«Il nostro teatro spazio di comunità accessibile a tutti»

Chiusa a Saluzzo l’annata del “Magda Olivero”, ecco il bilancio del direttore artistico Massimiliano Flora

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Linguaggi variegati (ci­­nema, musica, tea­­tro), grandi classici e sperimentazioni, dialetto e lingua italiana. A Saluzzo, il Cinema Teatro Magda Olivero (via Palazzo di Città 15) festeggia il successo della stagione 2023-2024, che si è conclusa nelle scorse settimane. Sommando tutti gli eventi tra novembre e giugno, raggiunge i 21.850 in­gressi, che lo confermano tra i punti di riferimento della cultura nel Cuneese. «Il Mag­da, oltre ad essere un teatro, è vissuto come uno spazio di co­munità» esulta soddisfatto Massimilia­no Flora, direttore artistico di Ratatoj Aps, che organizza e dirige la stagione in collaborazione con altre istituzioni, enti e gruppi. Men­tre commenta i risultati ottenuti, guarda al futuro e alla programmazione della prossima stagione, che sarà ufficializzata nelle prossime settimane.

Direttore, quasi 22mila ingressi in un periodo dove molte istituzioni culturali faticano ad attrarre pubblico e a “far tornare i conti”. Quanto siete soddisfatti per il successo della vostra stagione?
«Oltre l’azione culturale principale, cioè le performance artistiche di teatro, cinema e musica, accogliamo nel no­stro teatro una vasta gamma di attività progettuali con i giovani e anche numerosi eventi cittadini: collaborazioni con le scuole, saggi scolastici, incontri, prove e iniziative di altre associazioni… Siamo estremamente soddisfatti, poiché il nostro vero successo è coinvolgere l’intera comunità, rendendo il teatro un punto di riferimento socio-culturale accessibile a tutti».

Partiamo dal teatro. Per una città di provincia, non è facile attirare produzioni note e di qualità nelle proprie strutture. Cosa vi ha aiutato a farlo?
«Il linguaggio teatrale che sviluppiamo è molto variegato e include diverse stagioni. Ab­biamo la stagione teatrale, organizzata da Piemonte dal Vivo e dal Comune di Sa­luzzo, in cui ospitiamo grandi produzioni teatrali. In particolare, quest’anno, abbiamo registrato un notevole incremento di abbonati. Inoltre, offriamo una stagione di teatro amatoriale e di teatro dialettale, coinvolgendo le compagnie del territorio. Queste stagioni permettono a molte realtà di esprimersi e di partecipare attivamente alla vita del teatro».

Quali sono i gusti del pubblico di Saluzzo? Apprezza anche le sperimentazioni più ardite e contemporanee o preferisce rappresentazioni tradizionali?
«Abbiamo un pubblico eterogeneo, con diverse fasce di età e modalità di fruizione culturale. Il pubblico più giovane è più incline ad accogliere le nuove proposte, ma in generale si dimostra curiosità e apertura verso forme innovative di espressione. Il teatro è un potente strumento per tutte le generazioni, capace di promuovere il pensiero critico. Attraverso la varietà delle nostre offerte teatrali, cerchiamo di coinvolgere e appassionare il pubblico, contribuendo alla crescita culturale della comunità. All’in­terno della stagione abbiamo realizzato anche il festival “Green Days” ospitando artisti, spettacoli e proiezioni focalizzati sui temi della sostenibilità».

Teatro in dialetto: che futuro immaginate per le produzioni in piemontese, che è sempre meno parlato? Quali tipologie di spettatori assistono a queste rappresentazioni?

«Il teatro dialettale ha un pubblico molto fidelizzato e riesce sempre a raggiungere un’ampia platea di spettatori. La sua popolarità testimonia l’importanza e la vitalità delle tradizioni dialettali nella nostra comunità».
Passiamo al cinema. Nell’epo­ca degli streaming, quali strategie sono risultate vincenti per attirare la gente in sala?
«Il linguaggio Cinema e in particolare la rassegna #Lu­nedìCinema si è consolidata negli anni come punto di riferimento per la comunità. La programmazione delinea un percorso culturale ampio, valorizzando il cinema italiano ed europeo: includiamo titoli di qualità che spesso sfuggono all’attenzione, grandi classici restaurati, documentari».

Siete soddisfatti delle reazioni del pubblico saluzzese alle vostre proposte musicali?
«Anche le nostre stagioni musicali sono sempre state molto apprezzate. La rassegna “Magda Groove” ha attirato un pubblico ampio e diversificato e proveniente da tutta la provincia, grazie alle proposte musicali e all’accurata scelta degli artisti che hanno offerto performance cariche di emozioni. Tra i protagonisti di quest’anno abbiamo avuto il piacere di ospitare Ghemon, Lucio Corsi, Cri­stina Donà, Giovanni Truppi, Bianco e Max Collini. Inoltre, artisti locali hanno dato il loro contributo con aperture che hanno arricchito ulteriormente l’esperienza musicale offerta dal Magda».

Cosa state organizzando per il prossimo anno? Quali saranno le novità e le conferme della stagione?
«Abbiamo appena concluso una stagione molto intensa, che ha coperto il periodo da settembre a giugno. Guar­dando al prossimo anno, puntiamo sicuramente a rilanciare su tutti i linguaggi artistici e al lavoro con i giovani e scuole. Continueremo con sicurezza su due punti fermi: #LunedìCinema e la stagione “Magda Groove”, che hanno riscosso un grande successo. Nel frattempo, la stagione teatrale in collaborazione con il Comune e Piemonte dal Vivo è in fase conclusiva. Ci rivedremo a partire dal mese di settembre e vi invitiamo a seguirci sul nostro sito web e sui social per aggiornamenti e novità».


Un calendario intenso aperto dallo show di Chiara Francini e Alessandro Federico

È stata una stagione intensa per il teatro di Saluzzo, costituita da sei spettacoli in abbonamento nel periodo da novembre ad aprile, aperta con lo spettacolo di Dario Fo e Franca Rame “Coppia aperta quasi spalancata” interpretato da Chiara Francini e Alessandro Federico. Si è proseguito a dicembre con “Natale in casa Cupiello”, una pièce dalla splendida scenografia con la regia di Lello Serao che si è aggiudicato il premio Anct (Associazione Nazionale Critici di Teatro) 2023.
L’anno nuovo è iniziato con la compagnia Il Mulino di Amleto che ha portato in scena “Senza famiglia” che ha narrato la storia di un’educazione politica e sentimentale tra generazioni destinata a un grottesco fallimento. A febbraio ha calcato il palcoscenico saluzzese Paola Minaccioni con il suo spettacolo di stand-up comedy “Stupida show!”. A marzo è stato il turno del regista torinese Gabriele Vacis che ha portato in scena la compagnia Potenziali Evocati Multimediali in una rilettura contemporanea di “Risveglio di primavera”. La stagione si è conclusa ad aprile con lo spettacolo di teatro-circo “Bello!”, dove acrobati ed attori hanno rotto le convenzioni fisiche e mentali sulla bellezza e lasciato il pubblico a bocca aperta.