Home Articoli Rivista Idea «La bellezza? Non c’è soltanto quella estetica»

«La bellezza? Non c’è soltanto quella estetica»

Micaela Vietto da Farigliano a Bangkok: rappresenterà l’Italia alle finali mondiali di Miss Grand International

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Da piccola, i genitori la spronavano a partecipare ai con­corsi e alle ga­re di bellezza. «Io non volevo saperne, ero un maschiaccio e pensavo ad altro. Adesso mamma e papà non ci sono più, ma sono sicura che sarebbero orgogliosi di me, vedendomi sfilare da miss». Vinta la selezione regionale e conquistata anche quella nazionale, Micaela Vietto rappresenterà l’Italia alla finale mondiale di Miss Grand In­ternational. Tra i concorsi più prestigiosi a livello mondiale, è in programma il 25 ottobre a Bangkok, in Thailandia, dopo una serie di iniziative nelle settimane precedenti in Cam­bogia. Vietto abita da sempre a Farigliano: 29 anni, chioma riccia scura, 178 centimetri d’altezza e più di 26mila follower su Instagram. Proprio nei giorni scorsi, sui social network, i festeggiamenti per la conquista del titolo nazionale sono stati sporcati da alcuni commenti razzisti lasciati da utenti ignoti sotto le sue foto. «Sostenevano che non posso essere io a rappresentare la bellezza italiana, visto che i miei tratti richiamano anche al Sud America – ripercorre -. Non li considero, guardo oltre, non posso perdere tempo per persone così stupide e in mala fede. Mia mamma aveva origini brasiliane. È un problema? Se per qualcuno lo è, lo invito a parlarne con me in piemontese, sapendo che non avrà modo di convincermi che lo sia davvero. Io il dialetto lo so benissimo e lo parlo spesso».

Riporti la mente a quando, pochi giorni fa, le hanno fatto indossare la corona per la vittoria delle selezioni nazionali. Che emozione è stata?

«Non l’ho ancora realizzata. Da allora, è stato un vortice di impegni: abbiamo solo qualche settimana prima della partenza e tanti video da registrare e fotografie da scattare. Non mi sembra vero, sto vivendo un sogno. Credo che capirò davvero di avercela fatta quando salirò sull’aereo che mi porterà in Asia».

Da piccola non voleva saperne dei concorsi. Poi, qualche anno fa, ha partecipato alle selezioni di Miss Universo e non si è più fermata. Ha scoperto una nuova passione?
«Ho iniziato senza aspettative, per provarci dopo tanti anni in cui i miei genitori mi avevano suggerito di farlo. Ho subito capito che mi piaceva molto. Fare la Miss non è come fare la modella. Se sfili da modella, devi far risaltare l’abito che indossi. Quando lo fai da Miss, devi trovare il modo di mettere in risalto te stessa. Mi permette di esprimere la mia personalità e dare il massimo di me».

Cosa è la bellezza, secondo lei?
«Non è solo una questione di estetica. Bisogna essere delle belle persone: grintose, empatiche, appassionate, vitali».

E lei che rapporto ha con la bellezza?
«Non è un’ossessione. Mi piace valorizzarmi e trovare il modo di sentirmi bene. Lo faccio con i vestiti, ma non solo. Nell’ul­timo periodo, per esempio, sto prendendo lezioni di portamento. Credo che anche questo abbia fatto la differenza nel concorso, proprio perché non conta solo l’estetica: ho imparato ad apparire convinta, decisa, sicura di me. E lo sono anche diventata, sempre di più».

Lo ha fatto anche per sua mamma, che è mancata quando lei aveva appena 19 anni? Le esperienze da Miss sono anche un modo di sentirla vicina?
«L’ho fatto per me, perché ho capito che mamma aveva ragione e questi concorsi facevano al caso mio. Ma, certamente, è anche un modo per pensare a lei. Sarebbe tanto felice di vedermi alla finale di Miss Grand International, così come, sono sicura, è orgogliosissima di mia sorella Anastacia che è stata campionessa europea di twirling. A 18 anni, normalmente, le persone iniziano a diventare maggiorenni. Io, invece, ho dovuto affrontare il periodo più brutto della mia vita. All’improvviso sono di­ventata come una mamma per mia sorella e una moglie per mio papà, provando a riempire il vuoto lasciato da mamma. Ci siamo fatti forza a vicenda. Poi, due anni fa, purtroppo anche papà è mancato. La vita spesso ti mette a dura prova. Bisogna fare tesoro dei ricordi e andare oltre».

Come si svolge una sua giornata tipo?
«Vivo a Farigliano da sempre, lavoro come capolinea in un’industria dolciaria da dieci anni. Nel tempo libero mi piace prendermi cura di me, fare attività fisica, stare in famiglia e vedere i miei amici. A volte, lavoro anche nella trattoria del mio fidanzato».

C’è qualcosa che la preoccupa in vista della finale?

«Voglio godermi quella giornata e queste settimane di preparazione. Probabilmente dovrò anche cantare dal vivo. Non l’ho mai fatto, visto che preferisco ballare, ma sono contenta di mettermi alla prova. Mi sto esercitando parecchio. In questi giorni, sto girando tanti video per le presentazioni».

Mostra anche Farigliano e le bellezze del Cuneese?

«Abbiamo girato tante scene al castello di Grinzane Cavour. Da lì, c’è una vista bellissima, che sarà esaltata dai filmati. Se riuscirò a fare conoscere un po’ del nostro territorio nel mondo, sarò contentissima anche di questo. Per me casa è qui e in nessun altro posto».

Un’anticipazione sugli outfit che indosserà a Bangkok?
«Rischio la squalifica, se parlo troppo. Li ho già scelti, alcuni vestiti sono a Napoli e devo organizzarmi per ritirarli in tempo. Saranno anche un omaggio all’Italia, a modo mio. Non vedo l’ora. Sento il supporto e l’affetto di tutte le persone che conosco e di molte che non conosco ma che, in questi giorni, mi stanno contattando. Mi raccomando: seguitemi durante la finale».

Articolo a cura di Luca Ronco