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«Per i carabinieri essere presenti è fondamentale»

Il nuovo comandante provinciale Marco Piras indica le linee guida: «Saremo in ogni paesino»

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Cambio ai vertici per il Comando Pro­vinciale dei Cara­binieri di Cuneo. Negli scorsi giorni il colonnello Giuseppe Carubia, destinato a Torino per dirigere la Scuola Allievi Carabinieri di Torino nella storica sede della Ca­serma “Cernaia”, ha ceduto il comando al pari grado Marco Piras, reduce da un’e­sperienza triennale in quel di Sondrio, dove ha ricoperto lo stesso incarico assunto ora nella provincia Granda. Classe 1976, nato a Roma da una famiglia di origine sarda, Piras è figlio di un ufficiale dell’Arma – suo padre fu anche comandante a Moncalieri all’inizio degli anni Novanta – e può vantare un curriculum di assoluto prestigio. Dopo aver ricoperto il primo incarico della sua carriera a Tivoli nel 2000, infatti, il colonnello ha prestato servizio in varie organizzazioni dell’Ar­ma dei Cara­binieri a livello territoriale, accumulando esperienze significative all’estero e operando anche presso lo Stato Maggiore di Difesa.
A pochi giorni dal suo insediamento, lo scorso 12 settembre, il nuovo comandante provinciale si è presentato alla stampa nel corso di una conferenza andata in scena presso il Comando Pro­vin­ciale, in corso Soleri, a Cuneo. Nell’occasione Piras ha focalizzato l’attenzione su diversi punti, sottolineando in modo particolare le linee guida che caratterizzeranno il suo lavoro. Prima di addentrarsi in temi più specifici, però, il colonnello si è soffermato sulle emozioni suscitate dal nuovo incarico e sul primo impatto con la realtà cuneese: «Assumo l’incarico di comandante provinciale con molto orgoglio. Quella di Cuneo è una provincia che conoscevo soltanto “sulla carta”, ma già arrivando qui ho avvertito un’ottima impressione. Si tratta di un territorio molto bello, innanzitutto dal punto di vista naturalistico e ambientale. La città è davvero accogliente e anche i cittadini mi sono sembrati tali. Sarà facile vivere e ambientarsi qui, sia per me che per la mia famiglia».
Dopo le prime sensazioni sulla nuova destinazione, Piras ha ringraziato e salutato il suo predecessore: «Raccolgo un’eredità significativa. Conosco personalmente il colonnello Giu­seppe Ca­rubia da molti anni: è un grande professionista e so di potermi basare anche su ciò che mi ha detto. Mi ha parlato di una provincia particolarmente laboriosa, ricca di tante realtà imprenditoriali assai si­gnificative». Entrando poi nel merito del suo lavoro, il neocomandante provinciale si è espresso con grande chiarezza d’intenti: «Quali saranno le mie direttrici professionali? Quel­le che il nostro corpo istituzionalmente cerca di perseguire, dando innanzitutto sempre particolare importanza alla fiducia che l’Arma deve avere da parte della popolazione. Nella giornata di ieri (mercoledì 11, nda) ho incontrato gli ufficiali, ai quali ho già dato le prime direttive. È importante che i carabinieri siano presenti e che si facciano vedere nei paesini, conoscendo direttamente la popolazione e riscuotendo così la stima delle persone. Ci sono delle emergenze criminali che noi tutti conosciamo, come ad esempio i fenomeni predatori e le truffe agli anziani e ai più deboli, che si possono battere solo avendone la percezione. È appunto a noi carabinieri che tocca darla, incontrando le persone e spiegando loro cosa sta succedendo e ciò da cui si devono guardare». L’idea di Piras è in sostanza quella di costruire una rete informativa particolarmente solida, che tenga conto delle esigenze e delle richieste dei cittadini e punti ad instaurare con loro un rapporto proficuo: «Solo se il cittadino ci racconta quello che gli succede tutti i giorni e quelli che sono i suoi problemi, possiamo lavorare per risolverli. È insomma necessario che le persone si rivolgano a noi con grande fiducia: questo diventa ancora più importante se legato ad alcuni settori specifici, come può essere ad esempio il Codice Rosso. Cercheremo sempre di mettere a sistema tutto il patrimonio informativo che nasce da questa nostra attività e dalla nostra presenza sul territorio per arrivare ai migliori risultati possibili».
Sempre a proposito del patrimonio informativo e della necessità di instaurare un rapporto collaborativo con i cittadini e non solo, il colonnello ha in seguito posto l’accento sul concetto di rete sociale: «Ai miei ufficiali ho chiesto di avvalersi anche della rete sociale che è presente sul territorio. Possiamo affrontare le problematiche che ci si pongono con gli strumenti che competono alla forza giudiziaria, ma ci sono degli aspetti che non possono essere gestiti da noi, se non in maniera marginale. Ed è in questo senso che dobbiamo avvalerci della rete sociale, cercando di interagire con essa in maniera proficua. Mi riferisco, ad esempio, alle problematiche di carattere familiare, ma non soltanto. Ad ogni modo, l’essenziale è non fornire risposte superficiali al cittadino, ma cercare di aiutarlo finanche nei suoi bisogni più piccoli». Ragionando ancora sul tema della collaborazione, Piras ha inoltre espresso la sua soddisfazione per le incoraggianti premesse che sono emerse in relazione alla cooperazione con le altre realtà istituzionali: «Chia­ramente il nostro lavoro non si svolge solo tra noi, i cittadini e il territorio ma necessita anche di una certa sinergia dal punto di vista istituzionale. In questi primi giorni ho già incontrato alcune delle autorità locali: il prefetto, il questore, il procuratore aggiunto e il presidente del Tribunale. Nei prossimi giorni avrò la possibilità di vedere anche i procuratori capi. Mi sembra che remiamo tutti nella stessa direzione e questo aspetto è molto positivo perché ormai la cooperazione tra le forze di polizia è assolutamente fondamentale».
A margine dell’incontro con la stampa, infine, il colonnello ha fatto sapere di puntare con decisione sul ruolo della comunicazione, evidenziando come per lui sarà importante anche lavorare nelle scuole, impostando così un dialogo sano e costruttivo con le giovani generazioni. Parallelamente all’insediamento di Piras, inoltre, si stanno concretizzando altri importanti avvicendamenti nell’Arma dei Carabinieri del cuneese. Il nuovo comandante del Reparto Operativo è il tenente colonnello Daniele Riva, che prende il posto del pari grado Angelo Gerardi – il quale, nel corso della conferenza stampa di cui sopra, ha salutato e ringraziato l’intera provincia Granda per il prezioso supporto ricevuto durante il suo incarico -, mentre a capo del Nucleo Investigativo il tenente Marco Dainese sostituisce il capitano Matteo Ettore Grasso.

Articolo a cura di Domenico Abbondandolo