Sabato 14 e domenica 15 settembre, presso la Borgata Paraloup (Rittana, CN) si terrà il convegno I paesaggi nella crisi tra memoria, ecologia e azione. Ecomemoria e progetti di futuro sostenibile, organizzato da Fondazione Nuto Revelli e Borgata Paraloup con il contributo della Direzione Generale Educazione, Ricerca e Istituti di cultura del Ministero della Cultura all’interno del public program di Radis, il progetto di arte nello spazio pubblico che la Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT ha realizzato, per questa prima edizione, in collaborazione con la Fondazione CRC.
Il convegno si propone come un’occasione di confronto a livello nazionale e interdisciplinare tra studiose, studiosi, istituzioni e associazioni che a vario titolo sono impegnati nel campo della lotta al cambiamento climatico, della protezione del paesaggio e della valorizzazione della memoria. È significativo il suo svolgersi nella Borgata Paraloup, luogo alpino che nel 1943 vide riunirsi quasi duecento giovani nel nome del cambiamento del sistema e della lotta per la libertà e che oggi, restituito a nuova vita dalla Fondazione Nuto Revelli, si propone come laboratorio di cambiamento per un futuro giusto, consapevole e sostenibile.
Fin dalla sua etimologia che richiama l’abitare anche nella dimensione ecocompatibile, l’Ecomemoria cerca di ridare una forma al paesaggio smarrito nel tempo, ridisegnando il senso degli antichi abitati e ricostruendo innanzitutto il «lavoro» di convivenza di uomini e donne con l’ambiente circostante. Il tema del convegno è in questo senso affine a Radis, nato con l’obiettivo di arricchire il territorio piemontese con un patrimonio di opere di arte pubblica per la comunità. Il progetto si concluderà il 6 ottobre con lo svelamento del lavoro dell’artista Giulia Cenci nel Chiot Rosa, un’opera site-specific che intreccerà la storia, le tradizioni e le caratteristiche della zona, e che la Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT darà in comodato permanente al Comune di Rittana.
Sabato 14 settembre alle ore 10.00 si apriranno i lavori, dedicati alla riflessione su come raccontare i nostri paesaggi segnati dalle minacce della “società del rischio”- ecologico in primis -, e sul concetto di “ecomemoria”. Dopo i saluti istituzionali, avrà luogo la prima sessione con gli interventi di Salvatore Settis, Anna Marson, Antonella Tarpino, Vanda Bonardo.
Alle 14.15 si terrà lo spettacolo teatrale WE DID IT!, a cura di AtelierSì (Bologna), con la regia di Fiorenza Menni e l’interpretazione di Fiorenza Menni e Andrea Mochi Sismondi. Un mockumentario teatrale che si proietta nel futuro per raccontare un mondo in cui sono state superate alcune delle crisi che oggi compromettono la possibilità di permanenza della vita sulla Terra.
Al termine dello spettacolo, alle 15.30, il convegno riprenderà con la seconda sessione, con gli interventi di Giorgio Brizio, Maurizio Dematteis, Sergio De La Pierre, Andrea Fenoglio, Bruno Murialdo, Marco Revelli, Giulia Serale.
Domenica 15 settembre, alle ore 15.00, il programma prosegue con una conversazione tra la zoologa Mia Canestrini e il conduttore radiofonico Matteo Caccia dal titolo La prospettiva del lupo, un racconto dell’animale selvatico e selvaggio per antonomasia che da sempre popola le montagne piemontesi. A seguire, alle ore 16.30, La prospettiva delle piante, lectio magistralis della scrittrice Alessandra Viola sulla necessità di tenere in debita considerazione la prospettiva delle forme di vita “dominatrici” del pianeta, che mantengono le condizioni che consentono la nostra sopravvivenza e quella di tutti gli animali.
Il convegno è promosso da Fondazione Nuto Revelli e Borgata Paraloup, in collaborazione con Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT, Legambiente, Dislivelli, Società dei territorialisti, Fridays for Future Torino, con il sostegno di MIC – Direzione generale Educazione, ricerca e istituti culturali e con il patrocinio di Università Iuav di Venezia.
La partecipazione è libera e gratuita, con prenotazione consigliata su www.nutorevelli.org oppure tramite Eventbrite. Sarà possibile seguire il convegno in diretta sul canale YouTube Fondazione Nuto Revelli.
Per informazioni: www.radis-crt.it
Come raggiungere Borgata Paraloup: il 14 e 15 settembre sarà offerto un servizio gratuito di navette attivo dalle ore 9.00 alle ore 19.00 con partenza dal Chiot Rosa, Rittana (CN), dove è presente un ampio parcheggio. È altresì possibile raggiungere la borgata con una passeggiata (in salita) di circa 45 minuti dal Chiot Rosa.
La Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT, ente “art oriented” della Fondazione CRT e principalmente attiva sul territorio regionale e locale, è ormai da tempo una presenza significativa e dinamica sul piano nazionale e internazionale: sono sempre più numerosi i progetti oltre i confini della città di Torino e del Piemonte, secondo una precisa volontà della Fondazione che, attraverso alcuni importanti appuntamenti internazionali, intende promuovere in Europa e nel mondo la cultura torinese.
La Fondazione CRC è un ente non profit, privato e autonomo, che persegue scopi di utilità sociale e di promozione dello sviluppo economico, attraverso erogazioni di contributi a favore di soggetti pubblici e privati non profit e attraverso progetti promossi direttamente, in partenariato con i soggetti attivi nei diversi campi, sul territorio della provincia di Cuneo. Tra le iniziative promosse in ambito artistico e culturale, la Fondazione a partire dal 2017 ha incrementato la propria collezione d’arte anche con il progetto Coltivarte, che ha previsto l’acquisizione di opere contemporanee e la creazione di occasioni di fruizione pubblica.
La Fondazione Nuto Revelli è un istituto di cultura che lavora dal 2006, sulla scia dell’impegno di Nuto Revelli – alpino in Russia, partigiano e scrittore – per dare voce alle storie e ai luoghi portatori di memoria. La sede della Fondazione è a Cuneo, in quella che era la casa della famiglia Revelli, oggi con l’archivio, la biblioteca e il salone per incontri. La Fondazione custodisce e valorizza uno dei più importanti archivi orali d’Italia, restaurato e in parte digitalizzato, contenente testimonianze del mondo contadino e montanaro del Novecento. Dal 2008 intraprende i lavori di recupero e di rigenerazione culturale di Paraloup, la borgata del Comune di Rittana (CN) sede tra il settembre del 1943 e l’aprile del 1944 della prima formazione partigiana Giustizia e Libertà, oggi laboratorio in quota per il ritorno sostenibile alla vita, alla cultura e al lavoro in montagna; un luogo testimone fisico di una doppia memoria, quella partigiana e quella della vita contadina.
Ufficio stampa Stilema
stampa@stilema-to.it – 011 5624259
Fondazione Nuto Revelli
info@nutorevelli.org – 375 591 4347
Biografie partecipanti
Ateliersi
Riconosciuto per una scrittura scenica che trasfigura i dati del reale attraverso la loro ricomposizione poetica e musicale, Ateliersi opera nell’ambito delle arti performative e teatrali occupandosi di creazione artistica e della cura della programmazione culturale dell’Atelier Sì a Bologna. La creazione artistica di Ateliersi si compone di opere teatrali con drammaturgia originale e interventi artistici in cui il gesto performativo entra in dialogo organico con l’antropologia, la letteratura, la produzione musicale e le arti visive per favorire una comunicazione del pensiero capace di intercettare inquietudini e prospettive che coagulino senso intorno ai sovvertimenti che si manifestano nel mondo. Un approccio antropologico all’arte caratterizzato da un’attrazione per l’alterità, dalla predilezione per l’evoluzione culturale come oggetto di studio, dallo sviluppo della dimensione contestuale e dalla sperimentazione di pratiche interdisciplinari.
Vanda Bonardo
Ambientalista fin dalla giovane età, è laureata in Scienze Naturali. È stata presidente di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta dal 1995 al 2011. Formatrice ed educatrice, è stata insegnante di materie scientifiche e Consigliere Nazionale della Pubblica Istruzione. Ha pubblicato testi e articoli di carattere ambientale e dossier su temi come la montagna, le risorse idriche e i ghiacciai, i trasporti, la difesa del suolo, il turismo montano, lo sviluppo locale in montagna e l’educazione ambientale. Attualmente è Copresidente del Comitato Scientifico Nazionale di Legambiente, Responsabile nazionale Alpi di Legambiente e Presidente CIPRA Italia.
Giorgio Brizio
Giorgio Brizio, 22 anni, è autore e attivista. Ha vissuto a Berlino, Istanbul e Torino, dove frequenta un corso di laurea in Scienze internazionali dello sviluppo e della cooperazione. Da quattro anni si occupa di crisi climatica e migrazioni portando avanti battaglie politiche e opere di sensibilizzazione. I suoi articoli e commenti sono apparsi su «La Stampa», «Domani», «TPI».
Matteo Caccia
Scrive e racconta storie alla radio e dal vivo. Lo ha fatto a Radio2, dove ha scritto e condotto “Amnèsia”, “Una Vita” e “Pascal”, e a Radio24 dove aveva iniziato con “VendoTutto”, “Voi siete qui” e ora è in onda tutti i giorni con “Linee d’ombra”. Ha creato e conduce “Don’t tell my mom”, storyshow in scena ogni primo lunedì del mese a Milano. Ha scritto tre libri: “Amnèsia” e “Il nostro fuoco è l’unica luce” per Mondadori e l’ultimo “Il silenzio coprì le sue tracce”per Baldini&Castoldi. È Maestro del biennio “Brand new” dedicato alla comunicazione d’impresa presso la Scuola Holden di Torino e autore e voce per Audible.
Mia Canestrini
Nata a Bologna e specializzata in Conservazione della biodiversità animale, Mia Canestrini ha dedicato quasi 20 anni allo studio dei lupi in natura, impegnandosi sul fronte di una loro pacifica coesistenza con le comunità locali. Oggi è autrice e divulgatrice scientifica, con diverse esperienze televisive e radiofoniche. Ha pubblicato per Piemme La ragazza dei lupi – la mia vita selvaggia tra i lupi italiani e Nelle terre dei lupi – storie italiane di un ritorno.
Sergio De La Pierre
È stato insegnante di Discipline giuridiche ed economiche presso Istituti secondari di Milano e docente di Sociologia generale presso la facoltà di Architettura del Politecnico di Milano e di Sociologia urbana presso la Scuola di Empoli di Pianificazione dell’Università di Firenze. Tra le sue pubblicazioni: Per una sociologia del progetto (Clup, Milano 2004) e Il racconto di Nonantola. Memoria storica e creatività sociale in una comunità del Modenese (Unicopli 2004).
Maurizio Dematteis
Si è laureato in Scienze politiche Indirizzo sociologico presso l’Università di Torino. Giornalista e scrittore, si occupa di temi sociali e ambientali e di tematiche legate ai territori alpini. Attualmente dirige l’Associazione Dislivelli ed è direttore responsabile della rivista web mensile Dilsivelli.eu. Pubblicazioni: Mamma li turchi. Le comunità straniere delle Alpi si raccontano, 2010; Via dalla città. La rivincita della montagna, 2017; Montanari per forza. Rifugiati e richiedenti asilo nella montagna italiana, (di M. Dematteis, A. Di Gioia, A. Membretti), 2018; Inverno liquido. La crisi climatica, le terre alte e la fine della stagione dello sci di massa, premio speciale Leggimontagna Dolomiti Unesco 2023.
Andrea Fenoglio
Documentarista. Ha al suo attivo diversi progetti culturali multidisciplinari. In questi anni ha raccontato Nuto Revelli e la memoria contadina, le origini dell’artista svizzero Alberto Giacometti e, nel lavoro dal titolo La Terra che connette, storie di braccianti africani nelle campagne del cuneese. Tra i suoi documentari L’isola deserta dei carbonai, Il popolo che manca e Su campi avversi hanno conseguito diversi riconoscimenti nei festival del documentario italiano. Dal 2022 è socio della Cooperativa di comunità Viso a Viso di Sant’Antonio di Ostana.
Anna Marson
Professoressa ordinaria di Pianificazione e progettazione del territorio all’Università IUAV Venezia, dove coordina l’ambito di dottorato in pianificazione territoriale e politiche pubbliche. Componente del Consiglio scientifico della Fondazione nazionale Scuola beni attività culturali. Dal 2010 al 2015 è stata Assessore della Regione Toscana, ricevendo molteplici riconoscimenti per il Piano paesaggistico approvato nel 2015 e per la legge sul Governo del territorio 65/2014. Dal 2018 coordina per la Fondazione Compagnia di San Paolo una Sperimentazione sull’attuazione dei contenuti strategici del Piano paesaggistico per il Piemonte. È tra i soci fondatori della Società dei territorialisti/-e. Tra i suoi libri: Barba Zuchòn Town (Angeli 2001); Archetipi di territorio (Alinea 2008); a cura di, La struttura del paesaggio. (Laterza 2016); a cura di, Urbanistica e pianificazione nella prospettiva territorialista (Quodlibet 2020).
Bruno Murialdo
Fotografo, collabora come freelance per diverse testate giornalistiche nazionali e internazionali. Il suo archivio personale è uno dei più ricchi di storia dagli anni Settanta ai Novanta e comprende foto reportage dall’America Latina – in particolare Cuba, Argentina e Cile – dagli Stati Uniti, dalla Russia e da diversi paesi dell’Europa. Ha raccontato la Langa degli anni Settanta, accompagnando Nuto Revelli nella raccolta delle testimonianze. Diversi sono i reportage realizzati anche su scrittori o registi, da Nuto Revelli a Mario Rigoni Stern. Ha collaborato con Sandro Bolchi nei suoi primissimi sceneggiati televisivi, con Mario Soldati nei Racconti del Maresciallo e con il regista Joseph Tito. Collabora con il quotidiano La Stampa da tre decenni e con l’agenzia Ropi in Germania. Si è cimentato in racconti fotografici dedicati alla letteratura tra i quali Tartarino sulle Alpi e I raccolti di Cerkaski di Giordan Radickov pubblicati sulla rivista Infinito. Tantissimi sono i libri fotografici pubblicati. Collabora con l’Alba USA Music Festival, diverse mostre dedicate alla musica e ai suoi protagonisti sono in mostra negli USA in Giappone e in siti o gallerie private.
Marco Revelli
Ha insegnato Scienza della politica all’Università del Piemonte orientale. Fra i suoi libri: Le due destre: le derive politiche del postfordismo e La sinistra sociale, 1996 e 1997; Sinistra destra, l’identità smarrita e Post-Sinistra, 2009 e 2014. Per Einaudi ha pubblicato Oltre il Novecento, 2001; La politica perduta, 2003; Poveri, noi, 2010; Finale di partito, 2013; Non ti riconosco, 2016;Populismo 2.0, 2017; La politica senza politica, 2019 e Umano Inumano Postumano, 2020. È presidente della Fondazione Nuto Revelli Onlus.
Giulia Serale
Operatrice nel terzo settore dal 2013, prima con esperienza di animazione giovanile in Estonia, poi presso l’ong LVIA Cuneo con esperienze in fundraising e progettazione nella cooperazione internazionale allo sviluppo e laboratori di Educazione alla mondialità nelle scuole. Dal 2017 ad oggi operatrice culturale presso la Fondazione Nuto Revelli: segreteria, comunicazione e fundraising, coordinamento del concorso Scrivere altrove. Partecipazione a numerosi scambi europei e progetti di mobilità internazionale. Laureata in Comunicazione interculturale, master in europrogettazione.
Salvatore Settis
Ha diretto il Getty Research Institute di Los Angeles (1994-99) e la Scuola Normale Superiore di Pisa (1999-2010) e ha presieduto il Consiglio Superiore dei Beni Culturali (2007-09) e il Consiglio Scientifico del Louvre (2010-23). Ha avuto a Madrid la Cátedra del Prado, a Mendrisio (Svizzera) la Cattedra Borromini, è stato Warburg Professor ad Amburgo e ha tenuto le Isaiah Berlin Lectures a Oxford e le Mellon Lectures alla National Gallery of Art in Washington. Ha scritto di arte classica (La Colonna Traiana, 1988; Laocoonte. Fama e stile, 1999), moderna (La Tempesta interpretata, 1978; Raffaello tra gli sterpi, 2022) e contemporanea (Incursioni, 2020). Fra i suoi libri di politica culturale, Futuro del ‘classico’, 2004; Paesaggio Costituzione cemento, 2010; Se Venezia muore, 2014; Architettura e democrazia, 2017. I suoi scritti sono stati tradotti in diciotto lingue.
Antonella Tarpino
È storica, saggista ed editor. Tra i suoi libri: Geografie della memoria. Case, rovine, oggetti quotidiani (Einaudi 2008); Spaesati. Luoghi dell’Italia in abbandono tra memoria e futuro (Einaudi 2012, Premio Bagutta 2013); Il paesaggio fragile. L’Italia vista dai margini (Einaudi 2016, premio internazionale The Bridge Book Award 2017 per la saggistica italiana) Memoria imperfetta. La Comunità Olivetti e il mondo nuovo (Einaudi 2020). L’ultimo, Memoranda. Gli antifascisti raccontati dal loro quotidiano (Einaudi 2023). È vicepresidente della Fondazione Nuto Revelli Onlus.
Alessandra Viola
Scrittrice e divulgatrice scientifica con una passione per il mondo vegetale, è autrice e conduttrice di programmi RAI tra i quali Clorofilla (Rai Glup), e Racconti verdi (Rai3). È autrice di saggi scientifici premiati in Italia e all’estero tra i quali Verde Brillante. Sensibilità e intelligenza del mondo vegetale (con Stefano Mancuso, Giunti 2013), Flower Power. Per i diritti delle piante (Einaudi 2020), Andare per… orti botanici (con Manlio Speciale, Il Mulino, 2022). Ha vinto due volte il Premio nazionale di divulgazione scientifica, due volte il premio Gambrinus e il premio della fondazione Armenise-Harvard come migliore giornalista scienticia dell’anno. Nel 2019 è stata nominata “Ambasciatrice della Natura” dal Centro parchi internazionale e nel 2020 ha ricevuto un riconoscimento “Per l’impegno giornalistico e scientifico a favore delle piante” dal premio Luisa Minazzi Ambientalista dell’anno.