Le aziende industriali e le cooperative del mondo vitivinicolo cuneese uniscono le forze e mettono in campo azioni condivise per garantire una filiera del lavoro ancora più sostenibile e attenta ai diritti e alle necessità dei lavoratori. È quanto emerso nell’ambito della riunione che si è svolta mercoledì 31 luglio presso la sede albese di Confindustria Cuneo. Si è trattato di un importante momento di confronto promosso da Confindustria Cuneo (rappresentata dalla presidente della sezione Vini e Liquori Paola Lanzavecchia e dal vicedirettore Mauro Danna) e che ha visto la partecipazione di Camera di Commercio di Cuneo (con il segretario generale Patrizia Mellano), Confcooperative Piemonte Sud (con il presidente Mario Sacco e la vice Rosa Oberto) e Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani (con il presidente Sergio Germano e il direttore Andrea Ferrero).
L’appuntamento si è aperto con un approfondimento delle tematiche di maggiore rilevanza del settore, a partire da quelle affrontate dal tavolo di monitoraggio regionale istituito di recente e da quelle portate avanti attraverso il protocollo d’intesa per la promozione del lavoro regolare e il contrasto allo sfruttamento nell’Albese siglato in primavera presso la Prefettura di Cuneo. In seguito, sono state definite, nell’ambito proprio del protocollo già esistente, una serie di iniziative operative che verranno realizzate da qui ai prossimi mesi. L’obiettivo è fornire alle imprese e alle società cooperative del settore ulteriori strumenti capaci di dare risposte efficaci per quanto riguarda sicurezza, tutela, accoglienza e trasporto dei lavoratori, le questioni contrattuali e l’interpretazione del quadro normativo.
La prima azione avviata prevede la definizione di un vademecum per il lavoro sostenibile nel settore vitivinicolo che avrà il compito di dare una visione completa del perimetro normativo all’interno del quale devono muoversi imprese e cooperative nel momento in cui appaltano all’esterno le loro lavorazioni. Tutto questo mettendo al centro la tutela dei lavoratori sotto ogni punto di vista e la valorizzazione delle imprese che si impegnano per la sostenibilità del lavoro in vigna. Una volta redatto, il documento verrà condiviso in maniera trasversale per poter raggiungere la platea più ampia possibile. In parallelo verranno promosse altre azioni, a partire da una serie di corsi formativi, e saranno sviluppati progetti condivisi legati alla valorizzazione del capitale umano e alla promozione del lavoro buono. Uno specifico focus sarà dedicato, ad esempio, alla necessità di domiciliare presso sistemazioni abitative adeguate i lavoratori che non risiedono sul territorio.