«Amo definire la mia agenzia una bottega artigianale digitale, dove disegniamo idee, sviluppiamo progetti e comunichiamo valore»: così Gianluca Canè, 56 anni, titolare insieme ai fratelli Valerio e Fulvio Germanetto, presenta la Blulab, la sua web agency di Alba che quest’anno festeggia i 25 anni di attività. «Siamo specializzati nello sviluppo e nella promozione di portali web e soluzioni e-commerce» aggiunge. Con un portafoglio che conta oltre 400 clienti e la realizzazione di oltre mille progetti a media e alta complessità.
In che cosa consiste il vostro lavoro?
«Forniamo alle aziende servizi digitali personalizzati grazie a un know-how acquisito attraverso la realizzazione di progetti in tutto il mondo. Siamo stati i pionieri, nel nostro territorio, per quel che riguarda il web e la comunicazione nel mondo digitale. Abbiamo un ottimo team di collaboratori, oltre la metà sono donne, tra di noi c’è molto feeling e si lavora in un’atmosfera serena e propositiva».
Qual è stata la sua formazione?
«Io mi sono laureato in Comunicazione a Bologna nel 1993 con Umberto Eco. Ero appassionato di arte, scultura e fotografia in particolare, e di computer. Negli anni giovanili ed artistici, diciamo così, ho conosciuto Fulvio Germanetto che condivideva i miei interessi e quando ho deciso di aprire questa agenzia ho pensato a lui. Un po’ dell’arte e della mia passione per la scultura l’ho trasferita nell’arredamento della nostra agenzia: molto minimale, in ferro, cemento e legno».
Lei diceva che siete stati i pionieri della comunicazione sul web, come sono stati i primi anni?
«All’inizio abbiamo fatto un processo che chiamo di alfabetizzazione. Abbiamo cominciato a raccontare il potenziale del web a un mondo che non lo aveva ancora compreso a pieno».
Qual è stato tra tutti il settore che per primo ha saputo intuire le potenzialità di questo nuovo modo di fare pubblicità?
«Sicuramente il mondo dei produttori di vino: cominciavano ad avere sempre più una clientela internazionale e a capire quindi l’importanza della comunicazione digitale e dell’e-commerce. Poi abbiamo conquistato il mondo del food, creando siti web per Eataly, Slow Food, Fattorie Osella, Saclà per arrivare a coinvolgere tutti gli altri settori. Come il beauty: uno dei nostri clienti più importanti è Erbolario, con 180 negozi fisici. Oltre al sito, curiamo l’e-commerce e il nuovo servizio di ordine e ritiro in negozio dei prodotti. Posso dire che dal 1999 ad oggi centinaia di clienti ci hanno scelti e continuano ad affidarsi a noi per rafforzare il successo del proprio business nel panorama digitale italiano e internazionale».
Uno dei progetti ai quali tiene di più?
«Per la Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba ci occupiamo del sito, dei visual, delle immagini, di allestimenti e packaging. In questi ultimi anni con il team dell’Ente Fiera ci siamo concentrati sul rispetto dell’ambiente e delle tradizioni. Per l’edizione di quest’anno abbiamo puntato sul concetto di “intelligenza naturale” con una bella immagine di un cane e del tartufo che sviluppa i profumi per allertare l’istinto del cane e farsi trovare. È una sorta di gioco in opposizione al concetto di “intelligenza artificiale” di cui oggi si parla tanto. È importante il lavoro digitale, ma sono fondamentali i contenuti e la creatività. Sono questi a fare la differenza nel nostro lavoro. Un’altra sfida di questi giorni è la campagna per far conoscere il Free Flow sull’Asti – Cuneo: importante far capire e sottolineare che questo sarà il futuro delle autostrade, senza più caselli e rallentamenti. Lavoriamo a fianco delle imprese offrendo supporto strategico all’evoluzione ed al consolidamento del proprio business nel panorama digitale, con prodotti e servizi capaci di ispirare, emozionare e comunicare valore».
Da cosa si parte per realizzare un progetto?
«Da un’analisi strategica e accurata dell’azienda che abbiamo di fronte per capire in che modo vuole fare business. La creatività si trasferisce su immagini e parole per raccontare i prodotti e creare un sito o un e-commerce che funzioni».
Quali caratteristiche deve avere un sito per funzionare bene?
«Prima di tutto bisogna che sia facilmente utilizzabile, è la prima regola. Bello, curato, ma semplice ed intuitivo. Altrimenti il cliente se ne va e oggi, che abbiamo il controllo dei flussi di accesso, ce ne rendiamo conto subito se un progetto funziona o no. Anche il design è fondamentale e aiuta a rendere immediati i contenuti e a facilitare gli acquisti. Noi promuoviamo un approccio creativo al web, progettando soluzioni tailor-made che garantiscano un’esperienza utente accattivante e coinvolgente su tutti i dispositivi. Design, tecnica e comunicazione sono il cuore pulsante dei nostri progetti: belli da vedere, facili da navigare e curati in ogni dettaglio. Ad esempio con l’avvento dei telefonini e degli smartphone abbiamo cambiato il formato delle immagini, non più orizzontali, ma quadrate. Ecco perché dal 1999 ad oggi centinaia di clienti ci hanno scelti e continuano ad affidarsi a noi per rafforzare il successo del proprio business nel panorama digitale italiano e internazionale».