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Musica rinascimentale, barocca e contemporanea: due serate con il Conservatorio Ghedini

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Doppio appuntamento musicale a Cuneo tra domenica 7 e martedì 9 luglio, a cura del Conservatorio Ghedini: nella prima serata la chiesa di Santa Maria della Pieve ospita un concerto coordinato da Susanne Scholz e Carmen Leoni, nella seconda si esibisce nella chiesa di San Sebastiano Voxnova Italia in formazione di trio. La partecipazione agli eventi, che fanno parte della Stagione Artistica 2024 del Conservatorio, è gratuita e non è necessario prenotare.

Domenica 7 luglio alle ore 20.30, nella chiesa di Santa Maria della Pieve (via Santa Maria), Susanne Scholz, docente di Violino e direttrice del dipartimento di Musica Antica dell’Università delle Arti di Graz in Austria, e Carmen Leoni, docente di Clavicembalo e Tastiere Storiche al Ghedini, dirigono e coordinano il concerto conclusivo del laboratorio di musica barocca strumentale tenuto dalle due docenti tra febbraio e luglio. Il concerto, nel quale si esibiscono gli allievi che hanno frequentato il laboratorio, prevede l’esecuzione di brani dell’organista e compositore tedesco Georg Muffat (Suite alla Francese, Florilegium II, Faciculus III), del compositore e direttore d’orchestra francese André Campra (L’Europe Galante) e del grande compositore Johann Sebastian Bach (Ouverture n. 2 in si minore, BWV 1067).

Durante il laboratorio gli allievi hanno avuto modo di sperimentare la prassi esecutiva del repertorio seicentesco e settecentesco, in particolare attraverso lo studio di Muffat che nella prefazione della sua operaFlorilegium scrive precise indicazioni sullo stile barocco francese. Il testo contiene preziosissime informazioni sull‘accordatura e sui diapason diversi esistenti intorno al Settecento, ci illumina sul tempo, sui movimenti delle danze, su come tirare l‘arco (anche sulle arcate specialmente nella musica francese) e suggerisce indicazioni sulla ornamentazione e su tante altre particolarità della prassi musicale del periodo di Luigi XIV e del suo più famoso musicista di corte, Jean-Baptiste Lully. Queste indicazioni rimangono rilevanti per tutto il periodo barocco e, per merito di ambasciatori importanti come Muffat, si diffondono anche oltre la Francia venendo messe in pratica da compositori ancora oggi molto conosciuti, come J.S. Bach. Benché suonando prevalentemente su strumenti non di quel periodo storico si può, applicando queste indicazioni e dando spazio alla sperimentazione, ottenere una prospettiva estesa e approfondita della musica barocca.

Martedì 9 luglio alle ore 21 nella chiesa di San Sebastiano (contrada Mondovì) Voxnova Italia, in formazione di trio, presenta Madrigali antichi e nuovi, un concerto a cappella nel quale madrigali, villanelle e altri brani del repertorio del Cinquecento, opera di Luca Marenzio (Ad una fresca riva, Al primo vostro sguardo, Occhi dolci e soavi), Pietro Vinci (Occhi leggiadri e belli) e Adriano Banchieri (estratti da La pazzia senile), sono affiancanti a due prime italiane di autori contemporanei già eseguiti all’estero in tournée dall’ensemble: la cantata Almería, tu terra quemada del compositore tedesco Ernst Helmuth Flammer, su testi di Pablo Neruda e che include anche piccole percussioni suonate dai cantanti, e Monteverdi-Fragmente di Gianluca Verlingieri, ispirato al celeberrimo Lamento di Arianna e al madrigale Ecco mormorar l’onde su testo di Torquato Tasso, entrambi di Claudio Monteverdi. In Monteverdi-Fragmente le voci tenteranno in alcuni momenti di imitare il comportamento dei sintetizzatori elettronici.

Il trio di cantanti del gruppo Voxnova Italia è formato dal mezzosoprano, attrice e scrittrice Virginia Guidi, dal tenore e direttore d’orchestra Sandro Naglia e dal basso-baritono statunitense Nicholas Isherwood: quest’ultimo è anche il protagonista della masterclass La voce contemporanea. Tecniche estese dal canto difonico alluso del microfono che si tiene tra lunedì 8 e martedì 9 luglio e nella quale Isherwood esplora con sessioni pratiche ed esempi tratti dal repertorio contemporaneo le tecniche estese utilizzate nel XX e XXI secolo nella composizione e improvvisazione vocale e il loro utilizzo in abbinamento all’elettronica, invitando alla partecipazione attiva gli studenti.

Isherwood, tra i massimi interpreti a livello mondiale della musica d’oggi, è autore del manuale “The Techniques of Singing” pubblicato da Bärenreiter e fondatore del gruppo vocale Voxnova Italia: ha collaborato con alcuni dei maggiori compositori del nostro tempo, tra cui Bussotti, Carter, Crumb, Henze, Kagel, Kurtág, Messiaen, Scelsi, Stockhausen e Xenakis.

Voxnova Italia è un gruppo vocale la cui geometria varia da uno a otto voci, e i cui membri hanno cantato da solisti nei maggiori festival e teatri di tutto il mondo. Il gruppo, fondato da Isherwood, ha debuttato a Los Angeles con “Stimmung” di Stockhausen, e il Los Angeles Times ha scritto: “the voices here might have been angels”, e si è esibito in seguito per importanti festival, teatri e musei, tra i quali la Biennale di Venezia, il Maxxi di Roma, Traiettorie Parma, la Triennale della Ruhr in Germania insieme ai musicisti di Musik Fabrik, il Codes Festival in Polonia e molti altri.

BaNNER
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