A “Declinazioni”, due giorni per parlare di Madre Terra

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Nuova stagione, nuovo anno, nuovo appuntamento con “Declinazioni dell’Anima”: più di un festival del pensiero, giunto alla sua decima edizione, sempre a Magliano Alfieri con l’organizzazione congiunta di Comune, Biblioteca, associazione “Amici del Castello Alfieri”, parrocchia e cooperativa culturale “L’incontro”. Si terrà sabato 14 e domenica 15 settembre, proprio nel maniero che domina il centro storico: sempre con una dedica all’indimenticato Carlo Carosso, e un tema (“Cercatori di speranza”) che sarà approfondito a partire dalle 14.30 di sabato stesso. A introdurre ci sarà Suor Marta Marini, direttrice della “Casa Cottolengo” di Alba e vice direttrice della struttura consorella di Bra. Laureata in scienze della professionalità educativa e in scienze religiose presso la Facoltà Teologica di Torino, parlerà di “Fragilità: luogo di speranza?”: dopo la pausa caffé e il dialogo con la platea, ci sarà la visita al castello e al circondario, in attesa della serata. Alle 21, infatti, al centro della scena ci sarà Alice Bianchi, bresciana, classe ’94, teologa del Coordinamento Teologhe Italiane e dottoranda presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma. Sarà lei a trattare con il pubblico sul tema “Bibbia, dolore e storia: la speranza che accade”.
Domenica 15, dalle 10, un altro gradito ritorno: quello di Silvano Petrosino, conosciuto a livello internazionale per i suoi studi sulla filosofia di Levinas e Derrida, oltre che tra i più apprezzati filosofi italiani. Docente di teoria della comunicazione e antropologia religiosa e media presso l’Università Cattolica di Milano, si occuperà di affrontare “Le ragioni della speranza”, con dialogo a seguire. Ingresso libero a tutti gli istanti della kermesse.
La referente Lella Farinasso aggiunge: «Il convegno “Declinazioni dell’anima: cercatori di speranza”, in un’ottica di laica spiritualità indaga con qualificati relatori il tema della speranza. L’obiettivo del convegno è coltivare e accrescere il valore della speranza proprio perché le sfide della contemporaneità sembrano negarla e cancellarla. Ci si augura che i partecipanti confermino il percorso di personale speranza nella propria vita».