Siscom festeggia 40 anni di storia e vincenti intuizioni

Era il 1984 quando Renato Sevega fondò a Cervere quella che, grazie a innovazione e proposte integrate, oggi è una delle principali software house italiane nella digitalizzazione dei Comuni

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«Dobbiamo avere il co­raggio di seguire il nostro cuore e la nostra intuizione. In qualche modo essi sanno che cosa vogliamo realmente diventare. Tutto il resto è secondario»: lo affermava Steve Jobs agli inizi degli anni Ottanta quando l’impiego di nuove tecnologie abbassò notevolmente i prezzi degli hardware incentivando il passaggio dai grandi elaboratori, presenti solo in alcune aziende, ai personal computer, strumenti di limitate dimensioni, relativamente economici e dotati di sistemi operativi sempre più agili, utilizzabili anche nelle aziende più piccole e in famiglia.
La convinzione di Jobs del fatto che i pc sarebbero stati diffusi, a breve, su larga scala lasciava sbigottiti i più: a cosa mai potrà servire un computer in soggiorno? Lui continuò a seguire la sua intuizione, convinto che l’interfaccia grafica funzionale e accattivante a­vreb­be fatto la differenza nella diffusione dei pc presso il grande pubblico; nel 1984 Apple lanciò il primo sistema operativo Mac Os.
Dall’altra parte dell’Oceano e ben più vicino a noi, in contemporanea, un altro grande innovatore seguì la propria intuizione, convinto che l’informatizzazione dei Comuni sarebbe stata sempre più diffusa con indubbi benefici in termini di operatività e di servizi alla cittadinanza; ad altrettanti vantaggi avrebbe portato l’informatizzazione delle aziende. Una vision oggi condivisa, ma per nulla scontata quarant’anni fa! Si tratta di Renato Sevega che proprio nel 1984 fondò la “Siscom” di Cervere.
Oggi la società è una delle principali software house italiane, serve oltre 1.500 Co­muni e tanti altri enti locali e mantiene la propria sede principale a Cervere, cuore e cervello di una realtà in costante evoluzione, ma si è sviluppata in tutt’Italia, isole comprese, con uffici distaccati a Gattinara, Pia­cenza, Potenza, Torino, Torri di Quartesolo, Villaurbana e Viter­bo. Il core business è legato alla progettazione e allo sviluppo di soluzioni informatiche (gestionali e documentali) per la Pubblica Amministrazione. Proposte integrate e modulari che possono contare su un elevato e diffuso posizionamento na­zio­nale e su una spiccata efficienza, grazie alla conoscenza approfondita che hanno i progettisti di Siscom dei procedimenti operativi e delle norme che regolano i servizi pubblici. A questo si aggiunge una qualificata assistenza help-desk. Con la stessa professionalità Siscom offre soluzioni per le aziende: sviluppo di applicazioni in ambiente web based e client/server, di sistemi informativi, di siti web, di app e consulenza altamente specializzata.
I primi quarant’anni di storia dell’azienda sono stati ripercorsi recentemente, tramite il racconto di patron Sevega, durante un evento aziendale alla presenza di una folta rappresentanza degli oltre 120 dipendenti e collaboratori, tra progettisti, analisti, programmatori, webdesigner, esperti PAL, assistenti helpdesk.
Gli esordi, come spesso avviene in questi casi, sono stati in salita. Era appunto il 1984 quando Sevega decise di mettere a frutto la sua esperienza decennale in ambito informatico, dando vita alla Siscom. Fin da subito sviluppò i primi sistemi per Enti Pubblici guardando in particolare a bilancio, servizi demografici e tributi: Bordighera e Cortemilia, grazie alle scelte avanguardistiche dei propri tecnici e amministratori, sono i primi Enti a credere in Siscom. L’anno dopo l’azienda è già al lavoro per Enea per la realizzazione di un programma gestionale dei materiali delle centrali nucleari, ma tutto si blocca con il referendum che le abolì. E anche sul fronte dei Comuni il cammino è insidioso, Olivetti la fa da padrone e per i più il passaggio è automatico: dalla macchina da scrivere al computer… un unico fornitore. Eppure, ha raccontato Seve­ga, «non abbiamo perso la fiducia, abbiamo perseguito ancora la nostra intuizione iniziale» e alla spicciolata sono arrivati altri Comuni, dal cuneese, dal torinese e via via anche dalle zone di Biella ed Asti, fino al primo caposaldo in Calabria, nel 1988 con Rocca Imperiale. Tra gli anni Novanta e Duemila la marcia si fa rapida; Monregalese, Valle Sesia, Valle Ossola fino ad arrivare alla Sardegna: sempre più Comuni scelgono l’informatizzazione di Siscom.
L’intuizione sta portando i suoi frutti e quanti fino a poco prima erano competitor diventano partner; con loro aziende create ad hoc, o affiliandosi a Siscom, iniziano a distribuire i software nati a Cervere. Da qui alla diffusione in Veneto, in Sicilia e all’apertura di sedi operative fino a coprire l’intero territorio nazionale è un attimo a guardarlo oggi, col senno del poi.
Lo sviluppo dell’azienda passa anche attraverso l’incremento delle prestazioni erogate: tutti i settori amministrativi sono digitalizzati con programmi specifici, idonei a integrarsi tra loro e capaci a uniformarsi a tutte le variazioni normative e gestionali anche quelle epocali che Siscom ha gestito come il passaggio all’euro o la firma digitale.
È il 2010 e Siscom è pronta a fare il grande salto: si trasforma in società per azioni mantenendo inalterata la propria filosofia riassunta in una declinazione peculiare dell’antico motto “mens sana in corpore sano”: capacità di sviluppo sana, in un’azienda sana.
Oggi l’impresa di Cervere spicca nel panorama nazionale non solo per il numero di Comuni serviti, seconda software house in Italia, ma anche per la qualità certificata della propria attività: è stata tra le prime sei aziende (le altre erano Ibm, Amazon, Microsoft…) ad essere qualificata da Agid (Agenzia Italia Digitale) per fornire servizi cloud; la prima azienda della provincia di Cuneo ad essere certificata Iso 27001 sulla sicurezza informatica, e Iso 20000 per erogare servizi cloud; è un partner tecnologico per i pagamenti PagoPa e Siope+. E ancora: Siscom è in prima linea nell’attivazione di tutte le misure digitali legate al Pnrr sulla digitalizzazione dei Comuni e nella realizzazione dell’Archivio nazionale informatizzato dei registri dello stato civile e continua a proporre soluzioni innovative sullo sportello al cittadino, sulla gestione degli immobili comunali, sulla digitalizzazione delle pratiche edilizie… Con lo sguardo rivolto all’Intelligenza Artificiale…
Cosa chiedere di più? Beh a far viaggiare la fantasia viene in mente un cloud, cioè una piattaforma sulla quale poter gestire tutti i servizi comunali a cui ogni operatore abilitato possa collegarsi da browser e consultare o lavorare sulle pratiche con un interscambio di informazioni e una visione d’insieme, dal bilancio fino al permesso di costruire all’atto di stato civile. Eh no, anche questa è già realtà in casa Siscom, dove la capacità di innovazione supera l’immaginazione dei più. Il cloud esiste e si chiama “Nuvola”: molti Comuni lo stanno già utilizzando, tanti altri, una volta conosciuto, non potranno farne a meno.