L’aggravarsi del quadro epidemiologico relativo alla Peste Suina Africana in molte aree del Nord Italia, Piemonte compreso, non lascia affatto tranquilli i numerosi suinicoltori della provincia di Cuneo, cuore pulsante dell’economia zootecnica regionale e non solo.
“Purtroppo, i recenti episodi destano molta preoccupazione in tutta la filiera e testimoniano che le misure adottate fino ad oggi, in particolare la loro attuazione sul campo, non sono state in grado di arrestare la malattia – dichiara il presidente di Confagricoltura Cuneo, Enrico Allasia –. Da un lato occorre imprimere con forza una svolta nel contenimento dei cinghiali, principali vettori della malattia, ma dall’altro bisogna alzare ancor più la guardia in allevamento, predisponendo tutte le misure di biosicurezza necessarie per tenere lontana la Psa, come abbiamo specificato alla Regione a fine luglio.
Se molto è già stato fatto, anche sotto questo aspetto, da parte degli allevatori, è necessario però prestare ancora più attenzione a tutte le operazioni svolte all’interno delle strutture aziendali, così come a quelle in ingresso e in uscita dalle stesse”.