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DL Agricoltura, Bergesio (Lega): “Il Dl Agricoltura è legge. Dal Governo misure fondamentali per sostenere le aziende”

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(foto pagina FB Giorgio Maria Bergesio)

Seicento milioni per supportare le aziende, aiutare le filiere in difficoltà, superare le emergenze, garantire maggiori controlli e assicurare un giusto reddito ai produttori: è quanto dispone il decreto legge Agricoltura recante misure urgenti in materia di agricoltura e per le imprese di interesse strategico nazionale, approvato ieri alla Camera e che ora diventa legge.

 

“Provvedimento fondamentale ed atteso da un settore che rappresenta il fiore all’occhiello della nostra economia e che finalmente ottiene la giusta attenzione, con misure per combattere le criticità che attanagliano le aziende ma anche per combattere fenomeni gravi come quello del caporalato su cui si interviene con strumenti efficaci”, commenta il Senatore della Lega Giorgio Maria Bergesio.

 

Numerosi gli interventi introdotti con il provvedimento, che spazia dal sostegno al settore al Granaio Italia, alla lotta al caporalato fino all’aiuto alle famiglie più in difficoltà e al contrasto a Psa, Xylella, flavescenza dorata, peronospera.
Tra i temi principali la moratoria su mutui e finanziamenti delle aziende agricole, della pesca e dell’acquacoltura che lo scorso anno hanno subito un calo del volume d’affari del 20% o il 30% in meno di produzione: in questo caso è prevista la sospensione per 12 mesi del pagamento delle quote capitale delle rate in scadenza nel 2024.
Aumenta il Fondo per la sovranità alimentare: la dotazione per il 2024 è 1 milione di euro, che passano a 10 milioni nel 2025 e 2026, mentre l’investimento sui produttori di grano duro vale 32 milioni.
Per le Tea, i vegetali ottenuti con le tecniche di evoluzione assistita, il termine per le attività di ricerca presso siti sperimentali slitta al 31 dicembre 2025.
Approvato l’emendamento a firma Lega con cui viene introdotto un sistema di tracciabilità all’interno della filiera della carne bovina.
Importanti anche, ai fini della tutela della biodiversità zootecnica, i contributi concessi nel limite di 4 milioni di euro per il 2025 a favore degli allevatori di specie e razze autoctone a rischio di estinzione.
Fari puntati in particolare sulla lotta al caporalato, con misure più efficaci per il contrasto a questo fenomeno: il personale ispettivo del Comando Carabinieri per la tutela del lavoro potrà accedere alle banche dati Inps, che farà a sua volta 403 assunzioni, mentre il Comando unità forestali, ambientali e agroalimentari dei Carabinieri sarà nuovamente alle dipendenze del Masaf.
Il Fondo solidarietà nazionale sale a 44 milioni, per contrastare la “moria dei kiwi” e per i produttori che hanno subito danni a causa della peronospera e della flavescenza dorata.
Ammonta a 30 milioni lo stanziamento per combattere la diffusione della Xylella.
A sua volta, il Fondo mutualistico nazionale per la copertura dei danni catastrofali meteoclimatici alle produzioni agricole aumenta di 2,5 milioni sia nel 2024 sia nel 2025. Per il Fondo sviluppo-filiere: fino a 32 milioni dello stanziamento sono destinati ai produttori di grano duro e alle aziende di pesca e acquacoltura per interventi per lo sviluppo del settore e per contrastare la crisi del granchio blu.
Si interviene anche per combattere il diffondersi della Peste suina africana, a cui sono destinati 20 milioni e per cui è inoltre previsto l’impiego di un contingente di personale delle Forze Armate.
Tra le novità più importanti il Granaio Italia, ossia le norme sull’obbligo, per le aziende che vendono e acquistano cereali nazionali ed esteri, di comunicare al Masaf, in forma cumulativa e aggregata, il volume delle operazioni effettuate ogni tre mesi, attraverso apposito registro telematico istituito presso il Sian.
Ed anche per il contrasto alle pratiche sleali e per la trasparenza dei mercati viene previsto il potenziamento degli strumenti a disposizione, con la nuova definizione del costo di produzione e del costo medio di produzione ed una maggiore vigilanza.
Per il capitolo energia, viene limitata la possibilità di installare impianti fotovoltaici a terra, autorizzati solo dove siano già presenti impianti della stessa fonte, cave e miniere abbandonate, discariche e siti nella disponibilità di Ferrovie Italiane o di concessionarie autostradali e società aeroportuali.
Infine, per il contrasto alla siccità, è prevista la definizione di un piano di interventi urgenti da sottoporre alla Cabina di regia e da approvare entro il 30 settembre 2024.
Ed è stato inserito l’emendamento in tema di deflusso ecologico, che fissa al 31 dicembre 2026 i termini per l’entrata in vigore dei deflussi ecologici rimodulati in esito alle sperimentazioni.

 

“Le misure messe in campo da Governo e Parlamento per sostenere l’agricoltura sono davvero numerose e importanti. Il sostegno all’agricoltura, settore primario della nostra economia, è uno dei punti cardine del programma della Lega, che da sempre è al fianco delle aziende e degli operatori. Il provvedimento, che rientra nella strategia complessiva del Governo a tutela del settore, va nella giusta direzione, fornendo soluzioni, strumenti e risorse concrete. Si tratta di un importante passo in avanti per il rilancio complessivo dell’agricoltura italiana a livello europeo e mondiale che è obiettivo primario di questo Governo. Continueremo a lavorare anche per lo snellimento della burocrazia che pesa sulle spalle dei produttori e per combattere gli effetti, drammatici, della crisi climatica in atto”.
Così il Senatore Bergesio, Vicepresidente Commissione Attività produttive e Agricoltura di Palazzo Madama.