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L’opinione di Bob Sinclair

«In un locale di Mykonos ho vissuto una serata deprimente: la gente era “congelata”, con il cellulare in mano. Ora Basta, così è un incubo»

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IL FATTO
Ormai siamo abituati a riprendere con il nostro telefonino quasi tutto. Accade anche ai concerti. E la performance dell’artista, da vivere in diretta, sembra passare in secondo piano

Ormai rientra tutto nella normalità: i telefonini fanno da sfondo a ogni concerto. E non solo, a ogni evento in generale. Nel bene e nel male, purtroppo. La smania di voler registrare le emozioni che attraversiamo nel corso delle nostre giornate prende sempre più spesso il sopravvento su tutto. Anche sul buon senso. E ogni tanto c’è chi si fa delle domande: questa deriva è davvero incontenibile?
È accaduto, in un ambito “soft” anche al celebre deejay Bob Sinclair che ha raccontato in prima persona la delusione provata per una delle sue serate, trascorsa interamente davanti ai video dei telefonini. «Si balla sempre meno e ci si guarda sempre meno perché gli occhi sono tutti fissi a guardare lo schermo del cellulare», ha commentato uno dei massimi esponenti del mondo della musica contemporanea. Ha espresso il suo pensiero dopo una deprimente serata in un locale di Mykonos in Grecia, circostanza che lo ha convinto a lanciare un appello: «Basta cellulari in discoteca, altrimenti è un incubo».
Dopo quella frase, sui social ci sono state migliaia di manifestazioni di solidarietà, tantissimi commenti scritti dagli stessi fan del dj anche con riferimento alla canzone cult “Love Generation” che secondo molti utenti è diventata “Phone Generation”, proprio per il ruolo raggiunto dal telefonino appunto come elemento onnipresente in tutte le nostre azioni quotidiane.
Tra i fan c’è stato anche chi è arrivato a invitare Bob per una seconda occasione su un’altra isola greca: «Vieni a Corfù, amico, qui non c’è linea in nessun posto…».
Il video è lì che racconta le difficoltà di un artista che dovrebbe vivere di ispirazione, di quella energia che arriva dal suo stesso pubblico. Eppure dopo quella serata incriminata, lo sconforto è stato incontrollabile: «Mi sento così depresso. È stato il peggior concerto della mia intera carriera» ha dichiarato Bob Sinclair affranto nel famoso video. «Entri nel locale, posto meraviglioso a Mykonos, ragazze meravigliose, pensi che sarà una serata divertente» dice spiegando di aver messo in opera il suo “french touch” per riequilibrare la situazione, poi di aver tentato la via della Commercial Tech House per scaldare un po’ l’ambiente e anche altro, ma non c’è stato niente da fare. Alla fine si è arreso: «La gente sta ferma col cellulare in mano. Stanno lì congelati a filmare». Ed è partita la confessione: “Sono così depresso. Magari è colpa mia ma non mi sono mai annoiato tanto, e volevo condividere tutto questo. Grazie per avermi ascoltato».
Per fortuna non è sempre così, ci sono state e ci saranno situazioni migliori: «Al Baoli di Cannes – ha detto Sinclair nel video successivo, fatto appena sveglio e direttamente dal letto – ho avuto la mia vendetta, ho suonato quello che volevo, senza compromessi e non c’erano cellulari, la gente ballava e si divertiva. Ho fatto il pieno d’energia».