“Modello saluzzo” «esempio di rete da cui prendere spunto»

Lo ha annunciato, nell’ambito di un incontro congiunto, Maurizio Falco, commissario straordinario del Governo contro lo sfruttamento in agricoltura

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Un milione 693 mila euro di Fon­di Pnrr al “Mo­del­lo Saluzzo”. L’ha annunciato il commissario straordinario del Governo contro lo sfruttamento in agricoltura Maurizio Falco che a fine agosto è stato nella Capitale del Marchesato. Il Comune di Saluzzo nel 2022 aveva presentato un progetto redatto dai funzionari interni e che, giudicato positivamente, si era aggiudicato la cifra.
Le risorse, però, sono rimaste bloccate un anno e mezzo e non c’era certezza del loro stanziamento. Fino ad adesso.
Falco, nella Sala rossa del municipio di Saluzzo, ha tenuto un incontro con gli assessori Elena Chiorino, Marco Gallo ed Enrico Bus­salino per la Regione, con il prefetto di Cuneo Mariano Savastano (in carica da luglio e per la prima volta in città), con il sindaco “padrone di casa” Franco Demaria (con la vice Francesca Neberti e con l’assessore Giampiero Bravo), con i sindaci firmatari del Protocollo della Prefettura sulle Accoglienze diffuse (Savigliano, Busca, Taranta­sca, Cuneo, Manta, Verzuolo, Costigliole, Lagnasco, Scarna­figi), con Mauro Astesano per la Provincia di Cuneo e gli esponenti delle forze dell’ordine.
Falco, al termine dei colloqui operativi nel Palazzo civico, ha anche visitato il sito dell’Accoglienza diffusa nel­l’ex casa del custode del cimitero dove sono stati ricavati 40 posti.
Il commissario, ex prefetto di Latina che è un altro dei più grandi distretti agricoli d’Ita­lia, ha annunciato lo sblocco dei 200 milioni di fondi Pnrr che saranno divisi su 36 siti in tutto il Paese ed ha ascoltato i punti salienti del progetto Saluzzo, spiegato dal funzionario del Comune Emilio Sidoli.
Prevede risorse per ampliare e riqualificare 7 siti (su 10 Comuni) delle Accoglienze diffuse, per la loro gestione e per servizi connessi al supporto di braccianti agricoli con origini migratorie.
«Questa è l’Italia come do­vrebbe essere se tutta l’Am­mi­nistrazione pubblica funzionasse al meglio. Qui siete preparati», ha affermato Falco «e trovo la situazione che mi era stata annunciata. Sono alla mia settima visita in realtà in giro per l’Italia e ho trovato casi opposti a quelli che mi erano stati descritti».
«Vorrei aver trovato e trovare il grado di precisione e approfondimento riscontrati qui», ha proseguito, «anche in tutte le altre parti del Paese. Questo è il modello come dovrebbe essere davvero, invece altrove mi tocca mettere in evidenza azioni e comportamenti che non devono più accadere. Questo è un esempio di cooperazione del territorio da cui prendere spunto, una rete virtuosa di Comuni che lavorano insieme. Altrove i sindaci si spostano a vicenda gli accampamenti abusivi ai confini dei Comuni, mentre qui operate insieme, tutti volete dare il vostro contributo e mi viene riferito che c’è anche la possibilità di allargare la rete di Comuni virtuosi ad altri che ora non ne fanno parte».
«Questo protocollo e il “Mo­del­lo Saluzzo”», ha evidenziato, «sono una “best practice”, cioè un esempio di eccellenza, e voglio portarlo come miglior caso nazionale, sui 36 presentati al ministero, all’attenzione del Governo centrale, perché le altre realtà agricole dove ci sono insediamenti abitativi da superare e sfruttamento da sconfiggere devono prendere spunto da quello che fate e avete fatto qui».
Il commissario Falco ha spiegato che le risorse saranno ripartite in base ai progetti realmente finanziabili e quindi il cosiddetto “Modello Saluzzo” potrebbe ottenerne di aggiuntive per aumentare il numero di posti delle Acco­glienze diffuse già in funzione e per crearne di nuove nei 34 Comuni che formano il distretto della frutta saluzzese oltre ai 10 “virtuosi” firmatari in modo volontario del Pro­tocollo della Prefettura.
Il sindaco Demaria ha ringraziato il commissario per le belle parole riservate alla comunità saluzzese e che ripagano in parte di anni di polemiche e disinformazione, poi ha elencato una serie di numeri per illustrare il fenomeno al commissario governativo: oltre 12mila contratti stagionali nella raccolta 2023, di cui 7mila intestati a 4.400 braccianti di origine africana. Un “contingente” per il 99 per cento accolto in aziende e nelle strutture pubbliche, da cui restano fuori alcune decine di aspiranti lavoratori che fino all’altro giorno stavano al parco Gullino di Villa Aliberti a Saluzzo.
«La necessità di più posti di accoglienza per lavoratori con contratto», ha precisato Demaria, c’è e «ci metteremo subito al lavoro per verificare la possibilità di un aumento dei posti nelle strutture già operative. Auspichiamo che le risorse aggiuntive Pnrr prospettate dal Governo aiutino Prefettura e Regione a convincere altri colleghi sindaci a unirsi alla rete virtuosa e volontaria e a firmare il Pro­tocollo».