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Donna coraggio scuola e teatro nella sua eredità

Mariangela Roggero Domini ci ha lasciati all’età di 71 anni. L’impegno in Comune era stato determinante per la rinascita del Sociale di Alba. La figlia Francesca: «È stata prima di tutto una maestra appassionata del suo lavoro»

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È morta all’età di 71 anni, dopo una lun­ga malattia, Ma­riangela Rogge­ro Domini, una donna che ha scritto capitoli importanti nella vita amministrativa di Alba, come ad esempio il recupero e la riapertura del teatro Sociale, di cui fu grande protagonista.
Esponente di Alba città per tutti e de La Margherita per quattro mandati, di cui due all’opposizione come vicepresidente del Consiglio comunale, è stata una delle figure di riferimento del centrosinistra albese. Insegnante elementare alla scuola Moretta di Alba, Mariangela Roggero Domini (sposata con Angelo, imprenditore, e mamma di due figli, Francesca e Matteo) era entrata in politica come assessore alla Cultura con il sindaco Enzo Demaria. Poi aveva vissuto dieci anni di opposizione, durante i quali era stata vicepresidente del Consiglio comunale.
Con Maurizio Marello come primo cittadino, era tornata in giunta nel 2009, diventando assessore all’Istruzione, Pari opportunità, Giovani e Po­litiche sociali. Ed era anche vicesindaco quando – nel 2011 – un’emorragia cerebrale la costrinse a fermarsi. «Con Maurizio – ricorda la figlia Francesca – c’era un rapporto personale e lavorativo molto importante. Era stato suo allievo in prima elementare e sono sempre stati molto legati». Tanto che il sindaco Marello avocò a sé le deleghe di Mariangela per ben due anni sperando che la donna potesse riprendersi e recuperare. Sempre a lei Marello aveva dedicato l’approvazione del nuovo piano regolatore e, più tardi, l’Oscar della generosità ricevuto dall’Avis albese nel 2015. Nel 2013 Mariangela Rog­gero Domini fu costretta a dimettersi, dal momento in cui si era manifestata la malattia infatti aveva intrapreso un cammino difficile che l’avrebbe condizionata per tutto il periodo successivo. «Sono stati 14 anni terribili – rivela Francesca – mia mamma non si è più ripresa da quel maledetto aneurisma cerebrale».
Sono tanti i ricordi che i figli e il marito porteranno sempre con sé: «Mia mamma è stata innanzitutto una maestra – racconta Francesca – appassionata del suo lavoro. Se alla scuola Moretta è arrivato il tempo pieno lo si deve principalmente a lei. Sapeva bene cosa voleva dire lavorare ed avere dei figli».
Sempre per la sua incondizionata passione per la cultura è stato grande il suo impegno per il recupero e la riapertura del teatro Sociale: negli anni Novanta aveva guidato i lavori per ridare vita al teatro dopo ben 64 anni di chiusura e nell’ottobre 1997 lo storico edificio fu restituito alla città con una nuova sala, in ag­giunta a quella storica. «Mia mamma adorava il teatro – ricorda ancora Francesca -, fu una delle prime maestre a portarlo anche a scuola. Costringeva anche me da piccola, bimba timidissima, a salire sul palcoscenico. Da adulta ho poi capito l’importanza dei suoi insegnamenti». Mariangela è stata una mam­ma ed una nonna straordinaria: «I miei bambini amano la lettura e la cultura in generale grazie a lei. E io devo a lei, che se ne è sempre occupata molto, se sono riuscita a mia volta ad impegnarmi e a fare carriera nel mio lavoro». Con lo stesso impegno e passione si è poi dedicata, intorno ai 45 anni, alla politica: «Vissuta sempre come servizio. Mia madre era generosa e sempre a disposizione degli altri – continua la figlia -. Ha sempre pensato a fare del bene per la comunità. Un messaggio che è passato, visto l’affetto da cui era circondata e che ho potuto verificare». Tanti i messaggi di cordoglio e i ricordi. Come quello del sindaco di Alba, Alberto Gatto: «Mariangela Roggero Domini è stata una persona molto vivace, attiva, impegnata con una attenzione particolare ai più fragili e con un occhio di riguardo per i giovani a cui teneva particolarmente. Dal 1995 al 2013 ha ricoperto la carica di vicesindaco, assessore alle politiche sociali e consigliera comunale. La ricordo già come insegnante alla Sacco e poi come assessore alle politiche sociali. Il sindaco De­maria la nominó assessora alla cultura contribuendo in modo significativo alla riapertura del Teatro Sociale dopo i lavori di ristrutturazione, successivamente durante i 10 anni di sindacatura Rossetto fece la consigliera di opposizione e poi nel primo mandato Marello fu vice sindaco e assessora alle politiche sociali con la gestione dell’asilo Città di Alba, la riattivazione del Forum giovani e la gestione dei servizi sociali. Esprimo le condoglianze alla famiglia e a tutti i suoi cari. La città di Alba le è riconoscente».
Un ricordo affettuoso e sentito anche quello di Maurizio Marello: «La ricordo già come insegnante alla scuola elementare e poi come assessore alle politiche sociali. È stata una guida importante, con la sua esperienza, per tutti noi neo eletti in Consiglio Co­munale a partire dal 2009. Era una donna coraggiosa, con notevoli capacità insieme ad una grande volontà di impegnarsi in favore di tutte e tutti. Era concreta, determinata, ha la­sciato un’impronta nella no­stra comunità e si è spesa per la scuola e per il Teatro Sociale. In politica era esperta e mi ha guidato nei miei primi anni. La città di Alba le è riconoscente».
I funerali si sono svolti in Cat­tedrale ad Alba. Marian­gela lascia il marito Angelo, i figli Matteo e Francesca, la nuora Consuelo, gli affezionati ni­poti Elena, Giorgia, Sofia, Virginia e Pietro, il fratello Pierluigi e la cognata Adriana.

BaNNER
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