a bellezza salverà il mondo. Questo sembra essere il mantra a cui si ispira il progetto finanziato dal programma Interreg Alcotra 2021-2027 “SavoiaExperience”, promosso dall’Associazione Le Terre dei Savoia, dal FAI – Fondo Ambiente Italiano, dal Dipartimento della Savoia (ente capofila) e dalla Fondazione Hautecombe e presentato a Aix-les-Bains nella giornata di giovedì 4 luglio.
Dopo il percorso avviato con “I Duchi delle Alpi”, questi quattro partner transfrontalieri si ritrovano nuovamente in una cordata progettuale volta a recuperare, valorizzare e promuovere un patrimonio territoriale che si fonda su un’identità comune, in grado di superare barriere geografiche e anzi fortemente radicata nella storia delle due Regioni: il Piemonte e la Savoia.
I saluti istituzionali hanno visto susseguirsi sul palco tutti i rappresentanti degli enti coinvolti, a partire dal sindaco della città ospitante, Renaud Beretti.
Particolarmente incisivo è stato Valerio Oderda, Presidente delle Terre dei Savoia.
“Questa è un’occasione per celebrare innanzitutto un’amicizia, siamo uniti dalla condivisione del comune territorio delle Alpi, dalla storia, dall’identità.” Ha ribadito il Presidente. “Dobbiamo ricordarci che, all’interno di un mondo connotato dalla globalizzazione, noi siamo un luogo speciale che molti identificano però genericamente come incastonato tra Nizza e Milano. Dobbiamo viaggiare insieme per far conoscere, tutti insieme, le bellezze delle nostre città e dei nostri luoghi. Queste non sono solo belle montagne, di belle montagne è pieno il mondo, queste sono belle montagne dove si è fatta la storia. È necessario creare un’offerta turistica competitiva per far crescere la bellezza, è l’unico modo per dare un futuro alle popolazioni, e la bellezza passa attraverso la cultura.”
Pari entusiasmo è stato espresso dagli altri partner per voce di Silvia Cavallero (FAI) e di Florence Baume (Dipartimento della Savoia).
“SavoiaExperience è un’occasione per riscoprire il fil rouge che lega la residenza del Marchesato di Saluzzo alla storia sabauda.” Così ha commentato il progetto la dottoressa Cavallero. “Dando seguito a quanto già effettuato negli anni passati, potremo restaurare e aprire al pubblico zone della residenza ad oggi chiuse al pubblico e, grazie agli eventi in situ, faremo vivere i luoghi, incarnando appieno lo spirito del Fondo Ambiente Italiano, che non si limita a mantenere i beni, ma li trasforma in poli di aggregazione.”
“Squadra che vince non si cambia.” Conclude Florence Baume. “Dopo il progetto I Duchi delle Alpi, questi quattro partner tornano finalmente a collaborare per realizzare insieme un percorso che, ancora una volta, unisce Italia e Francia.”
Il progetto avrà una portata e un impatto ingenti sulle comunità coinvolte. Un budget complessivo di 2635000 euro e una durata di tre anni (dall’ottobre 2023 all’ottobre 2026) permetteranno la messa a terra di un percorso turistico-culturale di primario rilievo. Dopo “I Duchi delle Alpi”, che tra il 2016 e il 2019 aveva già portato avanti delle azioni di valorizzazione turistica in alcuni luoghi della storia sabauda, questa nuova iniezione di fondi europei permetterà di compiere ulteriori step in avanti.
Alcuni interventi strutturali e di restauro sul Castello di Racconigi, sul Castello della Manta, sulla Chiesa di Hautecombe e sul Castello dei Duchi di Savoia di Chambéry, ma anche la realizzazione di eventi diffusi nelle residenze reali, la creazione di un percorso cicloturistico tracciato tramite GPX e la messa a disposizione di strumenti che rendano la visita esperienziale e che permettano ai visitatori di comprendere la rete patrimoniale in cui si trovano, sono queste le azioni principali previste dal progetto, con un occhio particolarmente attento al pubblico generico.
La comunicazione sarà uno dei perni dell’attività delle Terre dei Savoia, una comunicazione sempre pluristratificata, rivolta sia ai partner, sia all’esterno, sia agli stakeholder territoriali sia al grande pubblico e agli utenti delle comunità locali, affinché le finalità del progetto vengano divulgate e le ricadute positive possano essere ampiamente fruibili. In quest’ottica, è già nata un’identità visiva del progetto, con il logo “SavoiaExperience”, e nascerà un’identità olfattiva, una fragranza capace di rappresentare i luoghi, il passato e le tipicità delle due Regioni.
In particolare, i partner italiani porteranno avanti attività che possano aprire al pubblico nuovi spazi e nuove concezioni della storia della dinastia Savoia.
Il FAI predisporrà una proposta triennale di eventi che si svolgeranno in alcuni dei luoghi più significativi della storia sabauda sia in Savoia che in Piemonte: “Spettacoli di corte”, una serie di esecuzioni musicali che permeavano i secoli in cui vissero i Savoia, e “Aperti per Restauro”, che permetterà al pubblico di vedere i cantieri di restauro che verranno allestiti da tutti i partner. Sempre il FAI effettuerà inoltre alcuni interventi di restauro e di rifunzionalizzazione nel Castello della Manta.
Le Terre dei Savoia interverranno invece nella loro sede, il castello di Racconigi, rappresentato dalla direttrice Alessandra Giovannini Luca. Grazie a SavoiaExperience verranno infatti restaurati il “grottino”, la piccola grotta artificiale che, dal piazzale nord, dava l’accesso sull’appartamento dei bagni di Carlo Alberto, e la collezione di statue presenti sui piazzali sud e nord, nel Giardino delle foglie, il tutto in continuità con il percorso “Vita privata di un re”.
SavoiaExperience si pone come grande opportunità per far conoscere un territorio ricco di storia e di bellezza, forte di un patrimonio artistico e culturale di esimio valore e stretto in un legame cementificato in quasi un millennio di rapporti tra persone e comunità