Domenica 11 agosto Venasca commemora l’ottantesimo anniversario dell’incendio nazifascista dell’11 agosto 1944, che portò alla distruzione di gran parte degli edifici del paese. Alle ore 20.30 viene celebrata la santa messa in memoria delle vittime del periodo della Seconda guerra mondiale nella chiesa parrocchiale di Maria Vergine Assunta. Alle ore 21.15, con l’illuminazione pubblica spenta per l’occasione nelle vie del concentrico, si svolge una fiaccolata verso piazza Caduti, dove si terrà la commemorazione con i discorsi delle autorità e canti popolari.
Con questa commemorazione, Venasca vuole ricordare una delle pagine più tristi e drammatiche della sua storia, per non dimenticare il prezzo pagato dal paese per essere stato il centro nevralgico e il cuore pulsante della “Repubblica partigiana della Valle Varaita”: l’11 agosto del 1944 Venasca fu fatta oggetto di una rappresaglia ordinata dal tenente Adriano Adami della 4ª Divisione alpina “Monterosa”, che diede fuoco al paese: bruciarono 96 case nel concentrico, 4 alla Rolfa, 3 a borgata Tallone e 1 a Tetto Falcone; circa 200 persone si ritrovarono senza casa. Fortunatamente, all’incendio non seguì una fucilazione di massa come era invece avvenuto in altri paesi vicini. Le vittime furono due, uomini sorpresi a fuggire all’arrivo dei miliziani e caduti sotto il tiro dei cecchini: a Costanzo Arsanto, uno dei due, è dedicata una via del paese.