Home Attualità «Abbiamo abbracciato le nostre fragilità»

«Abbiamo abbracciato le nostre fragilità»

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«Da questa esperienza mi porto a casa tante cose. Molti amici, nuove consapevolezze, tantissimi ricordi preziosi, un nuovo piccolo bagaglio di autostima e fiducia in me stessa. Per fare un po’ di spazio, ho lasciato laggiù la comfort zone: sentivo di poterne fare a meno per un po’».

Si dicono «arricchiti e più forti» i 5 ragazzi e ragazze che hanno preso parte allo scambio giovanile a Brema, iniziativa promossa dall’associazione “Tycho Tychishe – Piano Piano” (operante nel settore degli Erasmus+, fondata dal saviglianese Lorenzo Biancotti), e con Oasi Giovani come ente partner.

Al Progetto “Alter Heroes”, dal 1° al 10 Giugno, hanno partecipato 6 organizzazioni da altrettanti Stati europei: Italia, Germania, Bulgaria, Georgia, Portogallo e Ucraina. Il tema dello scambio era “Oppressione e privilegio”, aspetto che è stato esplorato attraverso laboratori teatrali. Spiegano i partecipanti: «Abbiamo creato un Alter Hero (da alter Ego+Hero) che rispecchiasse la parte di noi che non vuole più sentirsi oppressa e che potrebbe accorrere in nostro aiuto quando siamo in difficoltà».

«Da questa esperienza – racconta uno dei ragazzi – mi porto nuove tecniche di teatro, nuove amicizie e un piccolo miglioramento con il mio inglese. Oltre a tanta voglia di incontrare persone nuove, belle come quelle che ho incontrato in questa esperienza».

Recita un’altra testimonianza: «Sento di essere riuscito, anche se in piccola parte, a superare la timidezza. Nonostante le mie difficoltà linguistiche ho trovato un ambiente molto accogliente che cercava di non lasciare indietro nessuno,quindi ho vissuto l’esperienza in modo molto positivo».

«Dopo Brema ho la consapevolezza – dice ancora una partecipante – di essere più forte e più amata di quando sono partita (ora pezzetti del mio cuore sono sparpagliati un po’ per tutta l’Europa e fuori). Mi porto a casa un posto meraviglioso nel cuore della foresta e tante anime ancora più meravigliose, che mi hanno fatto vedere che una casa si può creare in meno di dieci giorni».

Il percorso si è concluso con esibizioni singole e di gruppo in un pub di Brema, con un open stage aperto anche a persone della comunità.