Gino, novità dalla Cina: ecco Omoda 5, poi Jaecoo 7

Arrivano i primi due modelli di Chery nei due punti vendita di Cuneo e Rivoli. Estetica, tecnologia e prezzo punti di forza per il debutto europeo. E sono già pronti altri lanci

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Gruppo Gino, nei suoi due punti vendita di Rivoli (Torino) e Cu­neo, ha già pronta una doppia novità che potremmo definire per certi versi epocale. Il brand cinese Omoda&Jaecoo (Gruppo Chery) ha infatti annunciato ufficialmente l’arrivo dei suoi modelli sul mercato italiano. E i primi a essere importati nel nostro Paese saranno due suv: Omoda 5 e Jaecoo 7. Si comincia intanto con la campagna di preordine di Omoda 5 che presenta una motorizzazione 1.6 TgDi turbo benzina da 147 cavalli con cambio a doppia frizione. Prezzi a partire da 27.900 euro, mentre per Jaecoo 7 bisognerà at­tendere il mese di settembre.
Omoda 5, come si può vedere dalle immagini di queste pagine, vanta un’estetica di grande im­patto, capace di conquistare a prima vista. Sulla parte anteriore, non passa inosservata la pe­culiarità della griglia a nido d’ape, qualcosa che ci può fornire una prima indicazione sulla provenienza di quest’auto. Si tratta di una novità assoluta per il mercato italiano, perché è un’auto realizzata da Chery, ovvero uno dei principali produttori di autoveicoli in Cina.
E non è un caso che sia proprio Gruppo Gino a lanciare sul nostro mercato questa nuova proposta. Da sempre, infatti, il gruppo cuneese accoglie positivamente l’ingresso di player inediti sul panorama italiano e non è certamente nuovo a partnership, in particolare, con i costruttori dell’area asiatica. Senza contare, poi, che oggi grandi nomi della tradizione europea come ad esempio Volvo e Lotus sono to­talmente controllati da un altro gruppo cinese (Geely), lo stesso che è presente al 50% anche in Smart, mentre ci sono altri due player sempre cinesi che possiedono una quota rilevante del prestigioso marchio tedesco Mer­cedes-Benz. Gruppo Gino può testimoniare, dall’alto della sua competenza e conoscenza del settore, le buone sensazioni già ricavate dalla qua­lità costruttiva delle vetture Geely, realtà che ormai rappresenta un bench­mark di riferimento nel segmento premium. E dunque, a questo proposito, ora Gruppo Gino accoglie con grande soddisfazione l’approccio professionale mo­stra­to da Chery che da 12 anni ha una partnership con Land Rover che costruisce in Cina le automobili. Inoltre va detto che Chery ha siglato un accordo per fornire le piattaforme elettriche proprio a Land Rover. Ora l’azienda cinese ha scelto di confrontarsi in questo commitment di medio-lungo periodo con l’ingresso di manager italiani capaci e affidabili. La conferma arriva dallo stesso general manager e owner Ales­sandro Gino: «Siamo sicuri che Omoda&Jaecoo potrà fare molto bene nel nostro mercato grazie a un prodotto che evidenzia un ottimo equilibrio tra immagine, qualità e prezzo».
Durante la serata di presentazione per l’Italia avvenuta qualche mese fa, i vertici Chery avevano rivelato che nei prossimi anni la gamma sarà arricchita di ulteriori modelli. Ma intanto si parte da qui. Cioè da Omoda 5 con la motorizzazione a 1.6 TgDi turbo benzina. Subito dopo Jaecoo 7 si presenterà an­ch’essa, nella prima versione, equipaggiata da una tradizionale motorizzazione a combustione interna.
Omoda&Jaecoo è una realtà che in Italia può già contare su una capillare rete di vendita e assistenza con oltre 40 punti vendita di 28 società im­prenditoriali, tra cui Gruppo Gino svolge ovviamente un ruolo molto im­portante nell’area nord ovest del mercato nazionale.
“In Europe for Europe”, non è solo un motto, ma una vera e propria dichiarazione d’intenti ed è con questo presupposto che il gruppo Chery arriva in Italia. L’obiettivo è approdare nel Vec­chio Continente per trovare uno spazio stabile, creare sinergie e un circolo virtuoso di relazioni che sappiano valorizzare la catena del business automotive. Come annunciato dal vicepresidente di Chery Automobile, Zan­g­shan Zhang, la strategia di espansione del Gruppo Chery prosegue creando sinergie locali per diventare una vera azienda europea. In futuro, la produzione, la ricerca e la supply chain sa­ranno locali, mettendo sempre al centro il cliente e garantendo capacità di reazioni rapide. Tutti i vertici di Omoda&Jaecoo sono d’accordo sulla via da seguire: sviluppare prodotti che soddisfino gli automobilisti, non soltanto attraverso la vendita di automobili, ma diventando parte integrante della comunità locale, im­pegnandosi al massimo per contribuire allo sviluppo sociale ed economico del territorio. La filosofia del gruppo è dettagliata: creare un rapporto di scambio con tutte le parti interessate, dal­la governance europea ai fornitori, concessionari, clienti, istituzioni finanziarie, e tutti i partner dell’ecosistema, per raggiungere un successo comune e condiviso.
In questo piano di progressiva ‘europeizzazione’ di Chery, l’Ita­lia gioca un ruolo strategico. Do­po il lancio avvenuto in Spagna, il nostro Paese è il secondo mercato ad inaugurare l’arrivo di Omo­da&Jaecoo. Per Zhang in­fatti «l’Italia ha una storia automobilistica incredibile, è la patria del car design e delle grandi produzioni di lusso famose in tutto il mondo. Approdare in questa re­altà ci riempie di orgoglio, è un onore e lo sarà ancora di più quando, progressivamente, cresceremo consolidando partnership locali e radicheremo ulteriormente il nostro rapporto con questo meraviglioso Paese».
Il lancio segna l’inizio dell’ingresso nel mercato italiano di un gruppo che, a oggi, è presente in cinque continenti, ha sei centri di Ricerca e Sviluppo, 17 stabilimenti K&D, oltre 4mila concessionari partner e più di 80mila addetti in tutto il mondo. Nel 2023, i volumi di vendita del gru­p­po Chery hanno raggiunto 1,88 milioni di auto. Con 940mila vetture esportate nel 2023, il Grup­po Chery ha confermato per il ventunesimo anno consecutivo una stabile presenza sul podio dei maggiori esportatori. Questi nu­meri importanti dichiarano a pieno titolo la vocazione e l’intento del Gruppo all’apertura in­ternazionale, oltre che la comprensione delle dinamiche dei mercati esteri. Per raggiungere tali risultati ci vogliono basi solide e, soprattutto, la piena co­scienza che il cliente europeo e il sistema economico continentale sono centrali, concetto che per Zangshan Zhang si esprime con l’ascolto e la capacità di accogliere le esigenze di utenti e partner, l’azione rapida e il dovere di un’enorme responsabilità so­cia­le d’impresa. Ci sono tutte le premesse migliori.