Negli ultimi cinque anni il progetto di lotta biologica alla cimice asiatica portato avanti da Coldiretti Cuneo in sinergia con il territorio, ha conosciuto una crescita esponenziale facendo registrare un +810% di rilasci in campo di insetti predatori della cimice, +533% di imprese agricole coinvolte e +270% di Comuni interessati, portando i primi risultati tangibili. Li ha presentati oggi la Coldiretti a Cuneo presso l’agriturismo Tetto Garrone, dove ha fatto il punto della situazione con il Presidente Enrico Nada, il Direttore Fabiano Porcu, il coordinatore provinciale dei tecnici Lorenzo Martinengo, la prof.ssa Luciana Tavella, docente del DISAFA dell’Università degli Studi di Torino, e il dott. Stefano Foschi, beneficials supervisor di CBC Biogard (Bioplanet), biofabbrica italiana che alleva gli insetti predatori delle cimici sia indigene che asiatiche.
Il cimiciato, ossia la percentuale di nocciola o altro prodotto agricolo danneggiato dalle cimici sul totale di una partita – spiega Coldiretti Cuneo – è sceso dell’86%: negli areali più colpiti, dove nel 2018-2019 aveva raggiunto picchi del 90%, è sceso oggi al 4%, assimilabile al livello pre-emergenza cimice asiatica. In più, sono cresciute del 15% le aziende agricole che, aderendo alla lotta biologica con la consulenza dei tecnici Coldiretti, non hanno più effettuato trattamenti di alcun tipo, segno che la direzione intrapresa è quella giusta.
La lotta biologica, che vede da anni impegnato lo staff tecnico di Coldiretti Cuneo, prevede l’attento monitoraggio della cimice asiatica e il rilascio di insetti antagonisti quale metodo di contrasto sostenibile per ristabilire l’equilibrio naturale, venuto meno con l’ingresso nel nostro territorio dell’insetto originario dell’Estremo Oriente, nel segno dell’attenzione alla biodiversità e all’ambiente.
Sin dal 2019 la Coldiretti, in collaborazione con il DISAFA dell’Università degli Studi di Torino, ha puntato sul rilascio in campo di Anastatus bifasciatus, insetto indigeno (ossia presente sul territorio italiano) individuato come antagonista naturale della cimice, perché si riproduce anche a scapito delle ovature della cimice asiatica e della cimice dei boschi.
Fondamentale è stata la collaborazione delle imprese agricole che, anno dopo anno, hanno acquistato in numero sempre maggiore gli insetti utili dimostrando di credere fortemente in questo progetto. In particolare l’ultimo rilascio di Anastatus bifasciatus, effettuato dai tecnici Coldiretti ad inizio luglio 2024 e reso possibile grazie al finanziamento della Camera di Commercio di Cuneo, si è rivelato l’operazione di lotta biologica alla cimice asiatica più estesa a livello nazionale, un’operazione dalle dimensioni e ricadute imponenti con 72.000 insetti rilasciati in poche ore.
“Alla luce dell’andamento del progetto e degli ultimi rilasci effettuati di insetti utili, siamo molto ottimisti anche se la situazione non è ancora risolta: la lotta biologica sortisce effetti duraturi non nel breve ma nel medio e lungo periodo, poiché la natura impiega anni a ristabilire l’equilibrio. Sarà dunque essenziale assicurare continuità al progetto mantenendo il presidio, l’attenzione sul territorio e la collaborazione di aziende agricole e ricerca” evidenzia il Presidente di Coldiretti Cuneo, Enrico Nada.
“Sin dai primi rilevamenti di cimice asiatica in Provincia di Cuneo nel 2013, i nostri tecnici hanno analizzato i possibili metodi di lotta per contrastarne la proliferazione e hanno ricercato soluzioni pratiche per arginare i danni. Nell’ambito del progetto HALY-end, abbiamo avviato il più grande e capillare monitoraggio di questo insetto mai realizzato, sia tramite trappole sia mediante controllo visivo in campo, per arrivare a definire con estrema precisione il ciclo biologico della cimice asiatica e impostare concretamente le attività di contenimento dell’insetto” spiega Lorenzo Martinengo, Coordinatore dei tecnici Coldiretti Cuneo.
“Coldiretti resterà in prima linea nel proseguire la lotta biologica alla cimice asiatica, che sta dando i primi frutti nel segno della sostenibilità ambientale consentendo il controllo della cimice senza l’ausilio di mezzi chimici. In tal modo offriamo soluzioni concrete alle imprese agricole per salvaguardarne il reddito e ci poniamo al contempo al fianco dei consumatori per garantire produzioni salubri e genuine” conclude il Direttore di Coldiretti Cuneo, Fabiano Porcu.