Alba altra occasione per la solidarietà

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Una pedalata lunga 230 ore e 50 minuti. È così che Alba ha deciso di omaggiare il Tour de France nella sua tappa più lunga: 230,5 chilometri con partenza da Piacenza e arrivo a Torino il 1 luglio, attraversando le bellezze dei 12 comuni di Langhe e Roero. Una pedalata da record di cui parliamo approfonditamente in altra parte del giornale ma che non possiamo non citare anche riferendoci al passaggio della tappa ad Alba.
Un percorso adatto ai velocisti, quasi senza salite. La terza tappa dell’edizione di quest’anno che per la prima volta parte dall’Italia, da Firenze, e vi resta per tre giorni. Una grande festa, sottolinea Daniele Sobrero presidente del Comitato a cui aderiscono gli undici comuni cuneesi toccati dalla corsa (oltre ad Alba, Santo Stefano Belbo, Neive, Barbaresco, Treiso, Gua­rene e ancora Piobesi, Cor­neliano, Som­mariva Perno, Bal­dissero e Ceresole) più Ca­stagnole delle Lanze – in provincia di Asti – primo paese confinante alla provincia di Cuneo. «Abbiamo trasformato la tappa più lunga del Tour de France modificando i 230,5 chilometri in altrettante ore di pedalata su cyclette. L’evento, partito con la partecipazione del gruppo di sbandieratori inclusivo Le Nuvole, è stato seguito in piattaforma streaming da Tuttosport» ha detto Sobrero.
E l’obiettivo è stato raggiunto, il record è stato certificato.
L’idea di #Alba230.5 non era “solo” quella di regalare un record alla città. È stata un’occasione di sport, spettacolo, ma anche cultura e solidarietà che coinvolge tutta la popolazione. L’energia prodotta dalla pedalata è servita alla gara stessa, quantificata grazie alla collaborazione con l’azienda eViso (statistiche pubblicate sul sito www.alba­230-5.com) e utilizzata grazie a una colonnina elettrica che ha caricato la batteria di due Fiat Topolino.
Spazio anche alla cultura dello sport con la mostra di 12 prime pagine storiche di Tuttosport dove hanno ben figurato i campioni italiani con la maglia gialla e dedicate ai 12 comuni del Comitato. E poi il coinvolgimento delle associazioni del territorio in tanti eventi serali come il concerto in­clusivo di musica classica di “Crome in Movimento” nella serata conclusiva del 31 maggio, con “Le Nuvole” e la “Ginnastica Alba”. Perché il passaggio del Tour deve essere anche promozione di un territorio che certamente trova nell’enogastronomia e nella dolcezza dei suoi paesaggi la sua naturale vocazione ma in cui lo sport, con le sue tante sfaccettature, può e deve divenire un volano. Un capitolo sul quale fare investimenti importanti. «Lo sport è per me la più grande palestra di vita e Alba può diventare un grande traino – conclude Sobrero -. Investire in questo settore, nelle strutture, favorisce lo sviluppo di filiere sia legate al turismo sia alla solidarietà. Filiere, che aiutano ad aiutare. Penso all’iniziativa “Regala un sorriso” dedicata al reparto materno infantile dell’ospedale “Michele e Pietro Ferrero” di Verduno con la quale siamo riusciti a donare macchinari di ultima generazione non presenti nelle vicinanze, per rendere il nostro ospedale a km0 per le famiglie. Dobbiamo continuare su questa strada».

Articolo a cura di Erika Nicchiosini