Ci sarà anche Valentina Boschetto Doorly, saggista, futurologa e manager, in dialogo con Emilio Casalini, giornalista e conduttore di “Generazione Bellezza” su Rai 3, a ragionare sulla sostenibilità e sulle sue declinazioni su imprese, comunità e territorio, il prossimo 12 luglio alle ore 17.00, presso il Forte di Ceva, nell’ambito della Presentazione del Bilancio Sociale e di Sostenibilità di Confartigianato Cuneo.
Dottoressa Doorly, parlare di sostenibilità significa in qualche modo parlare di futuro. E, nel mondo economico, per un imprenditore è strategico e vitale “essere anticipatore”, leggere i segnali provenienti dal contesto attuale per prepararsi, orientare strategie, scelte e investimenti. Quali i megatrend che più impatteranno sull’artigianato e le PMI?
Chi fa impresa vive di futuro per definizione. Quando diciamo “megatrend” alludiamo a qualcosa di epocale e trasformativo che tutto impatta e nulla lascia intatto. Il cambiamento climatico ridisegna le mappe dei flussi migratori, dell’economia agricola, dei movimenti turistici, dei prodotti manifatturieri richiesti. Il declino demografico ci pone davanti ad un collo di bottiglia nel passaggio generazionale delle attività e nel reperimento della forza lavoro. La rivoluzione tecnologica promette soluzioni e rivoluzioni per tutti, anche per i segmenti di artigianato che si riterrebbero più “tradizionali”, ma sta a noi studiarla, utilizzarla, gestirla. La fine della cavalcata ininterrotta della Globalizzazione ha reso evidente come il paradigma delle catene di fornitura lunghe e lunghissime aveva molte fragilità intrinseche. La Deglobalizzazione si declinerà sia nelle dinamiche geo-politiche che economiche e commerciali. Se vogliamo indicare quale di questi megatrend bussa alla porta del mondo artigiano in maniera più dirompente e imminente, direi il declino demografico del nostro paese: questo richiederà la messa a punto senza indugio di nuovi modelli di fare impresa. Il cambiamento climatico, poi, percepito dall’opinione pubblica “a singhiozzo” ma oramai entrato nell’accelerazione del punto di non ritorno.
In un tempo in cui si parla di “Intelligenza Artificiale”, Confartigianato risponde con l’Intelligenza… Artigiana. Non si tratta di una sfida o di un rifiuto della modernità – l’IA è un nuovo strumento nella “cassetta degli attrezzi” dell’imprenditore, ma di valorizzare il genio creativo e la manualità che nessuna macchina potrà mai sostituire. Cosa ne pensa?
Siamo sostenitori del primato umano sulla macchina, ma dobbiamo prepararci a gestire tecnologie nuove e sorprendenti. Come? Innanzitutto, sperimentandole in prima persona. Per la prima volta nella storia è stata creata una potenza tecnologica che ci solleva da compiti “mentali” fino quasi ad insinuarsi in ciò che è da sempre solo ed esclusivamente umano: comprendere, elaborare, decidere, creare. ChatGpt può oggi comporre in pochi secondi una deliziosa poesia sul fare artigiano. Può scrivere canzoni, fornire nuove strade alla ricerca medica su patologie ancora irrisolte. Dunque, cosa resta nostro esclusivo appannaggio? Parliamone; abdicare, mai!
Quale consiglio darebbe a un piccolo imprenditore per un’azione da attuare “da subito” per migliorare il proprio approccio manageriale?
Si può essere piccoli nelle dimensioni ma grandi nel pensiero: nel cercare, nel confrontarsi, nell’intraprendere. Gli alleati del management anticipante sono la curiosità (insaziabile), l’ambizione (nel fare meglio), l’umiltà (di introdurre e adottare metodi di lavoro condivisi anziché fare riferimento solo a se stessi). Ogni attività ha oggi bisogno non solo di molte mani, ma di molte menti. Immaginiamo la nostra impresa come una “tavola rotonda” a cui facciamo partecipare, oltre al nostro staff, anche inputs dall’esterno, ad esempio. Vogliamo il contributo di tutti, per essere forti davanti alle sfide di questa lunga transizione che ci attende. Il futuro non ci fa paura, anzi, andiamo a cercarlo: insieme si cerca meglio.
Nell’evento, realizzato con il contributo della Fondazione CRC, verrà quindi presentato il “bilancio”, giunto alla ottava edizione e alla seconda “di sostenibilità”.
La pubblicazione, realizzata con il patrocinio dell’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche e di Fondazione Cottino, sarà illustrata dal direttore generale Joseph Meineri, nelle sue 132 pagine racconta in modo qualitativo e quantitativo l’impegno e operato dell’Associazione di categoria, la più rappresentativa del settore artigiano e delle PMI in provincia, seconda in Italia per numero di Associati con oltre 9.600 associati. Ma non solo. Proseguendo il percorso di responsabilità sociale, volto a misurare e comunicare ai suoi referenti e stakeholder l’impatto del lavoro prodotto sul territorio, nell’ambito del sistema economico locale e delle comunità territoriali, Confartigianato ha connotato il proprio bilancio sugli aspetti e sugli impatti afferenti alla sostenibilità: ambientale, economica e sociale – con un esplicito riferimento agli Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda ONU 2030.
Dopo i saluti istituzionali – previsto l’intervento di Luca Crosetto, presidente di Confartigianato Cuneo e della CCIAA di Cuneo, di Alberto Cirio, presidente della Regione Piemonte, oltre che di Fabio Mottinelli, sindaco di Ceva – queste tematiche saranno affrontate nella tavola rotonda che si svolgerà durante l’evento nella quale interverranno appunto Valentina Boschetto Doorly ed Emilio Casalini.
Nelle conclusioni, il direttore de “La Stampa” Andrea Malaguti dialogherà con l’On. Paolo Zangrillo, Ministro per la Pubblica Amministrazione.
A seguire, un momento conviviale con le “Esperienze Gourmet” per assaporare le eccellenze gastronomiche del territorio e la possibilità – grazie alla disponibilità della proprietà e alla collaborazione dell’Amministrazione comunale e dell’Associazione “Ceva nella Storia” – di visitare il Forte di Ceva, alla prima apertura al pubblico stagionale.