Cia Cuneo: “L’attività 2023 si chiude con il Bilancio positivo, un risultato importante”

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A Canale, nei locali dell’azienda Malvirà e dell’agriturismo Villa Tiboldi della famiglia Damonte, si è svolta l’assemblea di direzione della Cia provinciale di Cuneo. Il Report e il Bilancio 2023 sono stati approvati all’unanimità. All’incontro, coordinato dal presidente e dal direttore dell’organizzazione agricola della “Granda”, Claudio Conterno e Igor Varrone, erano presenti i vertici nazionali di Cia, con il presidente, Cristiano Fini, il vicepresidente, Gianmichele Passarini, il direttore, Maurizio Scaccia, e il capo di gabinetto, Gianni Razzano. Poi, hanno partecipato il presidente e il direttore di Cia Piemonte, Gabriele Carenini e Giovanni Cardone. Inoltre ha portato i saluti dell’appena insediata Giunta regionale l’assessore all’Agricoltura, Paolo Bongioanni. Dice il direttore provinciale, Varrone: “Per Cia Cuneo, il 2023 è stato un anno positivo. Abbiamo avuto un volume di affari totale in crescita dal punto di vista del valore dei servizi offerti in tutti i settori. Un risultato importante, viste le difficoltà con le quali ha dovuto e deve continuare a confrontarsi il comparto”.
Su quali percorsi avete puntato? “Attuando le linee di indirizzo politico-sindacali indicate dal Direttivo e per far fronte al contesto economico e sociale, che si è man mano delineato durante l’anno, abbiamo deciso di operare su più fronti. Oltre a confermare i servizi ordinari riservati alle aziende a livello fiscale, contrattualistica dipendenti e contributivo, sono stati ampliati i servizi di consulenza. Assistendo le imprese negli iter per ottenere le certificazioni delle produzioni e per accedere alla finanza agevolata: intervento, quest’ultimo, che facilita la pianificazione degli investimenti attraverso il reperimento di risorse a condizioni vantaggiose”.
Altri progetti? “Abbiamo incrementato l’assistenza tecnica agronomica e fitosanitaria con l’obiettivo di migliorare la salute delle colture e la produttività agricola, mettendo in campo pratiche sostenibili. Quindi, è stata incentivata la formazione che mira a fornire, principalmente agli associati, tutte le conoscenze e le competenze per avere una gestione aziendale al passo con i tempi”.
Le prospettive 2024 per Cia Cuneo? “Continuare il percorso intrapreso, migliorando ancora l’offerta dei servizi e investendo sui dipendenti perché sono le persone a fare la differenza nel rapporto con le aziende. Una strada che premia: infatti dall’inizio dell’anno abbiamo avuto un aumento degli associati”.

Chi guida la squadra operativa della Cia provinciale
Direttore: Igor Varrone. Vicedirettore e responsabile settore paghe: Filomena Sammarco. Vicedirettore e responsabile settore Caf: Daniela Destefanis. Vicedirettore e responsabile settore tecnico: Silvio Chionetti. Responsabile settore tecnici in campo: Maurizio Ribotta. Responsabili settore fiscale: Annamaria Macchiorlatti e Sara Cagnazzi. Responsabile settore Inac: Lorena Casagranda. Responsabili settore tecnico finanza agevolata: Giovanni Costamagna e Pietro Busso. Responsabile settore formazione: Martina Marcomini. Responsabile settore grafica e comunicazione: Roberta Serasso.

Il 2023 delle aziende
Il bilancio della stagione 2023 per le aziende? Risponde Varrone: “Lasciando da parte quanti producono eccellenze rinomate che hanno un loro mercato e di solito risentono di meno delle crisi, in generale, anche se alcuni settori si sono salvati, non abbiamo avuto un’annata positiva. La siccità, i costi di produzione sempre troppo elevati e il basso prezzo di vendita pagato dai mercati hanno ridotto all’osso i margini di guadagno. Anzi, in alcuni casi per gli agricoltori il lavoro è stato in perdita”.
Le prospettive 2024? “La stagione non è iniziata bene e sarà di nuovo complicata. Probabilmente non avremo la mancanza di acqua, ma le piogge abbondanti hanno causato altri problemi all’attività produttiva. I cambiamenti climatici continuano a farsi sentire e sotto vari aspetti impossibili da prevedere. L’agricoltura per il quarto anno consecutivo è in difficoltà e le Istituzioni dovrebbero riflettere sul fatto che sono necessari provvedimenti urgenti e adeguati in grado di aiutare il comparto. Altrimenti le aziende saranno costrette a chiudere”