L’opinione di Simone Gamberini

«Se vogliamo trovare soluzioni a molti problemi di questo paese, dobbiamo realizzare politiche che consentano alle persone di vivere meglio»

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IL FATTO
Uno studio ha quantificato in termini concreti le spese che le famiglie devono affrontare oggi in italia: un terzo del bilancio complessivo è destinato alle necessità dei figli

Figli cari. Una frase significativa che racconta bene la situazione attuale delle famiglie italiane. Mai come adesso, infatti, il costo economico nella gestione famigliare ha assunto dimensioni difficilmente sostenibili, alla luce dei rincari e – al tempo stesso – del pluriennale mancato adeguamento degli stipendi. Ci sono studi che lo spiegano con parole molto chiare. Uno di questi è stato realizzato da Legacoop che ha preso in esame gli acquisti e le spese degli italiani: tra vestiti, libri scolastici, sport, trasporti e tempo libero «in media – si legge nello studio – un terzo della spesa complessiva delle famiglie» deve essere destinato ai ragazzi.
In particolare, dallo studio emerge che per un terzo delle famiglie la spesa per i figli rappresenta una voce che incide per una somma che è quantificabile tra il 40% e il 70% del bilancio. Il report è denominato FragilItalia “Il costo dei figli” ed è stato elaborato da Area Studi Legacoop e Ipsos, secondo cui per sostenere queste spese, «6 genitori su 10 si vedono costretti a rinunciare ad acquisti per sé stessi, ad andare al ristorante e a ridurre le vacanze».
Un’evidenza che però rimane piuttosto inascoltata. «In Italia il tema famiglia è molto sensibile ma lo si affronta spesso dal punto di vista etico e morale, dei legittimi diritti, oppure suggerendo o persino prescrivendo quali dovrebbero essere le abitudini delle famiglie – ha dichiarato Simone Gamberini, presidente di Legacoop -. Abbiamo deciso di osservarle da un punto di vista che potrebbe sembrare un po’ disincantato, ma in realtà evidenzia il ruolo della famiglia come struttura cruciale della nostra società, quello del suo costo».
Gamberini ha poi commentato i dati evidenziati dal rapporto: «Invecchiamento, trend demografici negativi, disfunzionalità del mercato del lavoro, mancata inclusione delle donne nei processi economici per ragioni dirette e indirette, costo del welfare, diseguaglianze sociali e territoriali: tutti questi temi e altri ancora, in fondo, dipendono dai costi del fare e mantenere una famiglia». Ovvero, serve una presa di coscienza, perché la ripresa dipende anche da queste considerazioni. «Se vogliamo trovare soluzioni a molti dei problemi di questo Paese – sottolinea il presidente di Legacoop -, dobbiamo in fondo affrontare anche questo argomento in modo meno astratto, e realizzare politiche per le famiglie che permettano di risolvere i problemi reali delle persone, consentendo loro di essere più libere e felici. La cooperazione c’è e vuole fare fino in fondo la sua parte nell’offrire risposte reali ed efficaci», ma ovviamente la palla passa alla politica.
Ad avere figli conviventi sono circa la metà dei genitori italiani e nel caso di figli maggiorenni quasi la metà (il 47%) sono totalmente a carico dei genitori, mentre il 29% lavora contribuendo alle spese della famiglia. Da sottolineare però che il 24% dei figli maggiorenni, pur lavorando e non gravando sul bilancio familiare, continua a vivere con la famiglia.