Olimpiadi 2024 l’esempio dello sport per un mondo migliore

Giochi epocali a Parigi: nuove piste ciclabili, energia sempre rinnovabile e rifiuti compostabili, contro gli sprechi e contro tutte le guerre

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C’è sempre un grande so­gno in ci­ma alla lista dei desideri di qualunque sportivo: le Olim­piadi. E in questa edizione pa­rigina (la numero 33) che ha da poco messo in moto il suo straordinario meccanismo – e che tutti vorremmo che fosse da stimolo per portare la pace nel mondo – mol­ti desideri si stanno realizzando. Sono quelli degli atleti in gara arrivati al culmine di percorsi partiti da molto lontano, ma anche di tantissimi spettatori desiderosi di vivere da vicino la magnifica emozione delle gare che in palio mettono medaglie e passione. Condividere quei sentimenti è qualcosa di unico e vale anche per gli addetti ai lavori, per chi gira intorno al grande evento come il popolo dei vo­lontari (ragazzi che a loro volta cercano sogni da realizzare) o gli stessi giornalisti al seguito, che per la professione che svolgono sono tenuti a raccontare ogni istante di ciò che accade dentro e fuori l’universo olimpico. In un caso, che ci tocca da vicino, un collega di Torino che in carriera ha seguito per il suo giornale (La Stampa) tante edizioni dei Giochi, ora vive l’insolita ed eccezionale esperienza di avere suo figlio tra gli atleti in gara: Giorgio Viberti è infatti il papà di Ludovico Blu Art, 22enne nuotatore torinese che in questa sua prima esperienza azzurra a cinque cerchi punta a raggiungere la finale dei 100 ra­na.
Una storia tra le tante nell’ Olimpiade dai costi più contenuti di sempre (per la precisione la terza più economica degli ultimi 36 anni), frutto di un’attenzione spietata sotto l’ombrello della sostenibilità: villaggio olimpico senza aria condizionata, con i letti di cartone (ma resistentissimi) e i materassi di plastica riciclata, biglietti omaggio ridotti al minimo, ma in generale prezzi da record per assistere alle gare. Se paghi – tantissimo – puoi anche permetterti di entrare liberamente nel famigerato villaggio e di passeggiare fianco a fianco con i campioni. Tornando invece al tema del sostenibile, gli organizzatori sottolineano come (secondo i dati dell’infografica di Uni­cusano) sia stato utilizzato il 95% delle infrastrutture già esistenti, mentre è cronaca il bagno nella Senna esibito dalla sindaca di Parigi per dimostrare il recupero delle acque del fiume non più inquinate. Ottimi esempi che sarebbero da seguire anche in Italia, come nel caso dei materiali edili trasportati proprio tramite la Senna (con un risparmio di 3mila tonnellate di Co2), 60 chilometri di piste ciclabili per promuovere la mobilità sostenibile e rendere tutti i luoghi in cui si svolgono le gare collegati tra loro, energia rinnovabile e terminali elettrici a scomparsa, 50% di pasti vegetariani, 50% in meno di plastica monouso e 80% di rifiuti alimentari compostabili. Si ve­drà poi a fine manifestazione quali saranno i risultati effettivi. E se davvero saranno stati raggiunti obiettivi im­portanti.
A proposito, in primo piamo ci sono ovviamente gli atleti. Quelli piemontesi sono 28, un gruppone che ambisce in molti casi al podio con nomi di spicco nelle diverse specialità. Per quanto riguarda la provincia di Cuneo, due le portabandiera: si tratta della ciclista cuneese Elisa Bal­samo e della nuotatrice saviglianese Sara Curtis. All’ul­timo momento è invece uscita dal team azzurro la pallavolista albese Sara Bonifacio, convocata dal ct Velasco nella nazionale femminile che punta al successo finale nel torneo di volley, ma fermata da un infortunio alla caviglia.
E comunque, ci sono le piste Made in Granda. Sì, le piste di atletica realizzate da Mondo, l’azienda di Gallo d’Alba che partecipa agli eventi olimpici da Montreal ‘76, ovvero da 13 edizioni. Il rifacimento della pi­sta d’atletica allo Stade de France di Parigi è stato eseguito con materiali innovativi e la tecnologia Ellipse Impulse, progettata per prevenire gli infortuni grazie a una superficie in grado di accumulare sufficiente energia per ridurre lo sforzo sulle articolazioni, e anche per aumentare le performance degli atleti.