, su certi aspetti, magari anche drastiche. Il mondo di oggi ha nella velocità di esecuzione delle scelte e nella visione strategica futura le sue priorità. Se non lo fai rimani tagliato fuori nel giro di poco tempo”.
La richiesta più concreta?
“Gran parte delle risorse aziendali devono essere utilizzate nel mettere in pratica gli iter amministrativi. Per cui, abbiamo bisogno di un apparato pubblico meno burocratico che guardi almeno a domani, se non oltre. Un apparato, insomma, che pensi alla propria struttura organizzativa come a una qualsiasi azienda del territoriola quale, per ottenere dei risultati, deve rendere operativi percorsi di scelta rapidi ed efficienti. Altrimenti, non risolveremo i problemi e non potremo salvarci”.
Quale contributo possono dare gli agricoltori?
“La protesta dei trattori, legittima e portata avanti con intelligenza perché non ha causato danni, ha inseguito obiettivi da portare a casa oggi. Di qui in avanti, bisogna assolutamente puntare sugli obiettivi futuri. Come Cia cercheremo di aiutare il governo regionale con le proposte necessarie a rilanciare il nostro comparto. Guardando al domani dell’agricoltura. E continuando a lavorare con sempre maggiore attenzione sulla qualità delle produzioni”.