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Distretto del cibo Monregalese-Cebano: un nuovo marchio per crescere insieme

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Il Distretto del Cibo Monregalese-Cebano, il primo ad indirizzo biologico in Piemonte, si dota di un nuovo marchio che offrirà al comprensorio monregalese e cebano una grande opportunità di valorizzazione e crescita economica e sociale nel segno della sostenibilità ambientale. Lo riferisce l’Associazione dei produttori biologici Terramica, promotrice del Distretto, nell’annunciare la presentazione ufficiale del marchio “Di.Bio”, che sarà svelato per la prima volta a Sale San Giovanni nell’ambito della XXIV Fiera regionale “Non solo Erbe”.

L’appuntamento è per domenica 30 giugno alle ore 10, presso la Pieve di San Giovanni, con l’evento “Un Distretto e un marchio per crescere insieme”, in cui il Distretto del Cibo illustrerà il nuovo logo per la valorizzazione del territorio e delle sue produzioni biologiche di eccellenza. L’evento vedrà l’intervento diRenato Suria, Presidente del Distretto, e di Franco Parola, Responsabile Servizio Ambiente di Coldiretti Cuneo, che racconteranno gli impegni del Distretto del Cibo e spiegheranno le ragioni del marchio e le modalità di utilizzo.

“Grazie al nuovo marchio, il territorio monregalese-cebano avrà a disposizione un innovativo strumento in grado di potenziare le filiere già consolidate e di valorizzare le produzioni agroalimentari con il coinvolgimento e la sinergia di tutti gli attori locali” dichiara il Presidente del Distretto Renato Suria, già Presidente di Terramica, che ricorda: “Il nostro Distretto sta lavorando per espandere tecniche produttive a basso impatto ambientale e valorizzare tradizioni, biodiversità e paesaggi che i nostri produttori si impegnano ogni giorno a curare e presidiare”.

Oggi il Distretto, nato su impulso di Terramica, che in seno a Coldiretti tutela e rappresenta le aziende agricole biologiche piemontesi, conta 120 soci tra imprese, Amministrazioni Pubbliche, realtà culturali e formative. Si estende su un territorio di 65 Comuni della Granda localizzati tra il confine con la Liguria, la pianura di Cuneo e Fossano e la Bassa Langa e vanta un importante patrimonio paesaggistico, storico-culturale, ambientale, agricolo ed enogastronomico.

Sono 46.500 gli ettari coltivati in quest’area e grandi le eccellenze agroalimentari che ne sono frutto: Murazzano DOP, Raschera DOP, carne bovina di Razza Piemontese, pecora delle Langhe, Nocciola Piemonte IGP, Castagna Cuneo IGP, miele, vini DOC e DOCG, piante officinali, cereali antichi e un gran numero di PAT e De.Co che testimoniano la ricchezza di queste terre, dalla castagna Garessina a quella di Lisio, dal rubatà monregalese alle paste di meliga, solo per citarne alcuni.

BaNNER
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