«Queste montagne esprimono anche un modo di pensare»

«L’Atl del Cuneese opera promuovendo il territorio e le sue unicità con un “significato” più esteso che abbraccia l’idea di un turismo sostenibile, sportivo a basso impatto ambientale»

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Il “sistema montagna” è un asset in crescita in un’area, quella del Cuneese, che attira un numero sempre maggiore di turisti. Un boom che riguarda prevalentemente gli stranieri, come sottolinea Mauro Bernardi, presidente dell’Atl del Cuneese.
«Lo dicono i numeri, lo confermano le proiezioni, su tutte quelle elaborate dall’Enit: soffia un vento positivo per la montagna italiana in genere e anche le nostre montagne del Cuneese si confermano una meta ambita. Ma soprattutto i dati e le previsioni evidenziano che questa tendenza non ac­cenna a calare, rincuorando così gli operatori del settore per l’imminente stagione che è davvero alle porte».

Presidente Bernardi quali allora le azioni messe in campo dal punto di vista promozionale dall’Atl del Cuneese?
«Il punto di partenza per la nostra Atl è sempre stato quello di promuovere il territorio non semplicemente come un prodotto, ma come un “significato” più esteso. E per questa ragione abbiamo coinvolto Marta Bas­sino, la campionessa dello sci azzurro che ha rinnovato il suo impegno per la promozione del Cuneese con un progetto pluriennale. Partner di questa iniziativa sono anche la Fon­dazione Crc, la Camera di Commercio di Cuneo, l’As­sociazione per il Turismo Out­door Wow, Cuneo Neve e l’Ente Gestione Aree Protette delle Alpi Marittime già uniti dal 2020 in un progetto di sponsorizzazione dell’atleta volto alla promozione delle Alpi di Cuneo. Questo Protocollo d’intesa ha come obiettivo proprio quello di identificare sempre più l’immagine dell’atleta con la sua terra d’origine, le Alpi di Cuneo, attraverso attività di comunicazione, a livello nazionale e internazionale, coordinate proprio dall’Atl del Cuneese. In questa attività puntiamo anche alla promozione di un turismo sostenibile, attento e rispettoso delle peculiarità dell’ambiente, promuovendo attività sportive all’aria aperta, attività di scoperta del territorio e del grande patrimonio enogastronomico basato sul consumo di prodotti locali di eccellenza, sani e la cui produzione risulta a basso impatto ambientale».

Oggi però l’accelerazione che ha dato la tecnologia a certi passaggi economici e anche culturali, richiede una lettura che vada oltre i classici flussi turistici contemplando i cosiddetti “bisogni del consumatore”. Su questo fronte come vi siete mossi?
«Abbiamo colto e trasmesso al comparto dei nostri operatori che i servizi di accoglienza del turista devono essere sempre più personalizzati. Non per forza parliamo di inclusione alla disabilità: basti pensare ad una famiglia con bambini piccoli, oppure a persone con esigenze particolari. Tutti gli addetti all’ospitalità devono essere preparati a rispondere con soluzioni concrete a necessità che possono essere preventivate e palesate dal turista o che si possono manifestare nel corso della vacanza, senza precludere il benessere del visitatore e puntando sempre ad un alto grado di soddisfazione del cliente. Sensibilità, dunque, in abbinamento a servizi e tecnologie a supporto. Proprio a tal fine l’Atl del Cuneese negli anni ha proposto ad albergatori, guide turistiche e cicloturistiche, guide alpine e operatori di servizio corsi di informazione e di formazione. In termini di comunicazione, inoltre stiamo collaborando con l’atleta paralimpico Diego Colombari (foto pag. 19) per focalizzare l’attenzione sull’offerta accessibile del Cuneese, puntando ad una sempre maggiore consapevolezza da parte degli operatori turistici per una sempre più attenta e diffusa accoglienza inclusiva. Il grado di soddisfazione di un cliente è importantissimo e per poter parlare di turismo di qualità dobbiamo essere pronti a offrire servizi dedicati. Sempre più, infatti, sono proprio le strutture ricettive ad essere il vero motore della ricerca di una meta vacanziera: non più dunque elemento complementare, ma un elemento fondamentale per la scelta di una destinazione. Dobbiamo allora far sì che le strutture parlino del territorio raccontandone le bellezze, proponendo prodotti locali di qualità e offrendo servizi su misura. Abbiamo in questi anni lavorato, insieme a tutto il Consiglio di Amministrazione dell’Atl del Cuneese (in foto) composto da Gabriella Giordano e Rocco Pulitanò (anche Vicepresidenti), Elisa Muriale e Paolo Bruno, per presentare modelli narrativi profondi capaci di disegnare immaginari collettivi e dando valore ai prodotti, ai servizi e ai territori per individuare tutte le opportunità che l’area del Cuneese può esprimere».



Negli ultimi anni l’attività di comunicazione e di promozione dell’Atl si è concentrata soprattutto sul mercato estero. È corretta questa lettura direttore Daniela Salvestrin?

«Esatto. Più precisamente con particolare riferimento ai mercati tradizionali (Germania, Paesi Bassi, Francia) e con nuove attività nei paesi scandinavi, negli Usa ed in alcuni paesi europei emergenti. Le molte attività sono coordinate con VisitPie­mon­te e si sviluppano dunque secondo linee strategiche regionali. Con l’Asso­ciazione per il Turismo Outdoor che vede collaborare le due Atl cuneesi (Atl del Cuneese, appunto, e Ente Turismo Langhe Monferrato Roero), abbiamo intensificato le azioni di promozione dedicate al segmento outdoor. Molte sono state le attività intraprese, tra le quali ricordiamo la Borsa Inter­nazionale per il Turismo Outdoor che nel 2023 ha portato a Cuneo oltre 140 operatori del settore italiani e stranieri. Gli operatori ospiti provenivano in rappresentanza di Paesi come Usa, UK, Nord Europa, Germania, Spagna, Belgio, Armenia, Polonia e Sud Corea. Anche l’interesse da parte di redazioni estere e di giornalisti è in continua crescita: basti pensare che da gennaio 2024 ad oggi abbiamo ospitato 86 giornalisti e operatori, con l’organizzazione di quattordici eductour mirati. Sempre da gennaio 2024, sei iniziative promozionali di caratura internazionale (roadshow, workshop b2b, fiere b2c) in Italia, cinque in Svizzera e Germania, una in Spagna, due in Francia e una in Olanda per un totale di quattordici eventi.
Stiamo lavorando su progetti Alcotra per la promozione congiunta della destinazione cuneese con le Alpi di Provenza. Operiamo poi costantemente sulla produzione di contenuti di alta qualità per rendere sempre più appetibile il nostro patrimonio, con particolare attenzione alla montagna, alla sentieristica e alle attività outdoor praticabili, partendo dai percorsi escursionistici Gta a piedi o itinerari in bicicletta che si sviluppano nelle alte terre, anche in modo trasversale tra Italia e Francia, tra Piemonte e Liguria».

Energia, entusiasmo e positivi segnali. Quali i piani e le strategie per il domani?
«Lavorare per il turismo nel Cuneese è senza dubbio un privilegio: il nostro territorio è carico di meraviglia e ha un potenziale ed un’unicità che ci fa guardare con entusiasmo sempre a nuovi progetti. Abbiamo imparato in questi anni che lo sguardo del viaggiatore ci aiuta a riconoscere noi stessi e a sviluppare l’orgoglio sano di appartenere a un territorio così prezioso, dove ogni ospite è un attore di cui tenere conto in ogni ambito, non solo quello turistico».