Domenica 18 agosto, alle 16, è in programma un nuovo appuntamento del Voxonus Festival 2024, la rassegna che come ogni anno fa tappa anche in Piemonte per raccontare la magia della musica antica. Sarà il Voxonus Quartet (nella foto), formazione di spicco del Festival, a illuminare la chiesa superiore della Certosa di Pesio, a Chiusa Pesio con il programma dal titolo “Lo strumento a sedici corde: il Quartetto d’archi nel secondo Settecento” e musiche di Cambini, Haydn e Mozart. Il concerto è realizzato in collaborazione con la Certosa di Pesio, con il sostegno di Regione Piemonte, Fondazioni CRT, CRC e Pianfei Rocca de’ Baldi. L’ingresso è gratuito.
NOTE DI SALA
Giuseppe Maria Cambini, compositore italiano attivo tra il Settecento e l’Ottocento, suscitò timori in Mozart, il “Re Mida della Musica”, e percepiti con ostilità addirittura a Parigi, sebbene il suo potere nella capitale francese fosse limitato. Le opere strumentali di Cambini rivelano un’innovazione e una fantasia supportate da un’elevata abilità compositiva, ma miravano a un pubblico amatoriale e a una vasta diffusione editoriale. Tuttavia, il suo approccio rimase ancorato a una concezione più tradizionale del musicista, mentre Mozart iniziò a promuovere se stesso e a personalizzare la propria arte. Il Quartetto d’archi in Sol maggiore n. 5 Op. 29 (1782) di Cambini rappresenta lo stile concertante di moda a Parigi, con momenti di intimità emotiva nel secondo movimento. Il movimento artistico-letterario dello Sturm und Drang, sviluppatosi in Germania tra il 1760 e il 1780, influenzò anche la musica, portando a composizioni oscure e drammatiche, con cambi d’umore repentini, tipiche di autori tedeschi come Franz Joseph Haydn. Quest’ultimo, insieme a Mozart, rappresentò la “Wiener Klassik”. La sua ultima raccolta di quartetti, Op.76, presenta forme innovative come il Canone o la Fantasia. Il Quartetto n.2 “Le Quinte” in Re minore è caratterizzato da un primo movimento drammatico, seguito da un Andante o Allegretto dolce e da un Menuetto severo. Il Finale, spiritoso e solare, conclude la composizione. La drammaticità del Quartetto in Re minore di Haydn contrasta con l’espressività più chiara e stabile del Quartetto K 421 di Mozart, suggerendo la sua pericolosità musicale ed emotiva nell’epoca, anche se Haydn sembrava scrivere prima del Peccato Originale, mentre Mozart disturbava la chiarezza tonale delle forme classiche con il suo cromatismo.
IL VOXONUS QUARTET
Nato all’interno del più vasto progetto Voxonus Academia di Musici o Cantori, è specializzato nel repertorio barocco e classico eseguito con strumenti originali dell’epoca e secondo la prassi di riferimento. E formato da Maurizio Cadossi (violino), Paolo Costanzo (violino), Claudio Gilio (viola) ed Eugenio Solinas (violoncello). Particolare attenzione è posta al periodo di transizione, dunque si avvale di strumenti con montatura classica, corde di budello e accordatura a 430 I-Iz, in grado di esaltare al massimo la scrittura tardo barocca e classica. Il Voxonus Quartet è protagonista del CERQUI, il Centro di Ricerca sul Quartetto Italiano, che localizza il suo interesse sulla produzione quartettistica dei compositori italiani del Settecento e dell’Ottocento.
Info e Prenotazioni
Tutti i concerti sono a ingresso gratuito, per informazioni è possibile contattare il numero 340.6172142 (WhatsApp) o scrivere a [email protected].