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Confcommercio per Cuneo Capitale italiana del Libro 2025

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Luca Chiapella

“Un buon libro è un compagno che ci fa passare dei momenti felici.”
Questa citazione di Giacomo Leopardi, autore di capolavori come “L’Infinito” e “A Silvia”, riassume l’importanza della candidatura, intitolata “Cuneo è un libro aperto”, presentata dal Comune di Cuneo per concorrere a Capitale italiana del Libro 2025, nel solco dello sviluppo di un polo culturale che vede la riqualificazione architettonica e funzionale dei locali di Palazzo Santa Croce, dal 2022 grazie al finanziamento del Ministero della Cultura su fondi PNRR, che a partire dal 2026 sarà la nuova sede della Biblioteca Civica – nella prospettiva di una biblioteca per il XXI secolo.

L’attività culturale della Città di Cuneo incentrata sul libro e sulla lettura arriva da lontano, con l’organizzazione di eventi sui linguaggi dell’editoria e della letteratura, come da 26 anni per “Scrittori in Città”, dal 2017 il titolo di “Città che legge”.
Degni di nota sono gli importanti appuntamenti culturali che l’editore Nino Aragno propone a Villa Tornaforte, occasione di incontro e di grande bellezza a disposizione dei cuneesi e dei visitatori.

“La nostra organizzazione sia territoriale che provinciale – interviene Luca Chiapella, presidente Confcommercio-Imprese per l’Italia-della provincia di Cuneo – sostiene convintamente il dossier di candidatura a Capitale italiana del libro 2025, presentato dal Comune di Cuneo”.
“La crescita culturale della persona è pilastro fondante per il progresso e lo sviluppo del nostro Territorio”, per questo motivo esprimo il plauso per il dossier curato da Oliviero Ponte di Pino e dalla Fondazione Artea del presidente Marco Galateri di Genola”.

“Il tessuto imprenditoriale locale – precisa Roberto Ricchiardi, presidente Confcommercio Cuneo – condivide il progetto del libro e della lettura al centro dello sviluppo culturale ed economico della Città e l’apertura bibliotecaria a nuovi pubblici, incontri di culture ed espressioni diverse della società”.
“L’incentivazione alla lettura non può che creare rapporti virtuosi per il progresso comune”.

cs