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In auto più responsabili con “Sicuri per scelta”

Provincia di Cuneo e Fondazioni insieme per la sicurezza stradale

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Trenta Istituti Com­pren­­sivi, 140 classi quarte delle scuole primarie per un totale di 2.325 alunni coinvolti, 102 docenti: i nu­meri, alla chiusura della prima annualità di sperimentazione, confermano le aspettative per la nuova edizione di “Sicuri per scelta. Muo­versi. Con Intel­ligenza”, progetto partito nello scorso mese di gennaio con l’obiettivo di co­struire una grande alleanza tra scuole, genitori e istituzioni in tema di sicurezza stradale.
Il programma triennale nasce su iniziativa di Fondazione Crc, Pro­vincia di Cuneo, Fondazione Cr Fossano, Fondazione Cr Sa­luzzo e Fon­dazione Cr Savi­gliano ed è realizzata con la col­laborazione scientifica di S.I.P.Si.Vi (Società Italiana di Psicologia della Si­curezza Viaria) e il patrocinio dell’Ufficio Scolastico Regio­nale.
In questa prima annualità il progetto ha coinvolto gli alunni delle quarte della scuola primaria e i loro insegnanti: ci sono stati momenti in classe (grazie alle attività proposte dal mini book per i ragazzi e alla formazione specifica per i docenti, cor­redati da apposita guida), a casa (attraverso la somministrazione di un questionario a un famigliare scelto dai bambini) e infine una restituzione di nuovo in classe (discussione sui risultati del questionario e consegna del gadget).
Il bilancio conclusivo del primo anno di sperimentazione conferma l’articolato lavoro di squa­dra che nelle prossime due annualità scolastiche si arricchirà di contenuti e amplierà il target di riferimento: il prossimo anno il progetto si rivolgerà anche alle scuole dell’infanzia e alle scuole secondarie di primo grado, con l’obiettivo di coinvolgere anche le secondarie di secondo grado nel futuro.
Dallo scorso 17 giugno sono aperte le iscrizioni e le classi possono aderirvi. L’ini­ziativa ha individuato un target preciso a cui rivolgersi: il passeggero trasportato. Cioè tutti noi, grandi e piccini, che ogni giorno utilizziamo mezzi privati o pubblici per raggiungere la scuola, an­dare in ufficio, in azienda o per fare la spesa. Gli allievi delle classi quarte si sono confrontati, hanno discusso sulla figura del passeggero per stilare un elenco dei comportamenti virtuosi che possano contribuire alla sicurezza stradale in ogni evenienza, affrontando anche stereotipi e pregiudizi. Un modo efficace per arrivare a un doppio messaggio: trasmettere alle donne e agli uomini di domani il valore del rispetto delle regole quale presupposto di un corretto agire civico e, in seconda battuta, promuovere l’idea che la sicurezza stradale è una questione condivisa, che si può raggiungere solo con il contributo di tutti, sensibilizzando così i bambini sulla responsabilità personale e collettiva.
Il successo del primo anno dell’iniziativa ha pienamente soddisfatto il presidente di Fondazione Crc, Mauro Gola, che si è così espresso in merito: «La grande partecipazione e l’interesse ri­scontrato nelle scuole coinvolte in questa prima annualità conferma l’importanza di investire sul tema della sicurezza stradale, formando le giovani generazioni e, attraverso loro, in un percorso virtuoso e di grande impatto, le loro famiglie e l’intera comunità provinciale. Forti della stretta collaborazione con la Pro­vincia e con le altre tre Fon­dazioni di origine bancaria del territorio e grazie al supporto pre­zioso fornito dal mondo della scuola, vogliamo nei prossimi an­ni ampliare ulteriormente il progetto “Sicuri per scelta”, con l’obiettivo di costruire una provincia sempre più consapevole e sicura».
Altrettanto felice per gli obiettivi generali dell’iniziativa anche il presidente della Provincia di Cuneo, Luca Robaldo: «Il progetto “Sicuri per scelta” fa parte di un’ampia serie di iniziative che stiamo promuovendo per migliorare la sicurezza stradale. Nell’ul­timo anno il quadro è sensibilmente migliorato, ma il nu­mero di incidenti e vittime nel Cuneese resta ancora troppo al­to. Come amministratori abbiamo adottato una serie di misure per moderare la velocità e rendere meno pericolose le strade, ma non basta. Occorre anche educare alla sicurezza stradale per incidere sulla svolta necessaria. E il posto giusto è la scuola. Siamo partiti con le classi quarte della scuola Primaria, ma già confidiamo il prossimo anno di allargare il progetto alle seconde perché prima si comincia meglio è. D’altronde la sicurezza stradale viene prima di tutto e la collaborazione garantita da tutte le fondazioni bancarie della nostra provincia su questo progetto conferma la grande sensibilità su questo tema».
In­tercettato da Rivista IDEA, anche Gianmarco Sardi, ricercatore S.I.P.Si.Vi, ha sottolineato l’importanza e le peculiarità dell’iniziativa: «I punti di innovazione riguardano il contenuto e il me­todo. A livello di contenuto, quando si parla di sicurezza stra­dale, ci si focalizza spesso sulla formazione del conducente. Il nostro progetto vede invece il bambino come attuale utente della strada e punta a renderlo sicuro e consapevole nel tempo. Quando scegliamo di spostarci, valutiamo tre elementi: costo, tem­po e comfort. L’obiettivo di “Si­curi per scelta” è che, nella scel­ta modale di trasporto, l’u­tente ne consideri altri due: il rischio relativo per scelta modale e il footprint ambientale, cioè l’impatto che quella decisione avrà sull’ambiente. Da un punto di vista metodologico, poi, da un lato c’è l’importanza del coinvolgimento delle famiglie e dall’altro il valore premiale nella distribuzione dei gadget. Sono piccole attenzioni che sono state sviluppate negli anni grazie ai preziosi suggerimenti dei docenti. A tal proposito, desidero ringraziarli particolarmente per il loro impegno indispensabile e la loro straordinaria collaborazione».
Gli stessi docenti d’altronde apprezzano il valore dell’iniziativa, come confermato a IDEA da Laura Meinardi, docente dell’I­sti­tuto Compren­sivo San Cas­siano di Alba, che ha partecipato con entusiasmo coinvolgendo 6 classi per un totale di 128 giovani studenti: «Avendo aderito come Istituto, sono state coinvolte sia le classi del plesso “Montessori” sia quelle del plesso “Rodari”. Abbiamo trovato particolarmente utili la fase di formazione iniziale rivolta ai docenti e il materiale che ci è stato fornito per proporre le attività alle classi. Per noi la rispondenza è stata davvero mo­l­to alta, anche da parte delle bim­be che in genere sentono un po’ meno questi argomenti. An­cor prima di aderire al progetto, nel corso del primo quadrimestre, i nostri alunni avevano avu­to un incontro con un vigile della polizia municipale: avendo già imparato alcune cose, credo che si siano sentiti ancora più attenti nell’affrontare il progetto “Sicuri per scelta”. In generale il riscontro è stato davvero ottimo, non avevo mai visto i bambini così collaborativi. Ringrazio per questo motivo gli organizzatori e tutti coloro che hanno contribuito all’iniziativa».

Articolo a cura di Domenico Abbondandolo