Le torri civiche di Saluzzo e Castellar arancioni per una notte.
L’Amministrazione civica del sindaco Franco Demaria, con il coordinamento dell’assessora Attilia Gullino, ha deciso di accogliere l’invito dell’associazione “La Voce di Elisa” e nella sera-notte martedì 10 settembre illuminerà dei monumenti-simbolo in occasione della “Giornata mondiale di prevenzione del suicidio” (che cade, appunto, ogni 10 settembre).
E’ stata istituita a livello internazionale nel 2003 dall’Organizzazione mondiale della Sanità insieme alla Federazione mondiale per la Salute mentale. E’ una campagna di sensibilizzazione e prevenzione che mira ad aumentare la consapevolezza nella comunità ed abbattere lo stigma che ancora circonda il tema del suicidio.
“Nel mondo, ogni 40 secondi una persona si toglie la vita – dicono i promotori dell’iniziativa -. Il suicidio è la seconda causa di morte nei giovani tra i 15 e 24 anni. Occorre riflettere, il suicidio riguarda ciascuno di noi, perché ogni suicidio è devastante ed ha un profondo impatto su coloro che ne sono coinvolti, è un evento che sconvolge famiglie e comunità. Si dice che ogni suicidio coinvolge almeno 6-10 persone, ma in realtà le persone coinvolte sono certamente più di 100 fra familiari, ma anche amici, compagni di scuola e di attività, insegnanti, educatori, animatori e non
solo. Da alcuni anni, in diverse città di Italia, in occasione della “Giornata di prevenzione del suicidio”, viene illuminato un monumento con l’obiettivo di “accendere una luce” su un tema estremamente delicato e complesso”.
Le due torri nel territorio comunale di Saluzzo saranno illuminate di arancione, grazie all’intervento dell’Ufficio tecnico del municipio, dal tramonto del 10 settembre all’alba del giorno successivo.
L’iniziativa, oltre a Saluzzo, coinvolge numerosi altri Comuni della zona come Savigliano, Cuneo, Centallo, Fossano, Trinità, Genola, Monasterolo, Marene, Cavallermaggiore, Racconigi, Bra, Alba.
“Abbiamo fortemente voluto aderire a questa campagna nazionale – dice l’assessora Attilia Gullino – perché illuminare un monumento è un gesto simbolico potente che contribuisce a destare attenzione sulla necessità di affrontare il problema del suicidio. E’ un’iniziativa importante per coinvolgere la comunità e creare un fronte unito. La consapevolezza e la comprensione del problema sono fondamentali per promuovere un ambiente in cui le persone si sentano a loro agio nel cercare aiuto e supporto”.
“Prevenire il suicidio è possibile – sottolineano i promotori -: ciascuno di noi è un attore chiave nella prevenzione, come figlio, come genitore, come amico, come collega o come vicino di casa. Tuti noi possiamo svolgere un ruolo importante nel sostenere coloro che stanno vivendo una crisi suicidaria o coloro che sono in lutto per il suicidio di una persona cara. Comunemente si tende a pensare che solo le persone affette da gravi problemi psichiatrici arrivino a togliersi la vita, ma la
realtà è molto più complessa; ogni storia è unica, e certe circostanze ed eventi possono gettare in un tunnel doloroso dal quale non sembra esserci via d’uscita. Nella trattazione del suicidio la parola chiave non è “morte”, piuttosto dolore psicologico che se alleviato permette all’individuo
di vivere”.
Si sono unite al progetto “Di.A.Psi” Savigliano-Saluzzo-Fossano, “Di.A.Psi” Alba-Bra e “MenteInPace” di Cuneo, associazioni provinciali che si occupano di salute mentale.