Il Premio Roero parla inglese

L’edizione 2024 nel segno del cronista canadese Tom Hyland, firma di Forbes, e del vino Arneis

0
1

Il Premio giornalistico del Roero 2024 ha celebrato a Montaldo le crescenti attenzioni dei media per il territorio con il sapore americano del ritorno dei turisti di lingua inglese tra Langhe e Roero. Quando una rivista come Forbes, una delle più autorevoli d’America, dedica un servizio ampio all’Arneis vuol dire che il dopo-pandemia è superato.
Primo premio a Tom Hyland, uno dei più esperti ricercatori in Europa, del buono e del bello. Menzione speciale per The Guardian che continua a riversare, per la terza volta, luce sulle nostre colline. Ma i nomi delle riviste e dei giornali d’Italia del cast premiati 2024 prova che è in corso un risveglio d’interesse generale perché dalla finestra si rivedono tutte le grandi eccellenze del Roero.
Lo speciale di In Viaggio, (Giorgio Mondadori e Cairo Editore) sul Piemonte fornisce con itinerari e tappe nelle cantine, nei parchi, nella storia, uno spaccato originale e completo del nuovo turismo enogastronomico, culturale, firmato da Giuseppe De Biasi; Fabrizio Salce nel Tg2 racconta le possibili origini del “panpavia” storico dolce di Ceresole e non solo; Beppe Gandolfo su Italia Uno porta la grande rarità del museo della racchetta di Baldissero d’Alba, negli anni del campione Sinner. Ed Emanuele Gobbi di Food & Wine per un’escursione di piacere tra vino e natura.
Ma non è finita, veramente il Premio Roero, è una vetrina delle eccellenze di una grande terra: con il raduno dei cani da Tartufo raccontato da Federica Burbatti sul tg del Tgr Piemonte; l’olio tra le colline con Mario Novarino sulla Roa; Silvano Bertaina che su Targato Cn e La voce d’Alba ha fotografato con grande professionalità l’intramontabile pallapugno.
E il viaggio si conclude con una pagina molto bella sul Corriere della Sera, edizione di Torino, dove Marcello Pasquero fissa immagini e storia di forte solidarietà di una grande terra, quella del professor Bruno Frea portata in Africa a riprova del grande cuore del Roero. Esportiamo prodotti ma anche sentimenti.