Nell’auditorium dell’ospedale Michele e Pietro Ferrero di Verdu-no, in occasione della seconda edizione del premio “Ci prendiamo cura di te” sull’umanizzazione delle cure dedicato ad Alberto, Antonella e Silvana Levi, il professor Massimo Recalcati ha tenuto una lectio magistralis sul tema “Eredità e restituzione”.
Sala gremita e tante le autorità. Oltre ai vertici dell’ospedale con Paola Malvasio, direttore generale commissario dell’Asl Cn2, il vicepresidente della Fondazione, Paolo Giraudo erano in sala diversi esponenti del Consiglio di Amministrazione della Fondazione. E non potevano mancare, come consuetudine, Bruno Ceretto, imprenditore vitivinicolo e presidente della Fondazione Ospedale e Claudio Rosso, editore di Radio Alba, compagni rispettivamente di Silvana Levi e di Antonella Levi, oltre ad altri esponenti e parenti della famiglia Levi. All’incontro ha portato i suoi saluti anche il primo cittadino di Alba, Alberto Gatto, seguito dall’introduzione del direttore generale, Luciano Scalise che non ha mancato di sottolineare l’importanza dell’evento, organizzato proprio il 19 luglio: «in questo stesso giorno nel 2020 fu reso operativo il nuovo ospedale di Verduno. Ed è una data che attesta anche la festa ufficiale del Piemonte, la celebrazione di quel “Bugia nen” che significa resistere, difendere un territorio. Anche noi non abbiamo mai mollato e oggi le comunità di Alba, Bra, Langhe e Roero possono gioire nel fruire di questo ospedale veramente all’avanguardia, una vera eccellenza. L’evento, che ha come ospite d’onore e padrino il professor Massimo Recalcati, desidera presentare i progetti vincitori del premio Levi, legato a “ci prendiamo cura di te” che è stato lanciato l’anno scorso. Il progetto è stato rivolto a tutti i dipendenti che lavorano nell’Asl Cn2, a cui abbiamo chiesto idee attuabili».
«Ed eccole, ben 32 progetti di cui il 40% è stato finanziato. Dei 12 vincitori tre (Umanizzazione in Tv, Curare la bellezza, per curare l’anima, So-stare in natura, ndr) sono stati immediatamente finanziati grazie al Premio Levi, ricevendo a pari merito ben 5mila euro cadauno», ha sottolineato nel corso del suo intervento Anna Rovera, responsabile comunicazione e progettazione della Fondazione Ospedale.
Al termine degli interventi, Massimo Recalcati, psicoanalista, saggista, professore universitario e noto volto televisivo, ha esposto al pubblico presente una lectio magistralis intima, molto personale sul tema dell’eredità e restituzione, partendo da una semplice domanda: «Cosa spinge un essere umano ad occuparsi degli altri? A fare il medico? Da dove viene questo desiderio così particolare? Mi son fatto questa idea: che il desiderio di diventare medico implica un’eredità… E questa c’è sempre, in qualunque professione noi decidiamo di esercitare…». Alla platea ha ribadito: «La cura ha come suo presupposto la differenziazione tra il nome e il numero; la cura diventa rispettosa dell’umano quando non appiattisce il valore singolare del nome proprio sul numero, quando cioè non ci sentiamo anonimi».
Molto interessante anche il focus sul rapporto tra l’eredità e la restituzione. «Ereditare è per un verso ricevere qualcosa che gli altri ci hanno lasciato… Non soprattutto proprietà, beni o generi… Piuttosto si tratta di ricevere una provenienza e la restituzione è il modo attraverso il quale con la nostra vita, con i suoi atti, i suoi progetti, le sue imprese, noi in qualche maniera restituiamo a chi è venuto prima di noi la sua eredità».
«Il segreto? Restare sempre lucidi cercando nuove vie come le gocce»
Recalcati, ospite della Fondazione Ospedale Alba-Bra: «La successione non è un’acquisizione passiva di proprietà di beni... Ai genitori: ricordate sempre che non esiste eredità senza erranze»