Lo studio condotto nel reparto di Medicina Interna dell’Azienda Ospedaliera S. Croce e Carle di Cuneo è valso alla neo dottoressa Asia Renaudo, studentessa-lavoratrice di Demonte, 110 e lode, con dignità di stampa, per la tesi discussa ieri (4 luglio) nell’Aula Magna dell’Università degli Studi di Torino.
Il lavoro di ricerca e interpretazione dei dati è stato seguito dal primario della Medicina Interna di Cuneo, Luigi Fenoglio, con la collaborazione del dirigente medico Christian Bracco che si occupa direttamente dei rapporti con gli studenti. La Medicina Interna di Cuneo ha, a livello piemontese, il maggior numero di tesi, molte delle quali hanno ottenuto il massimo dei voti.
La neo laureata Asia Renaudo, il cui relatore per la tesi è stato il professor Paolo Mulatero che ha sottolineato il valore dell’Azienda ospedaliera hub S. Croce e Carle di Cuneo come punto di riferimento per i tesisti, ha scritto e ora pubblicherà uno studio su “Sepsi e Covid-19 in pazienti ricoverati in Medicina Interna: caratteristiche epidemiologiche, microbiologiche e dei fattori di rischio associati a mortalità e multiresistenza”.
Le congratulazioni per il traguardo raggiunto e per il lavoro svolto sono arrivate, alla neo laureata, anche dal direttore generale Livio Tranchida che ha voluto incontrarla anche per parlare del futuro. “Il ruolo dell’Azienda Ospedaliera come ospedale d’insegnamento con la frequenza sia di laureandi sia di specializzandi – ha detto -, è fondamentale e ha una ricaduta diretta sulla qualità delle prestazioni rese e dell’assistenza erogata, grazie anche al contributo di stimolo al miglioramento continuo offerto dagli stessi studenti”.
“Il nostro reparto gestisce un grande numero di pazienti, che arrivano soprattutto dal Pronto soccorso, uno tra i più grandi del Piemonte – ha sottolineato il primario di Medicina Interna, Luigi Fenoglio -. Lo studio, incentrato sui casi con i quali ci confrontiamo quotidianamente, è un valore aggiunto sia per il reparto che per il lavoro futuro della neo dottoressa Renaudo che è molto legata al suo territorio d’appartenenza. Il nostro obiettivo è formare un giovane medico internista che costituisca un ponte tra la Medicina interna di Cuneo e il territorio. È importante, essendo la nostra una scuola di specialità con corso nazionale, formare giovani medici che portano qui novità da altre realtà, ma anche avere delle risorse che restano sul territorio”.
“Uno studio che è frutto di una collaborazione – ha concluso la neo dottoressa Asia Renaudo – che ha coinvolto da protagonista la Medicina Interna dell’ospedale di Cuneo, punto di riferimento riconosciuto a più livelli. Ho fatto diversi tirocini e il valore di questa realtà non ha paragoni, anche per come gli studenti vengono trattati: non come un numero, ma come una risorsa per il futuro”.