L’ottima qualità delle mele e delle pere cuneesi, in aumento rispetto all’ultima annata, e la contestuale riduzione di produzione a livello europeo prospettano una campagna di commercializzazione positiva per i nostri frutticoltori, che potranno far leva su un maggiore potere contrattuale in fase di cessione. È quanto evidenzia Coldiretti Cuneo alla luce delle previsioni di produzione rese note a Prognosfruit, la conferenza annuale più importante per il settore delle mele e delle pere.
In Provincia di Cuneo – spiega la Coldiretti – è appena iniziata la raccolta delle pere e, subito dopo Ferragosto, inizierà quella delle mele, comparti che vedono la Granda primeggiare in Piemonte. Infatti, con un migliaio di produttori specializzati e una superficie dedicata di 1.100 ettari, la produzione cuneese di pere vale l’80% del totale piemontese – riferisce Coldiretti Cuneo – mentre il settore melicolo, con 2.800 aziende e una superficie dedicata di 5.800 ettari, vale l’86% del totale regionale.
Al momento la richiesta di pere e mele Made in Cuneo è buona e molti magazzini cominceranno presto la lavorazione e le spedizioni.
“È il momento giusto per ricordare a tutti i frutticoltori che non effettuano vendita diretta e che vendono al di fuori della propria Cooperativa o della propria Organizzazione di Produttori, che è obbligatorio stipulare prima della consegna dei prodotti un contratto in forma scritta come previsto dal D.Lgs. 198/2021 contro le pratiche commerciali sleali che abbiamo fortemente sostenuto” dichiara il Presidente di Coldiretti Cuneo, Enrico Nada.
“I contratti scritti – aggiunge il Direttore di Coldiretti Cuneo, Fabiano Porcu – prevedono tempi precisi per gli acconti e i saldi e una comunicazione tempestiva della qualità commerciale delle singole partite, scongiurando ritardi nei pagamenti e liquidazioni ridotte ai minimi termini a danno dei produttori, come troppo spesso è accaduto negli ultimi anni”.
Guardando alla campagna di raccolta, dopo il record negativo registrato lo scorso anno a causa del clima inclemente, quest’anno la produzione cuneese di pere è tornata su livelli ordinari, pari a 46.800 tonnellate attese, anche se il freddo primaverile ha abbassato la produttività di alcuni appezzamenti. La ripresa rispetto allo scorso anno, sia a livello provinciale che nazionale (+120,5%), incide sulla lieve crescita produttiva registrata quest’anno in Europa, dove però calano nettamente i valori di Belgio, Olanda e Cechia, tanto che la produzione totale di pere risulta in diminuzione rispetto ai valori dell’ultimo triennio.
La qualità estetica e organolettica – rendono noto i tecnici di Coldiretti Cuneo – è ottima per tutte le varietà di pere coltivate nella Granda, dalle William alle Conference alle Abate Fetel.
Anche per le mele la produzione cuneese si prospetta di ottima qualità e abbondante – riferisce la Coldiretti – con perdite limitate alle aree più colpite dalle rigide temperature nel periodo della fioritura e dalle piogge incessanti fra maggio e giugno. A livello provinciale e regionale – spiega la Coldiretti – si attende una produzione in crescita dell’8%, con 232.000 tonnellate attese nella Granda, mentre in Italia la produzione è stazionaria (-1%) e quella europea è in decrescita del -11% per le forti perdite in Polonia, Germania, Austria, Belgio, Cechia, Ungheria e Romania, dovute alle gelate primaverili.
Le operazioni di raccolta – fanno sapere i tecnici di Coldiretti Cuneo – inizieranno tra pochi giorni per le mele estive del gruppo Gala, mentre tra fine mese e inizio settembre si passerà alle varietà del gruppo Renetta del Canada, dopodiché sarà la volta delle mele a maturazione intermedia dei gruppi varietali Golden Delicious e Red Delicious; la campagna di raccolta continuerà fino a dicembre con i gruppi varietali a maturazione tardiva.