I riflettori di Intesa Sanpaolo su dieci “Imprese Vincenti”

La quinta edizione del roadshow ha raggiunto Cuneo: vincitori selezionati da 150 realtà dopo 4mila candidature

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Ha toccato anche Cuneo il roadshow “Imprese Vincenti” organizzato da Intesa Sanpaolo per valorizzare le Pmi con progetti e investimenti orientati alle linee guida del Pnrr e di Transizione 5.0 e inserirle in un percorso di accompagnamento alla crescita an­che grazie alle partnership con Università e Centri Nazionali di Ricerca, e realtà come Bain­&Company, Elite, Gambero Ros­so, Cerved, Microsoft Italia, Nativa, Circularity, Coldiretti, Digit’ed, Tinexta e Aiccon.
L’iniziativa, giunta alla sua quinta edizione, ha selezionato solo quest’anno in tutt’Italia 150 imprese esempio di eccellenza del Made in Italy, tra le 4.000 che si sono candidate, premiate in un percorso a tappe che lo scorso 25 giugno è arrivato a Cuneo presso lo Spazio Varco e ha riconosciuto i risultati ottenuti da 10 realtà piemontesi e liguri, che hanno raccontato la propria storia aziendale e le strategie grazie alle quali hanno consolidato il proprio percorso di sviluppo del business.
Nello specifico le aziende sono: Venchi di Castelletto Stura che nei suoi 145 anni di storia ha portato il gusto e lo stile di vita italiano in 70 Paesi nel mondo; Tcn Vehicles Division, di Alba, distintasi nel campo della meccanica per applicazioni automobilistiche e motociclistiche; Leo Pizzo di Valenza che da oltre mezzo secolo rappresenta l’eccellenza del distretto orafo italiano; Industria Grafica Eu­rostampa di Bene Vagienna che conta sei stabilimenti nel mondo per la stampa di etichette ad alto valore aggiunto; Neoceram di Novi Ligure, leader nella produzione di pompe in ceramica e acciaio di altissima precisione utilizzate nell’industria farmaceutica, chimica e alimentare; Nord Engineering di Caraglio che fornisce soluzioni innovative per la gestione dei rifiuti e la riduzione dell’impatto ambientale; Specialacciai di Novi Ligure che fornisce servizi di progettazione e lavorazione di prodotti magnetici, a grani orientati e laserizzati per diversi settori; Permare di Sanremo, cantiere nautico noto per il marchio Amer Yachts, diventata sinonimo di qualità e personalizzazione nel segmento imbarcazioni e navi da diporto; Gruppo Patelec di Cerrina Mon­ferrato che vanta un elevato know-how tecnologico per la produzione di cordoni elettrici e cavi di alimentazione, in ambito consumer e professional; Bla­stness, sede a Milano con origini spezzine, che fornisce alle strutture ricettive sistemi e servizi per affrontare al meglio il mercato digitale.
Come ha spiegato Andrea Perusin, direttore regionale Piemonte Sud e Liguria di Intesa Sanpaolo: «“Imprese Vincenti” in questi cinque anni ha ottenuto un grande apprezzamento perché dà voce alle storie e ai progetti delle Pmi, e alla loro capacità di affermarsi sul mercato nazionale ed estero. Le dieci aziende premiate nell’incontro di Cuneo sono l’espressione del miglior Made in Italy, nei diversi settori di riferimento, ed esempi virtuosi per il contributo restituito al tessuto economico e sociale del territorio. Hanno dimostrato grande capacità di tenuta e risposto alle nuove tendenze del mercato, cogliendo il valore di sostenibilità, digitalizzazione, ruolo sociale dell’impresa. Da parte nostra, siamo pronti per supportare la loro crescita stabile e inclusiva: nel primo trimestre di quest’anno abbiamo erogato alle imprese e alle famiglie del Piemonte e della Liguria oltre 650 milioni di euro. Il territorio ha beneficiato di 18 milioni di euro per investimenti sostenibili, circular economy e mutui green». Del resto, le ricerche condotte dal Research Department di Intesa Sanpaolo attestano come, grazie anche a una buona ripresa degli investimenti, l’economia italiana negli ultimi anni abbia mostrato un’evoluzione migliore rispetto alla crescita media dell’area dell’euro. Una spinta importante è venuta dagli ottimi risultati ottenuti sui mercati internazionali, dove si sono distinte le Pmi italiane che realizzano più della metà del nostro export. I territori della Direzione Regionale Piemonte Sud e Liguria, con 32,5 miliardi di euro nel 2023, intercettano il 5,2% delle esportazioni italiane. Un elevato contributo viene dal Piemonte Sud (quasi 22 miliardi di euro di export) dove i primi settori per vendite all’estero sono l’agro-alimentare (soprattutto prodotti alimentari e vini), la meccanica, l’automotive, la chimica, la gomma e plastica e l’oreficeria. Le esportazioni della Liguria (pari a più di 10,5 miliardi di euro nel 2023) per il 27% circa riguardano navi e imbarcazioni; la restante parte delle esportazioni è costituita da chimica, meccanica, prodotti petroliferi raffinati, agroalimentare e metallurgia. Nel complesso le esportazioni di Piemonte Sud e Liguria tra il 2016 e il 2023 sono aumentate del 51,5%.


Emanuele Repetto, Neoceram: «La svolta in italia»

«Produciamo sistemi di ceramica ad alta precisione per il dosaggio dei liquidi. La nostra attività nasce da una grande intuizione: dosare un farmaco liquido con un sistema ceramico offre una performance eccellente sia in termini chimici, poiché questo materiale è inerte, sia a livello meccanico per l’elevata resistenza e per la possibilità di smontare e sterilizzare i dosatori per futuri utilizzi»: a parlare è Emanuele Repetto, direttore generale di Neoceram, una delle “Imprese vincenti” selezionate da Intesa Sanpaolo in Piemonte. La sede è a Novi Ligure, area particolarmente cara a Roberto Grosso, originario del Monferrato, che ha acquisito l’azienda belga nel 1995, mentre nel 2017 ha portato in Italia uno degli stabilimenti produttivi del Gruppo. «L’avvicinamento al mercato italiano, che all’inizio della nostra avventura a Novi costituiva circa il 30 per cento del fatturato del Gruppo – continua Repetto – ha aperto la strada a una serie di evoluzioni. Avremmo dovuto essere semplicemente un’estensione della capacità produttiva del sito belga, ma il distretto novese, molto legato alla meccanica, è stato per noi uno stimolo e abbiamo gettato le basi per il futuro dei prodotti Neoceram che non sono più solo strumenti per uso farmacologico, ma sistemi e unità di dosaggio per alimenti, liquidi chimici e qualsiasi prodotto che necessiti di un dosaggio di precisione, con commesse in tutta Europa e non solo: dai saponi industriali ai pods usati nelle lavatrici e nelle lavastoviglie fino a tutto il settore del food a cui ci stiamo approcciando con successo, per esempio nel dosaggio di yogurt e latticini». Le dimensioni di questa crescita sono attestate dai numeri: 30 dipendenti a un anno dall’apertura dello stabilimento che oggi sono diventati 90; un’azienda giovane con la gran parte dei collaboratori di età compresa tra i 30 e i 45 anni, tutti ben inseriti nel processo di sviluppo aziendale e in un percorso continuo di formazione. In questo risiede il valore aggiunto di Neoceram, il suo essere impresa vincente, «un riconoscimento che riempie di orgoglio – prosegue Repetto – e salda ulteriormente il nostro rapporto con Intesa Sanpaolo e in particolare con la filiale di Novi Ligure che ha sempre supportato il nostro sviluppo fin dai primi passi mossi su questo territorio… poi, personalmente, ho aperto il mio “Sanpaolo junior” quarant’anni fa», quindi il legame è a doppia mandata.

Mattia Paruzza, Venchi: «Siamo appena all’inizio»
1.700 dipendenti e almeno 180 negozi sparsi nel mondo (Europa, Usa, Apac e Medio Oriente), mentre gli oltre 70 paesi sono quelli serviti anche attraverso il canale ingrosso, oltre a numerose piattaforme e-commerce la cui attività vale almeno il 5 per cento del fatturato totale: sono sufficienti pochi numeri per raccontare la galassia Venchi. E a chi mostra stupore di fronte a questi dati Mattia Paruzza, Cfo dell’azienda, precisa: «Siamo appena all’inizio del percorso!». Il marchio Venchi poggia le proprie radici su una storia lunga più di 145 anni, con vicissitudini alterne fino al grande rilancio, datato fine anni Novanta, ad opera di un gruppo di giovani imprenditori milanesi che investirono sull’azienda mantenendone la mission originaria. Nell’unico stabilimento produttivo di Castelletto Stura, Venchi realizza 350 ricette di cioccolato e 90 gusti di gelato attraverso i quali porta l’eccellenza del Made in Italy nel mondo con una minuziosa cura dei dettagli: «Il cioccolato va mantenuto a una temperatura compresa tra i 15 e i 18 gradi per preservarne inalterate le qualità senza che subisca sbalzi termici. I semilavorati per i gelati prodotti in azienda vengono finalizzati nei laboratori presenti in ogni punto vendita per garantirne le caratteristiche. Le materie prime che utilizziamo sono di altissimo livello e, quando possibile, prediligiamo quelle italiane». Forse è questo uno dei motivi per cui Venchi è una delle 150 “Imprese Vincenti” selezionate da Intesa Sanpaolo, banca del territorio con cui l’azienda ha un rapporto storico, «un partner affidabile con cui abbiamo lavorato sempre bene, che speriamo ci sostenga anche nei prossimi sviluppi» spiega Paruzza ricordando in particolare il periodo difficile della pandemia: «Non siamo presenti nella grande distribuzione e la chiusura pressoché di tutti i nostri negozi avrebbe potuto metterci in difficoltà senza il supporto ricevuto». Gli altri ingredienti vincenti? Non ha dubbi Paruzza: «Il desiderio di continuare a crescere e ad attrarre talenti, gli investimenti sul nostro capitale umano, sulle persone e sulle loro idee che sono alla base del nostro successo» e ancora lo sviluppo sia dello stabilimento, legato all’efficientamento della capacità produttiva, sia per quanto riguarda l’espansione con l’apertura di nuovi punti vendita mantenendo la media di circa 20-30 nuovi negozi l’anno, l’ultimo arrivato a San Diego, in America.