Prima call4future su Agrifood «Soddisfatti per la risposta»

Enrico Collidà e Wilma Tesio, presidente e direttrice de LaGemma Venture, società d’investimenti nata su impulso di Fondazione Crc, svelano i dettagli del progetto che seleziona startup

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Lo scorso 19 giugno è stata presentata LaGemma Venture Srl, la nuova società d’investimenti nata – su impulso di Fondazione Crc – con l’obiettivo di creare un hub di investimenti e di crescita in provincia di Cuneo e capace di estendere la propria operatività anche a livello nazionale ed europeo. La mission è quella di attrarre le migliori startup italiane, per aiutarle a crescere all’interno di percorsi di accelerazione e investimento realizzati con la collaborazione di partner riconosciuti. Capitali, risorse e mentoring sono le basi su cui operare per sviluppare percorsi finalizzati a far crescere sia il valore economico che quello sociale delle startup accelerate, con l’obiettivo di generare un impatto positivo sostenibile dal punto di vista sociale e ambientale, coniugando innovazione e responsabilità per promuovere un miglior benessere sociale e salvaguardare l’ambiente.
La nuova società, sostenuta da numerose aziende che hanno deciso di fornire la loro partnership, metterà a disposizione conoscenze ed esperienze investendo, all’interno di un arco temporale di quattro anni, fino a un milione di euro l’anno nelle startup selezionate per il programma di accelerazione. In occasione della presentazione, LaGemma Venture ha nel contempo lanciato – in collaborazione con Social Fare IS Incubatore Certificato – LaGemma AgriFood24 For A Sustainable Planet, la prima call4future finalizzata ad attrarre le migliori idee e far emergere il loro potenziale su quattro aree di sfida: agricoltura, filiera alimentare, alimentazione, economia circolare. La call è rivolta alle startup nazionali nella fase seed, con un prototipo validato o con un modello di sostenibilità economica già sperimentato cui offrire, oltre al programma di accelerazione, un investimento cash fino a 160mila euro in cambio di una quota del capitale sociale fino al 16% e l’accesso di un prestigioso network di mentor ed advisor. La call resterà aperta fino al 29 settembre e sarà possibile candidarsi compilando il form disponibile sul sito www.lagemmaventure.it. Successivamente le migliori startup candidate saranno sottoposte a colloqui tecnici e il Cda de LaGemma Venture – costituito dal presidente Enrico Collidà, dai consiglieri Carlo Comino e Claudia Martin e dal revisore contabile Gian Marco Genta – selezionerà entro fine novembre quelle su cui investire. Il Cda sarà supportato da un Comitato tecnico consultivo presieduto dal Direttore Ge­nerale della Fondazione Crc Roberto Giordana e formato da Bartolomeo Salomone (presidente di Ferrero e direttore generale della Fondazione Ferrero), Davide Tinelli (amministratore delegato di Fondaco SGR), David Bassani e Andrea Galassi (general partners di Maia Ventures) e Laura Orestano (ceo di SocialFare). Il programma di accelerazione si svilupperà poi nel 2025, partendo il 13 gennaio e concludendosi il 20 maggio con l’investor day. Intervistato da Rivista IDEA il presidente de LaGemma Venture, Enrico Collidà, ha svelato alcuni dettagli dell’iniziativa: «Abbiamo scelto l’agrifood perché la nostra è una provincia fortemente caratterizzata da questi temi e quindi ci sembrava doveroso farlo, anche rispetto alle eccellenze del territorio, molte delle quali sono tra l’altro partner del progetto. La scelta è poi legata anche ad una sfida: provare subito in un ambito, quello dell’economia “reale”, in cui apparentemente, ma direi solo apparentemente, si fa più fatica ad individuare startup rispetto ad altri settori, come tech e digital». Motivazioni ulteriormente chiarite dalla direttrice de LaGemma Venture, Wilma Tesio: «La provincia cuneese può essere un acceleratore naturale in ambito agrifood, potendo contare su migliaia di aziende che operano in questo settore. Avevamo scelto l’agrifood come prima call ancora prima di sapere come avremmo costituito la società di investimento. Si tratta di un settore che ha un continuo bisogno di innovazione, oltre che di un tema cruciale per il futuro del Pianeta: dobbiamo fare qualcosa per invertire la rotta e non rimanere spettatori di disastri ambientali sempre peggiori».
Anche sugli obiettivi, la volontà della neonata società è piuttosto chiara. «Il primo obiettivo è legato al concetto di venture capital: il progetto è sviluppato in ambito finanziario e quindi il suo scopo è avere successo economico», ha spiegato Colli­dà. «Il secondo, ma non in ordine di importanza, riguarda l’impatto sociale. Sviluppando startup si stimola l’innovazione e si danno prospettive ai giovani, lavorando quindi sull’ecosistema territoriale».
«Abbiamo creato una società di investimenti che cercherà sicuramente un successo economico positivo perché questo è l’unico modo che abbiamo per generare una positività complessiva, intesa come sostenibilità, inclusione e responsabilità. Avremmo potuto scegliere il classico metodo dell’erogazione una tantum, ma quello che vorremmo fare con le nostre startup è essere pazienti e supportarle nel tempo. L’importante è che il servizio offerto alla comunità sia un qualcosa di innovativo che aiuti il nostro mondo e porti ad un benessere sociale maggiore», il pensiero ribadito dalla Tesio. Dopo l’apertura, la call ha subito generato un interesse notevole. «La risposta iniziale è deci­samente buona. In questa prima fase è molto piacevole ricevere richieste di chiarimenti anche da persone, aziende o realtà che conoscono startup e le vogliono promuovere. C’è una bella corsa di interesse verso la nostra iniziativa», ha sottolineato il presidente. Parole alle quali fanno eco quelle della direttrice: «Le prime candidature sono abbastanza equilibrate tra il mondo agri e quello food: inizialmente temevamo che il primo potesse essere meno spinto da questo punto di vista. Ci stanno colpendo le tante telefonate: sono interessati al progetto anche incubatori universitari e altre realtà simili, che intendono proporci startup o piccole realtà imprenditoriali che potrebbero candidarsi». La stessa Tesio ha inoltre espresso tutta la sua felicità per le incoraggianti premesse: «Come Fondazione siamo orgogliosi e contenti di essere partiti. Abbiamo dei collaboratori e dei partner assolutamente di rilievo che sono disponibili ad aiutarci e ad aiutare le startup. Siamo una bella squadra, c’è una bella positività e siamo determinati a lavorare al meglio». Un ottimismo che anima anche il presidente Collidà: «Siamo molto soddisfatti perché c’è stata una risposta incredibile da parte di tutti. Innanzitutto desidero fare un ringraziamento enorme a Fondazione Crc, che ci ha dato il patrimonio per questo progetto. Il nuovo presidente Mauro Gola lo sta seguendo, nel rispetto dei ruoli, con attenzione e interesse e questo per noi è fonte di grande gioia. Ringrazio poi le aziende del territorio, che hanno risposto immediatamente alla richiesta di partenariato mettendosi a disposizione per il mentoring, per le visite in azienda e per il confronto con le startup. Voglio inoltre esprimere la mia gratitudine al comitato tecnico, composto da eccellenti professionisti che hanno straordinarie competenze in questo settore».

Articolo a cura di Domenico Abbondandolo