Risultati dello studio dell’impatto economico della 93esima Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba

Osservatorio Langhe Monferrato Roero

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Negli ultimi dieci anni il tema della valutazione degli impatti economici e comunicazionali dei grandi eventi enogastronomici è entrato di prepotenza nell’agenda delle associazioni di categoria, degli amministratori pubblici, degli enti del terzo settore e delle imprese private italiane, in una fase di contrazione delle risorse pubbliche destinate al sostegno di tali attività.

La Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, identitariamente legata al territorio piemontese, è un evento B2C connotato da una spiccata visibilità internazionale, con un modello gestionale avanzato, che coinvolge stakeholder locali, nazionali e internazionali.
Per tale ragione, è stato individuato come obiettivo specifico dell’accordo di partenariato dell’Osservatorio Langhe Monferrato Roero valutare l’impatto economico della 93esima edizione dell’evento albese.

Lo studio è stato promosso dall’Osservatorio Turistico della Regione Piemonte che opera in Visit Piemonte con la collaborazione di Formules S.r.l., società con comprovata esperienza nel campo delle valutazioni d’impatto, che ha curato l’elaborazione degli impatti econometrici e con la quale ha sviluppato il report di ricerca.

L’analisi d’impatto economico e comunicazionale è uno strumento per valutare la rilevanza, la generatività e la sostenibilità di un evento ed è funzionale alla comprensione da parte degli organizzatori, dei finanziatori e degli stakeholder locali dei modelli di sviluppo attivati e delle legacies di medio-lungo periodo.
I due mesi intercorsi tra il 7 ottobre e il 3 dicembre 2023, giornate che hanno segnato l’apertura e la chiusura della Fiera, sono stati caratterizzati da numerosi eventi e hanno rappresentato uno dei momenti di maggior visibilità mediatica per il Piemonte: visibilità che si traduce in un valore economico rilevante.

Metodologia e realizzazione delle attività
Il rapporto di ricerca è stato costruito attraverso i seguenti passaggi metodologici:
1. analisi della letteratura scientifica esistente in materia di impatti economici e comunicazionali delle manifestazioni culturali e del turismo enogastronomico (benchmark);
2. raccolta degli standard e dei parametri metodologici adottati in ambito nazionale ed internazionale per analoghe ricerche;
3. analisi del pubblico della 93esima edizione della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, avvenuta attraverso la somministrazione di 1.290 questionari on site e 467 online a 1.757 visitatori;
4. analisi dei costi e dei ricavi degli organizzatori dell’evento albese;
5. stima dell’impatto economico dell’evento, esaminando la spesa dei partecipanti e degli organizzatori e calcolandone l’impatto sul territorio di riferimento della 93esima edizione della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba anche rapportato ai dati di monitoraggio dei movimenti turistici e della presenza rilevata attraverso gli indicatori del cruscotto di analisi consolidato dall’Osservatorio con particolare riferimento a mobility e spend index;
6. stima del valore economico dell’impatto comunicazionale, considerando solo le uscite media non pagate di terze parti su quotidiani, periodici, radio, televisioni, media digitali e canali social nazionali ed internazionali.

Principali risultati: le spese dei visitatori, l’impatto economico e l’impatto
mediatico

I visitatori sono perlopiù Medium spending e la spesa minima giornaliera di questa categoria è 84€ (spesa degli escursionisti nazionali, che rappresentano complessivamente il 44 % del campione). La spesa massima di questa categoria supera i 350€ giornalieri.

Gli High spending sono il 20%, perlopiù formati da turisti internazionali e da escursionisti nazionali. La spesa minima in questo caso ammonta a 185€ giornalieri, di cui almeno 76€ sono spesi per prodotti enogastronomici. La spesa massima supera invece i 500€ giornalieri ed appartiene ai turisti nazionali, che però si fermano mediamente almeno un giorno in meno degli internazionali, che superano comunque i 450€ di spesa giornaliera.

La spesa dei visitatori nazionali supera mediamente quella degli internazionali sull’acquisto di prodotti enogastronomici e su carburante e parcheggi (la maggioranza sono escursionisti).

La durata media del soggiorno dei turisti internazionali è doppia rispetto a quella dei nazionali. Il tempo medio di permanenza sul territorio dei turisti nazionali è 2 notti, mentre quella degli internazionali è 4. La spesa complessiva degli internazionali sul pernottamento è dunque nettamente più alta di quella dei nazionali.

La Fiera è capace di generare una spesa diretta estremamente alta, pari a oltre i
18 milioni di € e un impatto sull’economia della provincia molto significativo, ovvero 42.282.603€, di cui 2 milioni circa imputabili all’organizzazione dell’evento stesso.

La capacità di generare reazioni economiche positive è ancor più messa in risalto dall’entità dei finanziamenti ricevuti che superano di poco i 760.000€, generando un impatto sull’economia della provincia oltre 50 volte le risorse impiegate.

La 93° Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba ha attirato l’attenzione di un numero significativo di testate giornalistiche tra maggio e dicembre 2023: infatti, si contano 263 articoli che parlano dell’evento e 175 articoli che citano invece il tartufo bianco come “Tartufo d’Alba”.

L’analisi della rassegna stampa interna ha però evidenziato che, se si considera la stampa italiana, chi ha mostrato il maggior interesse per l’iniziativa sono quotidiani, periodici e blog piemontesi, con una spiccata incidenza dei media digitali (72.37%) su quelli cartacei. Inoltre, sono state identificate solo 4 trasmissioni radiofoniche e/o televisive dedicate all’evento.

Un approfondimento della rassegna stampa estera ha successivamente rivelato
l’esistenza di oltre 30 articoli pubblicati in 15 paesi dedicati alla Fiera e non inizialmente individuati, oltre a più di 170 articoli che associano il nome di Alba al tartufo bianco italiano. A queste si aggiungono 7 trasmissioni radiofoniche estere e 3 servizi televisivi mandati in onda in 5 paesi diversi.

cs