Nati-mortalità delle imprese in provincia di Cuneo, è positivo il bilancio anagrafico nel II trimestre 2024

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Nel periodo aprile-giugno 2024 si sono iscritte al Registro imprese della Camera di commercio di Cuneo 776 imprese (nell’analogo periodo del 2023 erano state 782), mentre sono 566 le aziende che hanno cessato la propria attività (al netto delle cancellazioni d’ufficio), a fronte di 556 chiusure nello stesso periodo dell’anno precedente. Il saldo tra i due flussi è positivo per 210 unità, in diminuzione rispetto a quanto rilevato nel medesimo periodo del 2023 (226 unità). A fine giugno 2024 sono 64.952 le imprese aventi sede legale in provincia di Cuneo.

Arrivano timidi segnali positivi dai dati del Registro delle Imprese del secondo trimestre di quest’anno – afferma il presidente Luca Crosetto -. Sono i settori del turismo e dei servizi a trainare la crescita numerica degli iscritti, mentre continua il consolidamento del tessuto imprenditoriale cuneese grazie all’aumento del numero delle società di capitale.”

Il bilancio tra nuove iscrizioni e cessazioni si è tradotto in un tasso di crescita del +0,32%, poco più basso rispetto a quello del II trimestre dello scorso anno (+0,35%). Il risultato provinciale è lievemente inferiore a quello medio regionale (+0,37%) e nazionale (+0,50%).

Dal punto di vista delle forme giuridiche il II trimestre 2024 ha evidenziato un bilancio positivo per tutte le tipologie di imprese. A riportare l’espansione maggiore, ancora una volta, sono le società di capitale (+0,97%) che marcano un buon distacco. Seguono le altre forme (+0,41%), all’interno delle quali confluiscono cooperative e consorzi, le ditte individuali (+0,22%) che rappresentano il 61,0% del tessuto imprenditoriale provinciale e le società di persone (+0,16%).

La disaggregazione settoriale restituisce risultati confortanti nella quasi totalità dei casi, eccetto che per il commercio (-0,15%) e l’agricoltura (-0,07%) comparto numericamente più rappresentativo (27%) dell’economia cuneese. Guidano la graduatoria il turismo con un tasso di variazione trimestrale dello stock del +0,91%, seguito dagli altri servizi, settore che rappresenta il 25% dell’imprenditoria provinciale con +0,88%, dalle costruzioni con +0,66% e dall’industria in senso stretto (+0,44%).