Pavese Festival e Premio Pavese a Santo Stefano Belbo

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Cesare Pavese in un ritratto di Beppe Pepe

Torna l’appuntamento con le due manifestazioni che celebrano Cesare Pavese nel suo paese natale: il Pavese Festival, in programma da lunedì 2 a lunedì 9 settembre, e il Premio Pavese, in un nuovo format serale domenica 8 e venerdì 13 settembre. A queste date si aggiunge un fitto programma di appuntamenti off che porterà il festival sul territorio e nel resto d’Italia con eventi già in programma a Firenze con il Gabinetto Vieusseux, a Brancaleone con il Festival Paesi Tuoi e a Maratea con Associazione Lu.Pa. e Verbania con Banca d’Alba.

Tema di questa edizione è Vivere senza scrivere non vivo, frase – tratta da una lettera di Cesare Pavese del 16 giugno 1950 ad Aldo Camerino – che offre la duplice occasione di riflettere sull’indissolubile rapporto tra scrittura e vita che ha caratterizzato da sempre il percorso umano e professionale di Cesare Pavese, oltre che sulle lettere come mezzo espressivo e testimonianza preziosa di un vissuto personale ma anche di un’epoca e di un ambiente.

Lettere che saranno protagoniste della nuova mostra allestita nella chiesa dei SS. Giacomo e Cristoforo, Quegli antichi ragazzi, e di un nuovo libro curato dalla Fondazione Cesare Pavese per Rizzoli, Caratteri mobili. Le lettere degli scrittori a Lorenzo Mondo.

«Con il Festival di quest’anno vogliamo entrare in uno spazio più intimo e privato dello scrittore — spiega Pierluigi Vaccaneo, direttore della Fondazione Cesare Pavese. — Dalla seconda stagione del podcast Era sempre festa con nuovi grandi interpreti alla serata dedicata a Fuoco grande, romanzo scritto a quattro mani con Bianca Garufi – siciliana come Isabella Ragonese che con Rodrigo d’Erasmo interpreterà il rapporto tra il piemontese Pavese e la mediterraneità di Maratea, dove il romanzo è ambientato – avremo l’occasione di conoscere Pavese tra le righe delle sue opere più intime e autobiografiche. E con poi gli inediti al Gabinetto Vieusseux di Firenze, il Festival Paesi tuoi a Brancaleone e l’appuntamento a Maratea, il Festival continua a favorire il coinvolgimento dei paesi di Pavese oltre le colline delle Langhe. Interessante novità di quest’anno sarà la festa dell’editoria indipendente che porterà a Santo Stefano Belbo 10 piccoli editori con presentazioni degli autori nei cortili, nei bar, in un campo da tennis, a dimostrazione di quanto la cittadinanza sia sempre più attiva e partecipe nella progettazione culturale».

L’immagine guida del Pavese Festival 2024 è realizzata dal grafico e illustratore torinese Francesco Lopomo in continuità con lo scorso anno e mostra un Pavese ormai adulto, rivolto verso la collina di Moncucco. «Ho pensato che sarebbe stato bello immaginare non più il bambino, ma lui cresciuto che guarda sempre l’orizzonte — spiega Lopomo — La situazione però è mutata: ora è nella casa estiva a Santo Stefano e guarda fuori, e oltre i tetti delle case reincontra le colline, che sono divenute adesso il luogo del Mito e il suo rovello letterario. Si può immaginare si sia alzato un attimo dallo scrittoio – “vivere senza scrivere non vivo” – e stia pensando proprio a quel ragazzo del campo di granturco di cui scriverà».

L’edizione 2024 verrà presentata ufficialmente in due momenti, rispettivamente a Torino e a Cuneo: lunedì 2 settembre alle 18 alla libreria laFeltrinelli di Piazza CLN e martedì 3 settembre alle 17.30 nella sede di Confindustria Cuneo. Qui alle 20.30 il tenore Enrico Iviglia con il soprano Anna Delfino, accompagnati al pianoforte dal M° Andrea Campora, si esibiranno in Voglio vivere così…!, concerto di musica lirica adatto a ogni tipo di pubblico.
IL PROGRAMMA
Anche quest’anno il Pavese Festival si distingue per la varietà delle proposte, spaziando dalle presentazioni di libri alla musica ai film, dai laboratori per bambini e ragazzi ai workshop per gli adulti, con una forte componente legata al mondo del podcasting e dell’innovazione culturale.

Tra gli appuntamenti di questa edizione, la nuova stagione del podcast Era sempre festa con Chora Media cui sarà dedicato anche uno spettacolo di Neri Marcorè e Pacifico e una Podcast Academy con CRC Innova; il reading musicale su Fuoco grande di Isabella Ragonese e Rodrigo D’Erasmo ideato appositamente per il festival; gli incontri con Vera Gheno, Stefano Nazzi e Pablo Trincia, oltre a due workshop su intelligenza artificiale e comunicazione dell’arte contemporanea.
L’OMAGGIO A LORENZO MONDO

Continua l’opera di valorizzazione della collezione permanente della Fondazione Cesare Pavese, quest’anno con un duplice omaggio al giornalista e critico letterario Lorenzo Mondo, la cui biblioteca personale – 5.000 volumi con lettere e dediche degli autori – ha recentemente trovato casa alla Fondazione Cesare Pavese grazie alla donazione della famiglia.

Attorno a queste lettere che testimoniano gli scambi tra Mondo e i grandi nomi del ‘900 letterario italiano è costruita la mostra Quegli antichi ragazzi che inaugura con il Pavese Festival nella chiesa dei SS. Giacomo e Cristoforo mercoledì 4 settembre alle 18.30, in dialogo con la mostra Meneghello incontra Pavese – Presenza dell’assenza di Simone Meneghello. E a questa fitta corrispondenza è dedicato il libro Caratteri mobili. Le lettere degli scrittori a Lorenzo Mondo, curato dalla Fondazione Cesare Pavese per Rizzoli, che verrà presentato in questa occasione.

Quegli antichi ragazzi consente di ripercorrere il rapporto tra Lorenzo Mondo e i grandi autori del ‘900, in particolare Cesare Pavese, con un titolo che vuole essere un omaggio alla biografia che il critico gli dedicò. La mostra costruisce un percorso fatto di continui rimandi tra le lettere ricevute negli anni da Mondo – e ora custodite dalla Fondazione – e i libri in edizione originale cui fanno riferimento, provenienti in parte dalla biblioteca personale di Lorenzo Mondo e in parte dalla collezione privata dell’”archeologo dell’editoria” Claudio Pavese, che ne ha curato una sezione. L’altra sezione – a cura di Silvia Boggian e Daniela Bussi della Fondazione Cesare Pavese – fa invece da contraltare espositivo al libro Caratteri mobili, di cui ripropone in originale una selezione di scritti.

Nella stessa serata alle 21.00, Giulio Graglia – direttore artistico del Festival Nazionale Luigi Pirandello e del ‘900 – ricorderà Lorenzo Mondo in un talk con il giornalista Bruno Quaranta e il direttore della Fondazione Cesare Pavese Pierluigi Vaccaneo, accompagnato dalle letture di Vincenzo Santagata e degli allievi dell’Accademia di Mario Brusa.
GLI EVENTI
PODCAST
Doppio appuntamento venerdì 6 settembre per la seconda stagione di Era sempre festa, il podcast realizzato con Chora Media sui personaggi dei romanzi di Cesare Pavese, questa volta con la voce narrante di Malika Ayane. Nei cinque nuovi episodi Alice De Andrè, Jhumpa Lahiri, Neri Marcorè, Pacifico e Simone Pieranni si confrontano rispettivamente con La spiaggia, Il carcere, La casa in collina, Fuoco grande e Il compagno. Alla presentazione in programma alle 18.30 nella Chiesa dei SS. Giacomo e Cristoforo seguirà alle 21.30 una versione speciale per il palcoscenico in Piazza Umberto I.

Era sempre festa è una serie podcast in dieci episodi che racconta Cesare Pavese come interprete di alcuni degli aspetti più profondi, violenti e vitali delle nostre esistenze, ottanta anni fa, come oggi. Un viaggio emozionante attraverso le strade di Torino e le dolci colline delle Langhe, alla ricerca di quello che Pavese continua a raccontarci di noi. Un viaggio che prosegue dal 9 all’11 settembre con la Podcast Academy ideata da CRC Innova e Fondazione Cesare Pavese in collaborazione con Chora Media e finalizzata alla realizzazione di un episodio extra della serie, dedicato ai Dialoghi con Leucò.

Domenica 8 settembre alle 18.30 Pablo Trincia – consacrato podcaster più influente d’Italia con oltre 10 milioni di download – e il giornalista Marco Cattaneo si confronteranno invece sulle nuove frontiere della divulgazione culturale, soffermandosi in particolare sulle ragioni dietro alla crescente popolarità dei podcast e su come si realizza un podcast di successo.

LIBRI
Giovedì 5 settembre alle 18.30 nel nuovo Giardino dei saperi di Santo Stefano Belbo la sociolinguista Vera Gheno presenterà il suo ultimo saggio GRAMMAMANTI. Immaginare futuri con le parole, un invito a tornare ad amare la nostra lingua per quello che davvero è: uno strumento potentissimo per conoscere sé stessi e costruire la società migliore che vorremmo. A intervistarla la blogger culturale, critica letteraria e scrittrice Giulia Ciarapica.

Sabato 7 settembre alle 18.30 sarà invece la volta di Stefano Nazzi – ideatore e autore di Indagini, serie podcast ai primi posti delle classifiche – qui in veste di scrittore con Canti di guerra. Conflitti, vendette, amori nella Milano degli anni Settanta, intervistato in Piazza Umberto I da un altro podcaster appassionato di storia italiana contemporanea, Lorenzo Baravalle.

SPETTACOLI
Due gli appuntamenti in programma: venerdì 6 settembre alle 21.30 in Piazza Umberto I con Era sempre festa, spettacolo ispirato ai cinque romanzi della nuova stagione dell’omonimo podcast e ideato appositamente per il Pavese Festival, che vedrà sul palco Neri Marcorè e Pacifico accompagnati dalla violoncellista Chiara Di Benedetto, dalla violinista Anaïs Drago e dal polistrumentista Domenico Mariorenzi. Sponsor della serata l’azienda santostefanese Lasergi.

Sabato 7 settembre alle 21.30 sempre in Piazza Umberto I a essere protagonista sarà in particolare il romanzo Fuoco grande, scritto a capitoli alterni da Cesare Pavese con Bianca Garufi e rimasto incompiuto. Un esperimento letterario che Isabella Ragonese e Rodrigo D’Erasmo riproporranno a loro volta in una veste inedita, ideata appositamente per il Pavese Festival e realizzata con il sostegno di Banca d’Alba.

WORKSHOP
La giornata di sabato 7 settembre offrirà la possibilità di esplorare in forma laboratoriale e con sguardo irriverente il mondo dell’intelligenza artificiale e della comunicazione in ambito artistico e culturale.

Alla Fondazione Cesare Pavese alle 11.30 Mafe de Baggis e Filippo Pretolani uniranno storytelling e design thinking per raccontare in modi coinvolgenti e inusuali il ruolo delle intelligenze artificiali generative e predittive.

Alle 16.00 Silvio Salvo racconterà con il suo approccio innovativo e non convenzionale la comunicazione della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, centro per l’arte contemporanea di Torino, di cui è ufficio stampa e social media manager.

La mattina di domenica 8 settembre sarà invece dedicata all’interiorità e al benessere, con un workshop di yoga e letteratura condotto da Denise Giovine alle 9.30 nel Giardino di Casa Cecilia.

FILM
Lunedì 9 settembre alle 21 nella Chiesa dei SS. Giacomo e Cristoforo Andrea Icardi presenterà Onde di terra, suo primo lungometraggio in cui questioni sociali, storie individuali, sport e letteratura si intrecciano tra le Langhe degli anni ‘70, spopolate dall’industrializzazione, e la Calabria del confino pavesiano.

DIECI PICCOLI EDITORI
Novità di questa edizione Dieci piccoli editori, una festa dell’editoria indipendente in programma nel weekend che proporrà incontri con gli autori nei caffè del centro storico, stand e laboratori per bambini.

L’inaugurazione è prevista sabato 7 settembre alle 9.30 sotto l’Ala coperta in Piazza Umberto I, dove saranno allestiti gli stand delle dieci case editrici coinvolte in questa prima edizione: add, Acquario Libri, Atlantide, Divergenze, Interlinea, Italo Svevo, Lupoguido, Miraggi, Terre di Mezzo, Voland.

A seguire, tra le 10 e le 17, si succederanno Marco Malvestio con La scrittrice nel buio, Federico Ferrero con Parlare al silenzio, Marta Mariani con Mitografia di un’affinità, Francesca Berardi intervistata da Marta Ciccolari Micaldi (La McMusa) su L’invenzione dei tuoi occhi, Giulia Vola con Cuore d’oro.

Domenica 8 settembre, sempre tra le 10 e le 17, ci saranno Luigia Bencinvenga con ‘O cane, Giuseppe Quaranta con La sindrome di Raebenson, Olga Gambari con Il nome segreto, Gian Luca Favetto con Nel tempo vegetale.

Due le proposte per i più piccoli, entrambe alle 16: sabato Marco Paschetta con un laboratorio sulla percezione del tempo ispirato al suo libro L’uomo che vendeva il tempo; domenica Anna Benotto con un laboratorio sull’esperienza del viaggio ispirato al suo albo Viaggi.

A queste si aggiungerà, nel programma generale del festival, un nuovo spettacolo per bambini del Teatro di Tela, La casa dei ricordi, in programma venerdì 6 settembre alle 16.

IL PAVESE FESTIVAL OFF
Il programma off di questa edizione si è aperto ufficialmente ad aprile con un’ospite internazionale: la scrittrice traduttrice Premio Pulitzer per la narrativa Jhumpa Lahiri in dialogo con il direttore della Fondazione Cesare Pavese, Pierluigi Vaccaneo, per l’evento Tradurre il Mito.

È proseguito poi con due appuntamenti nel mese di luglio: La luna raccontò, il fanciullesco omaggio a La luna e i falò della Compagnia Teatro di Tela prodotto dalla Fondazione Cesare Pavese e andato in scena ad Alba il 12 e il concerto polifonico della Compagnia Piccolo Canto presentato il 19 a Santo Stefano Belbo come tappa dello Storymoving Festival 2024. A questi si aggiungerà Singin’ Gershwins, omaggio dell’Aura Nebiolo Quartet ai fratelli Gershwin in programma martedì 30 luglio al Santuario della Madonna della Neve di Moncucco.

Ad agosto il Pavese Festival tornerà a Brancaleone per il Paesi Tuoi Festival con un doppio appuntamento domenica 4, ricorrenza del suo arrivo a Brancaleone nel 1935.
Alle 17 dalla stazione di Brancaleone partirà una passeggiata tra i luoghi simbolo del confino con punto di arrivo alla dimora in cui Cesare Pavese soggiornò, dove alle 19 si terrà una tavola rotonda con la professoressa Monica Lanzillotta, autrice della prefazione alla nuova edizione de Il carcere (Rubbettino), Giovanna Romanelli, autrice di Cesare Pavese e le donne. La “fragile illusione” dell’amore (Rubbettino), e Pierluigi Vaccaneo, direttore della Fondazione Cesare Pavese. A moderare l’incontro sarà Luigi Franco, direttore editoriale di Rubbettino.
Sempre domenica 4, a Santo Stefano Belbo si celebrerà la tradizionale Notte dei falò con la Filarmonica Sanstefanese.

Sabato 24 il Pavese Festival si sposterà a Maratea per l’evento Intorno a un Fuoco grande. Cesare Pavese e Maratea nella letteratura. Proprio qui è infatti ambientato il romanzo incompiuto Fuoco grande, scritto a quattro mani da Cesare Pavese e Bianca Garufi e pubblicato solo dopo la morte dello scrittore, nel 1959.

A settembre, dopo la kermesse santostefanese, il Pavese Festival riprenderà la programmazione off con un doppio appuntamento fiorentino in collaborazione con il Gabinetto Vieusseux, dove lunedì 16 verrà presentato il libro curato dalla Fondazione Cesare Pavese per Rizzoli Caratteri mobili. Le lettere degli scrittori a Lorenzo Mondo. Inoltre, all’Archivio Contemporaneo Bonsanti di Palazzo Corsini Suarez verrà inaugurata la mostra “Caro Bonsanti, grazie del lusinghiero invito…”. Cesare Pavese al Vieusseux tra carte e prime edizioni, visitabile fino al 20 dicembre 2024.

Nel frattempo a Santo Stefano Belbo, martedì 10 la Chiesa SS. Giacomo e Cristoforo ospiterà il talk Terra di scrittori. Cesare Pavese, Davide Lajolo e Beppe Fenoglio in cui interverranno Laurana Lajolo, Massimo Raffaeli, Bianca Roagna, Alberto Sinigaglia e Pierluigi Vaccaneo, seguito dalla proiezione del docufilm di Fondazione Radici con la regia di Piercarlo Grimaldi e Marcello Pasquero Omero non deve morire. Le cose nascoste e lontane che devono esistere.

Infine, a Castagnole Monferrato all’interno della mostra diffusa itinerante Panorama – progetto culturale e artistico di ITALICS quest’anno dedicato al Monferrato – in programma dal 4 all’8 settembre, sarà proiettato il documentario Contadini-Nelle Langhe di Cesare Pavese, prodotto dalla Fondazione Cesare Pavese e da IVM Multimedia, con la regia di Andrea Icardi e Franco Vaccaneo.

A novembre, invece, martedì 19 al Teatro Maggiore di Verbania Andrea Bosca porterà in scena il suo spettacolo dedicato a La luna e i falò, in una serata speciale realizzata con il sostegno di Banca d’Alba.

cs