Confcommercio Cuneo, uno studio sull’importanza dei negozi di vicinato

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  • Gli italiani vogliono più negozi nelle città. È questo, in sintesi, il concetto emerso dall’indagine Confcommercio-SWG nell’ambito del progetto Cities: nelle città italiane sempre meno negozi di abbigliamento, elettronica e alimentari. Farmaci e tabacchi si acquistano sotto casa, i negozi di vicinato sono insostituibili.

C’è voglia di vivere in zone dove sono presenti più esercizi di prossimità, perché rafforzano le comunità (per il 64% degli intervistati), fanno sentire più sicure le persone (57%) e fanno crescere il valore delle abitazioni (fino al 26% in più). La chiusura dei negozi, poi, preoccupa e intristisce i cittadini, che percepiscono chiaramente quali tipologie merceologiche siano a maggiore rischio.

È quanto emerge, in estrema sintesi, da un’indagine realizzata da Confcommercio in collaborazione con SWG nell’ambito del progetto Cities, nato per contrastare la ormai dilagante desertificazione commerciale nelle città italiane e dello sviluppo del valore sociale delle economie di prossimità.

Diversa è la percezione del fenomeno tra chi vive nei grandi e nei piccoli centri: per i primi desertificazione è sinonimo di aumento del degrado urbano, riduzione della qualità della vita e riduzione della sicurezza, per i secondi sta a indicare prevalentemente riduzione delle occasioni di lavoro, aumento del rischio di spopolamento e riduzione delle occasioni di socialità.

“Il fenomeno della desertificazione commerciale – interviene Luca Chiapella, presidente di Confcommercio-Imprese per l’Italia-della provincia di Cuneo – rispetto al “desiderata” emerso dall’indagine si scontra con le difficoltà crescenti che un negozio di prossimità deve affrontare quotidianamente, dal caro affitti, ai costi crescenti, alla concorrenza sleale delle piattaforme online”.

“Colgo però con favore i dati emersi dall’indagine. La “ricetta” deve partire dal tema della rigenerazione urbana e dalla consapevolezza di tutti in uno sforzo collettivo che sostenga gli esercizi di vicinato, per continuare a rendere vive le città, i paesi e i borghi in un rinnovato spirito di socialità e di dialogo”.