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Fautor Langae premio del territorio «Sempre un successo»

A Cortemilia la Confraternita della nocciola Tonda gentile di Langa ha celebrato i personaggi che attraverso il loro impegno hanno contribuito alla promozione e valorizzazione di un’area oggi riferimento internazionale

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La 70a Fiera nazionale della Nocciola di Cortemilia si è chiusa domenica 25 agosto con il Fautor Langae – Nocciola d’Oro, il premio ideato dalla Confraternita della nocciola Tonda gentile di Langa per celebrare i personaggi che hanno permesso alla Langa di crescere e diventare un punto di riferimento a livello internazionale sotto l’aspetto socioeconomico, eno­gastro­no­mico e turistico.
Anche quest’anno per manifestare il loro impegno Con­fratelli e Consorelle si sono vestiti con le insegne anche dette paludamenti (mantella, stemma, collare che sostiene la medaglia e distintivo) proseguendo con il solito entuasiasmo la mission volta alla valorizzazione dei prodotti tipici, alla nascita di alleanze e qualificazione dell’offerta turistica, operando affinché tutto il comparto turistico attui un sempre più penetrante marketing territoriale.
La cerimonia, presentata dal giornalista Fabio Gallina e dal Gran Maestro della Confra­ter­nita Ginetto Pellerino, si è aperta con la consegna del premio Cortemiliese Doc 2024 all’ideatrice del “Gi­gante delle Langhe”, Do­na­tella Murtas, architetto di origine sarda, cortemiliese d’adozione che ha divulgato e illustrato la tecnica di costruire, mantenere e recuperare i muri in pietra a secco, i terrazzamenti in arenaria che costituiscono l’ossatura del paesaggio collinare dell’Alta Langa.
Il premio “Una vita per la nocciola”, consegnato da Pier Giorgio Mollea, amministratore delegato della Nocciole Marchisio, azienda leader nella lavorazione e trasformazione del prodotto simbolo di Cortemilia, è andato al signor Bruno Fintini di Cessole.
Il premio “Una vita per il giornalismo” è stato assegnato a Giovanni Smorgon, giornalista del settimanale L’Ancora di Acqui Terme, mentre il premio Eccellenza e Qualità è andato all’azienda torine­se Piemont Cioccolato, la fabbrica dei cri cri, dei bon bon e anche dei gianduiotti, delle creme e dei nocciolati, tutti prodotti con ingredienti a chilometro zero a partire dalla nocciola Tonda gentile delle Langhe acquistata rigorosamente a Cortemilia dal 1948.
A precedere la consegna del Fautor Langae l’intronizzazione dei tre nuovi confratelli: Paola Canobbio, Matteo Fe­noglio e Marcello Pasquero.
Spazio poi alla consegna della Nocciola d’Oro a Massimo Albertengo, amministratore delegato della Albertengo panettoni di Torre San Giorgio, azienda nota in Italia e nel mondo per la produzione di lievitati da ricor­renza, Roberto Bodrito, sindaco di Cortemilia e presidente dell’Enoteca regionale piemontese Cavour, fautore del rilancio turistico ed economico delle Langhe e a Sandra Vezza, imprenditrice, donna di Langa e creativa. Nativa di Levice, fa parte di quella generazione di donne che ha contribuito a cambiare i costumi e a mettere in atto un profondo processo di emancipazione delle donne nella Langa più profonda e austera.
Conclamati Ambasciatori della nocciola Maurilio Garola, chef stellato del ristorante “La Ciau del Tor­navento” di Treiso e Massimo Boldi che ha preannunciato l’uscita a Natale del nuovo film “A Capodanno tutti da me” dichiarando di volerlo presentare in anteprima a Cortemilia.
Il gran maestro della Con­fraternita della Nocciola Tonda Gentile di Langa Ginetto Pellerino ha ribadito al termine dell’evento: «Anche quest’anno il Premio Fautor Langae Nocciola d’Oro ha riscosso un notevole successo di immagine e di pubblico. Tutti i premiati hanno fornito nell’ambito della loro professione e del contesto pubblico o privato in cui operano un contributo di promozione e valorizzazione a quella che noi definiamo la Langa più autentica, di cui rispecchiano peculiarità e valori».
Ed ha aggiunto: «Ciascuno di loro ricopre ruoli e riveste incarichi di primissimo piano grazie a capacità, estro, passione, tenacia, tutte qualità che ha messo a disposizione del territorio nel quale ha scelto di vivere, lavorare e investire. È un merito che va ricosciuto e premiato».