Ha aperto a Mondovì il 9 agosto 2024 dalle 19 alle 22, nella suggestiva cornice della Ex Chiesa di Santo Stefano, la mostra monografica “Andy Warhol – Influencer”, dedicata al maestro della Pop Art internazionale, Andy Warhol.
L’esposizione offre un approfondito viaggio nella carriera artistica di Warhol, sottolineando come il suo genio creativo abbia trasformato la grigia quotidianità dell’America del XX secolo in un’esplosione di colori e immagini iconiche. Andy Warhol è stato un precursore delle tendenze molto prima che il termine “influencer” fosse utilizzato, e il suo impatto si riflette ancora oggi. Artista, figura mondana e provocatore, Warhol, con la sua iconica parrucca grigio argento, jeans e maglione a collo alto, ha superato le barriere del tempo e del genere senza l’ausilio dei social media.
Da Diane Keaton a Steve Jobs, quegli abiti sono diventati simboli di semplicità intellettuale, nonostante l’aura di eccentricità che circondava il genio di Warhol. Warhol ha saputo reinterpretare la cultura popolare, rendendola accessibile e affascinante per il grande pubblico. Il suo uso innovativo della serigrafia, la ripetizione seriale delle immagini e la capacità di trasformare oggetti quotidiani in opere d’arte sono caratteristiche che lo rendono un vero pioniere.
Warhol ha anticipato l’era degli influencer moderni, creando un personaggio pubblico che era tanto un’opera d’arte quanto le sue creazioni.
«È un piacere e un onore accogliere a Mondovì uno degli artisti più influenti del XX secolo», hanno dichiarato il sindaco Luca Robaldo e l’assessora alla Cultura Francesca Botto. «Iconico esponente della Pop Art e feroce critico della superficiale società consumistica americana, Andy Warhol ha saputo creare un’estetica ancora oggi modernissima, giocando con il mito dell’apparenza e con il potere dell’immagine.
Dal 9 agosto al 6 gennaio, quindi, il rinnovato centro espositivo di Santo Stefano tornerà ad ospitare una mostra di caratura internazionale dopo il successo della retrospettiva su Barocco e Caravaggio. Una sincera riconoscenza al curatore Gianfranco Rosini, all’associazione Be Local per la fiducia accordata alla nostra città, che in appena sette mesi riesce a proporre nomi di fama mondiale, a testimonianza di un fervore sociale che rafforza l’antica denominazione di Mondovì quale Città di arte e di cultura».