La Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba torna dal 12 ottobre con un programma ancora più completo e un tema nuovo: l’intelligenza naturale. Liliana Allena, presidente dell’Ente Fiera: «Una rassegna capace di rinnovarsi e guardare ai grandi temi».
Una veste quasi centenaria, una capacità di affascinare con la forza delle tradizioni e un programma variegato che durerà 9 settimane, che unisce cultura, territorio e gastronomia: la Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, giunta all’edizione numero 94, torna ad Alba dal 12 ottobre arrivando fino a domenica 8 dicembre. Il suo segreto, però, è quello di avere uno sguardo contemporaneo e attuale. «Il successo della manifestazione è quello di sapersi rinnovare, mantenendosi fedele alle sue radici e tradizioni con una sensibilità a tematiche globali che le hanno permesso di indossare un abito sempre più internazionale», afferma la presidente dell’Ente Fiera di Alba, Liliana Allena.
Tante le novità di quest’anno, a cominciare dalla scelta del tema, l’intelligenza naturale, un concetto ampio e di stretta attualità che si può capire, partendo dalla definizione che la Treccani dà di intelligenza: «Quel complesso di facoltà psichiche e mentali che consentono all’uomo di pensare, comprendere o spiegare i fatti o le azioni, elaborare modelli astratti della realtà, intendere e farsi intendere dagli altri, giudicare, e lo rendono insieme capace di adattarsi a situazioni nuove e di modificare la situazione stessa quando questa presenta ostacoli all’adattamento; una facoltà propria dell’uomo, continua, che si sviluppa gradualmente a partire dall’infanzia, accompagnata dalla consapevolezza e dall’autoconsapevolezza».
Per L’Ente Fiera bisogna ampliare il significato: «Parametrare il concetto di intelligenza sull’essere umano preclude l’inclusione di altri mondi che, tuttavia, risolvono problemi ed evolvono. Le piante hanno un’estrema diffusione di competenza, una minor efficienza, ma una capacità di resistenza straordinaria. Dovremmo sforzarci di comprendere la notevole complessità di questi esseri viventi, estremamente più sensibili degli umani e altrettanto in grado di apprendere, avendo la capacità di memorizzare».
Liliana Allena rivendica le scelte e l’abilità di agire secondo un progetto chiaro, sostenibile e condiviso: «Ha dunque senso parlare di intelligenza naturale e cercare di dare voce al Tuber magnatum Pico, il Tartufo Bianco d’Alba, che fa parte di una specie, i funghi, che ha un peso in termini di vita sulla terra quattro volte superiore al regno animale e agli esseri umani. Nel corso delle ultime edizioni della Fiera si è cercato di dare un contributo al dibattito globale su cambiamento climatico e sostenibilità, partendo dall’evidenza di ciò che sta accadendo in tutto il Pianeta e anche sul nostro territorio, con le conseguenze sul mondo del Tartufo e sulle piante che lo generano, così come ai vigneti e noccioleti. Consapevoli della necessità di realizzare delle iniziative concrete per salvaguardare la nostra specie e garantire un futuro all’esistenza del Tartufo, la Fiera si è attivata con piccole ed esemplificative azioni, quali cura e manutenzione dei boschi, piantumazione di nuovi alberi per garantire biodiversità e assorbimento di Co2. Se riusciremo a perseguire gli obiettivi di tutela, l’intelligenza naturale degli esseri umani e dei loro cani potrà fare il resto nella cerca e cavatura dei Tartufi, tramandando pratiche e conoscenze che, a partire dalla cura degli ambienti tartufigeni, sono state riconosciute come patrimonio immateriale dell’Umanità dall’Unesco».
Durante le nove settimane della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba si approfondirà il rapporto tra l’Intelligenza naturale e l’Intelligenza artificiale, verificando l’evoluzione di quest’ultima e le potenzialità di utilizzo che oggi offre, cercando di evidenziare l’importanza della conoscenza e dell’apertura a ogni forma di intelligenza per poter gestire lo sviluppo della tecnologia.
Attualità, cucina, enogastronomia, paesaggi Unesco, passeggiate, degustazioni e tempo libero: saranno tanti i temi e gli elementi attorno ai quali sarà costruito il programma.
Uno spazio centrale sarà rivestito sempre dal folclore: come da tradizione di successo, confermata la Bela Trifolera e la presentazione del Drappo del Palio 2024. Venerdì 25 ottobre andrà in scena, presso il Castello di Grinzane Cavour, con collegamenti internazionali, anche l’Asta “Barolo en primeur”. Domenica 10 novembre, sempre in collegamento con il maniero, sede dell’Enoteca Regionale Piemontese Cavour, le grandi capitali mondiali si contenderanno, rilancio dopo rilancio, i lotti più prestigiosi di selezionati esemplari di Tuber magnatum Pico, nel corso della XXV Asta Mondiale del Tartufo Bianco d’Alba. Un appuntamento tra i più attesi.
«La Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba rappresenta il momento di guardare alle proprie radici e comprendere il suo potenziale. Infatti, non è soltanto un momento di commercio gastronomico di altissima qualità, ma rappresenta il coraggio del territorio di guardare sempre in avanti a nuove sfide per il futuro», ha concluso il sindaco di Alba Alberto Gatto.
Il calendario della cerca slitta in avanti per adeguarsi ai mutamenti climatici
Coerentemente con il proprio impegno sul fronte della sostenibilità, tra i grandi cambiamenti di questa edizione merita un cenno lo spostamento del calendario della cerca, definito su base regionale, con l’inizio della stagione slittato al 1° ottobre per intercettare i mutamenti imposti dal cambiamento climatico.
Per nove settimane, dunque, Alba e il territorio torneranno ad animarsi attraverso le innumerevoli proposte della Fiera per tutti gli amanti dell’oro bianco delle Langhe: anticipata dalla tradizionale inaugurazione il giorno precedente, l’avvio della 94ª edizione è previsto per sabato 12 ottobre, arrivando fino a domenica 8 dicembre. La Fiera sarà visitabile tutti i weekend il sabato e la domenica, con l’apertura straordinaria di venerdì 1° novembre. Cuore della Fiera rimarrà il Mercato Mondiale del Tartufo Bianco d’Alba, unitamente alla rassegna Albaqualità, all’interno del Cortile della Maddalena, visitabili tutti i weekend il sabato e la domenica, con l’apertura straordinaria di venerdì 1° novembre. A impreziosire il tutto i Cooking Show, oltre ai seminari di Analisi Sensoriale del Tartufo – al Mudet esperienza immersiva che consente di conoscere le caratteristiche del tartufo – e le Wine Tasting Experience dedicate ai grandi vini di Langhe, Monferrato e Roero. Confermate le cene insolite che vedranno riproporsi il riuscito connubio tra scenari di pregio e chef stellati insieme ai laboratori del gusto. (D.V.)
Articolo a cura di Daniele Vaira