“Vincenzo Lancia: l’ingegneria incontra il design”

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Confindustria Cuneo celebra il genio del piemontese Vincenzo Lancia, brillante ingegnere e pilota di corse. Dopo aver reso omaggio a “Le 175 cc che hanno fatto la storia”, grazie all’esposizione dei modelli che segnarono un’epoca nella storia dell’industria motociclistica, il parco Amilcare Merlo torna ad aprire le porte per ospitare la mostra “Vincenzo Lancia: l’ingegneria incontra il desing”. Nelle giornate di sabato 21 e domenica 22 settembre, in via Bersezio troveranno eccezionalmente sede i principali modelli della serie Fulvia, compreso il raro ed iconico “Fanalone”. L’esposizione verrà ufficialmente inaugurata nella mattinata di sabato alla presenza di Luca Cordero di Montezemolo, già presidente Confindustria, ospite della territoriale cuneese in occasione del conferimento della cittadinanza onoraria da parte della Città di Mondovì.

«Confindustria Cuneo prosegue il suo percorso di iniziative rivolto alla celebrazione delle innovazioni industriali che hanno fatto la storia della nostra Terra – dichiara presidente di Confindustria Cuneo, Mariano Costamagna -. Dalle 175cc alla lancia Fulvia, una due giorni di apertura al pubblico per ricordare l’ingegno di Vincenzo Lancia, precursore e visionario».

Insieme all’amico e collega Claudio Fogolin, Vincenzo Lancia fondò nel 1906 la “Lancia & C. Fabbrica Automobili”. La prima auto prodotta da Lancia è la “12 HP”, nota anche come “Alfa”, un veicolo che già dimostra l’innovativo spirito del marchio. Da subito, Lancia si distingue per l’innovazione: tra i principali brevetti, la costruzione monoscocca dell’auto. Da allora sono state prodotte milioni di automobili basate su quell’invenzione e, ancora oggi, la maggioranza della produzione attuale in tutto il mondo. Molte delle invenzioni di Vincenzo Lancia sono standard nel settore automobilistico, come il motore a V stretto, introdotto per la prima volta nel 1922 con il modello Lambda. Questa auto, oltre al motore a V stretto, introduce anche la carrozzeria autoportante, una vera rivoluzione per l’epoca. L’ultimo motore V4 in produzione ha permesso alla Fulvia grandi successi commerciali e sportivi.

La Lancia Fulvia nacque nel 1963 presso lo stabilimento di Chivasso: il telaio era di tipo a monoscocca ma l’intera trasmissione e le sospensioni anteriori erano alloggiate su un elaborato sotto telaio per ridurre la propagazione di rumore e vibrazioni nell’abitacolo. Disegnata da Piero Castagnero, la Fulvia Berlina era un’automobile elegante. Alla fine degli anni ’60, la Fulvia era disponibile anche nelle versioni Gt e Gte, equipaggiata con V4 più potenti della Fulvia Coupé di successo. Presentata nel 1965 al Salone di Ginevra, la Fulvia Coupé pesava 110 chilogrammi in meno e aveva un passo più corto di 17 centimetri rispetto alla berlina, e questi due fattori devono aver attirato l’attenzione del team Hf racing. Hf è sinonimo di High Fidelity, Alta Fedeltà, delineando la fiducia del team nei confronti di Lancia.
Nelle versioni Coupé HF 1200, 1300, 1600cc. colleziona in competizione un numero impressionante di vittorie, tra cui la coppa Fia. La Fulvia è uno dei modelli più importanti della storia della Lancia sia per l’innovazione tecnologica che per i risultati conseguiti, soprattutto per il titolo Internazionale Rally vinto nel 1972 da Munari-Mannucci con il “Fanalone”, pezzo pregiato della mostra allestita presso il parco Merlo di Cuneo.

Ingresso libero: sabato 21 settembre – ore 12-18 e domenica 22 settembre – ore 10-18.