BIFF – Bucharest International Film Festival premia il docufilm cuneese “Verrà un’altra estate”

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Verrà un’altra estate

La giuria   del   BIFF   –   BUCHAREST   INTERNATIONAL FILM FESTIVAL ha tributato al docufilm prodotto da Harmonia Film, per la regia di Marco Ottavio Graziano, tre prestigiosi premi: miglior fotografia, premio speciale per il montaggio del suono e premio speciale per la sonorizzazione. Il docufilm è stato finanziato da ATL del Cuneese, con il sostegno di Confagricoltura Cuneo e del Consorzio Turistico Valle Maira, con il Patrocinio dell’Unione Montana Valle Maira e del Comune di Caraglio.

Il BIFF risulta tra i più importanti festival cinematografici dell’Europa dell’est e, nei suoi vent’anni di vita, ha ospitato grandi maestri del cinema, quali Nikita Mikalkov (Leone d’Oro al Festival di Venezia 2007), Andrei Konchalovsky (Premio Speciale della giuria a Cannes e tre volte Leone d’Argento al Festival di Venezia), Amos Gitai (sette volte candidato per il Leone d’oro al Festival di Venezia e quattro volte in nomination per la Palma d’Oro di Cannes) e il premio Oscar 2001 per il film No Man’s Land, Danis Tanovic. Tra gli altri grandi artisti che hanno partecipato al BIFF, vanno annoverati Radu Mihaileanu, regista dei film vincitori del David di Donatello (1999) “Train de vie” e “Il concerto” (2010), l’attore Franco Nero e l’attrice Vanessa Redgrave.

I tre premi ottenuti a Bucharest da “Verrà un’altra estate” coronano l’impegno di chi ha creduto e di chi ha realizzato il docufilm che è stato girato nella frazione Campiglione di Prazzo, in alta Val Maira, nelle Alpi di Cuneo, tra settembre 2021 e l’estate 2022.

Protagonisti del film sono il verde incontaminato della valle ai piedi del Monte Chersogno, gli alpeggi con le mucche al pascolo ben raccontati dalla fotografia di Nicola Tubiello, dalle riprese di Marco Omage e dalle sequenze aeree girate da Tony Sulaj con l’utilizzo di droni cinematografici.

La magia dei suoni ambientali, l’accurato montaggio dell’audio e la creazione di sonorità ricercate e ben mixate tra di loro sono state firmate da Steve Marchesan, austriaco di nascita, torinese d’adozione.

“Verrà un’altra estate è un docufilm semplice, senza troppi fronzoli o   ricercatezze stilistiche – spiega il regista e autore Marco Ottavio Graziano – Abbiamo scelto questa cifra narrativa proprio per seguire con assoluta spontaneità l’impegnativa vita quotidiana della famiglia Lando. Papà Andrea, mamma Sabina e i loro due figli adolescenti, Francesco e Cristian. La lentezza dei gesti, i loro sguardi carichi di amore e di passione per il proprio lavoro sono gli elementi narrativi sui quali verte l’intera trama del docufilm.”

“Osservare e raccontare la quotidianità di Francesco e Cristian, insieme ai due loro amici e compagni di scuola Geremia e Gregory, che ogni estate salgono in alpeggio con loro, è terapeutico e fa ben sperare. – commenta Andrea Bernardi Graziano, giovanissimo produttore del film con la sua casa di produzione Harmonia Film – Nelle scene in malga, non compare mai un tablet o un qualsiasi altro dispositivo tecnologico tra le mani dei nostri ragazzi. Ed è ciò che realmente accade ancora oggi, nel 2024, su quei monti durante i mesi di alpeggio. Non abbiamo forzato la storia: ci siamo limitati a raccontarla così com’è. Esistono, quindi, ancora adolescenti e ragazzi che non vivono condizionati dal proprio cellulare e dai social, ma che hanno altri interessi e un’altra dimensione della vita. Magari, come Francesco, Cristian, Geremia e Gregory, vivendo e lavorando in alpeggio con le proprie mucche. Visto da questa prospettiva, crediamo che il nostro docufilm possa essere anche educativo.”

“I prestigiosi premi vinti al BIFF – dichiara Mauro Bernardi Presidente dell’ATL del Cuneese – rappresentano un primo traguardo nel percorso festivaliero che il docufilm proseguirà nei prossimi mesi e che permetterà alla Valle Maira e alle Alpi di Cuneo di essere protagoniste nei Festival d’Europa e nel mondo. Al termine di questo percorso, il film passerà alla grande distribuzione e ci sarà possibile proiettarlo anche nel Cuneese.”